Un acceso derby a Mascalucia : pari e patta fra GREEN TEAM MASCALUCIA e ATLETICO MASCALUCIA
HARAKIRI ATLETICO: IL DERBY FINISCE IN PARITA’
3 – 3 il punteggio finale nel derby tanto atteso dal popolo mascalucese, ma il punteggio sta stretto agli “ospiti”, non tanto per le occasioni avute, quanto per il fatto che questo punticino non serve a molto. Serviva, infatti, una vittoria per poter continuare a scalare la classifica, ma tra la sfortuna e la poca freddezza sotto porta, la compagine di Previti sembra destinata ad un obiettivo più alla portata rispetto alla promozione diretta, nonostante il campionato sia ancora lungo. La Green Team ha potuto preparasi alla grande per questo match, in quanto abbia recuperato tutti gli infortunati che erano mancati nelle partite precedenti, perse malamente. L’Atletico, reduce dalla bella vittoria di Pozzallo, sembra in palla e mette spesso e volentieri in difficoltà gli avversari, mancando però il colpo del K.O.. L’inizio della partita è marchiato dalla Green Team, e il più pericoloso tra le fila di mister Zinna (si vede che la squadra è allenata da lui) è, manco a dirlo, Roberto Amato, ex di turno (7 anni in maglia avversaria). Proprio in questi minuti iniziali Amato punge più volte la difesa, chiamando Reina P. al miracolo dopo una bella girata di destro. Tuttavia, la difesa atletista non gli prende bene le misure e lui non perdona: Maugeri tira e sull’ottima respinta di Reina, “Peter Pan” Amato appoggia tutto solo in rete. Gli “ospiti” non reagiscono e la Green Team, molto bene organizzata in campo, arriva al doppio vantaggio, con il calcio di punizione di Maugeri. Amato successivamente è strepitoso anche in copertura, su Bosco, il quale, tirando a botta sicura, si vede chiuso dal suo ex compagno di squadra. L’Atletico, dopo il raddoppio, sembra confuso, ma non manca di avere occasioni da rete, la più clamorosa con Pellegrino (migliore in campo oggi), che prima tira, e poi, sul salvataggio strepitoso di Parlato, il secondo tap-in viene chiuso in angolo. Dopo 23 minuti, un altro episodio che macchia la fedina, già sporca, della classe arbitrale: piccolo screzio tra Amato e Freni, dopo che il primo ha cercato la rissa contro il secondo, e l’arbitro decide di espellere sia Amato che l’incolpevole Freni, che si ritrova sbattuto in faccia in secondo cartellino rosso nelle ultime due partite giocate, ed entrambe le volte senza meritarlo. Con le squadre entrambe mancanti di un uomo, l’Atletico trova il pareggio su calcio d’angolo, con Bosco che appoggia in rete il forte e perfetto cross di Pellegrino. Prima della fine del primo tempo, Sanfilippo spara a lato una grande occasione da rete. Il secondo tempo è tutta un’altra storia e la medaglia viene rovesciata, con la Green Team che soffre i colpi del motivato Atletico. Bosco e Pellegrino sfiorano la rete, e sul secondo è Parlato a metterci una pezza, dopodiché è Lombardo a sciupare una buona occasione. Nel momento cruciale del match, capitan Catania sventola un sinistro micidiale sul secondo palo e pareggia i conti.
Ma la gioia dura poco, perché su un calcio d’angolo la difesa si fa trovare impreparata e non chiude sul tiro velleitario di Agosta, che però finisce in rete, riportando la Green Team in vantaggio. L’Atletico appare frustrato, e non è da biasimare, ma non molla e ritrova nuovamente la parità, grazie ancora a Catania, il quale sugli sviluppi di un corner, si gira come solo lui sa fare, e spazza via tutte le paure dei sostenitori.
A due minuti dal termine l’arbitro assegna un tiro libero a favore dell’Atletico: potrebbe essere l’occasione per dare uno schiaffo alla sfortuna, ma Lombardo manda il suo tiraccio alle stelle. Finisce così un bellissimo derby che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le squadre, in quanto la Green Team sia stata sempre in vantaggio e in quanto l’Atletico aveva l’opportunità per segnare il gol più importante dell’anno. È ora di essere decisivi.
ALESSIO PATTI
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