Per questa speciale puntata di Sesta Ora MANLIO GRIMALDI vuole suoi graditi ospiti due amici innanzitutto ma nel contempo due persone che fanno parte delle persone comuni, di due grandi lavoratori e che grazie al lavoro hanno costruito la propria vita, uno MICHELE SUDANO classe ’45 gruista per 30 anni e poi , causa qualche problemino di salute, per 7 anni addetto alla clientela del President Park Hotel di Aci Trezza ( CT ) ma lui afferma di aver fatto il ” playboy” , oggi felicemente pensionato e costantemente dedito, assieme alla moglie, ai suoi 5 nipoti, possessore di uno fra i primi televisori un Magnedine quando esisteva solo un canale ; l’altro MOLINO SALVATORE ( e per tutta la puntata confidenzialmente sarà Don Turi ), classe ’47 , dapprima falegname apprendista , poi idraulico operaio apprendista, a seguire gestore di un bar per poi diventare ( a tutt’oggi in attività ) commerciante di cucine ( Lube ) con due punti vendita in Catania , via Vincenzo Giuffrida 238 e via Passo Gravina 103 , già nonno ma in attesa di un ulteriore nipote ( sarà femmina ???? ) in arrivo, anche lui uno dei primi a possedere un televisore , un Telefunken . E fin qui tutto normale ma che c’entra il fatto di possedere un televisore ? Presto detto. MANLIO GRIMALDI ha voluto incentrare l’argomento odierno sul “Carosello”, quel famosissimo programma televisivo italiano andato in onda sul Programma Nazionale e poi sulla Rete 1 della RAI dal 3 febbraio 1957 ( ma originariamente era stato previsto per il 1° gennaio ) al 1° gennaio 1977 , la bellezza di 20 anni. Quel Carosello che pare a far data dal marzo 2013 dovrebbe tornare sugli schermi televisivi con formule aggiornate. Vedremo.

Ma proprio Carosello rappresenta il comune denominatore dei due ospiti ed ecco che fatti gli onori di casa parte anzi decolla la puntata con la visione di due video iniziali che ci presentano due fra le tante sigle proposte negli anni , quella iniziale del 1957 e successivamente la sigla modificata del 1974 , quella forse che ricordiamo meglio, quella con i quattro panorami di città italiane , nell’ordine Venezia vista dal mare in cui si riconosce il Ponte dei Sospiri , Siena con Piazza del Campo durante il Palio, Napoli con la sua via Caracciolo e Roma con Piazza del Popolo , con ai lati dei musicanti ( nell’ordine un chitarrista, un trombettiere , un mandolinista ed un flautista) che suonavano una versione strumentale di una tarantella napoletana intitolata Pagliaccio.

Cominciamo a mandare in onda vari contributi video del tempo e tutti in studio ci ricordiamo come se fosse ieri i singoli sketch. Infatti Carosello consisteva in una serie di filmati seguiti da messaggi pubblicitari, dalla breve durata di 2′.30″ con una fase iniziale costituita dal vero e proprio spettacolo ( estraneo al prodotto da pubblicizzare ) per poi avere il ” codino ” finale di 30″ in cui si parlava del prodotto avendo cercato di avere un trait d’union improvviso e vincente con l’iniziale scenetta – spettacolo. Tantissimi gli attori , i cantanti  od altri personaggi dello spettacolo , sia italiani che stranieri , che si sono prestati al carosello e molti di loro hanno legato in maniera indissolubile al prodotto pubblicizzato.

Come dicevamo quindi il carosello e’ stato costituito da racconti brevissimi con codino pubblicitario finale quasi come dire : ti racconto una storiellina e poi ti dico chi sono. E’ subito successo ed arriva ad indici di audience mai raggiunti nella storia , diventa fenomeno culturale di massa che arriva addirittura a regolare gli orari degli italiani : i bambini non andavano a letto senza aver visto Carosello. Potremmo dire tantissimo su sketch , scenette e quant’altro legato a Carosello ma volgiamo rinviarvi alla visione delle immagini fotografiche di tanti spot dell’epoca. Anche perché in quelle piccole storie sono stati utilizzati tutti i linguaggi : dallo sceneggiato al disegno animato , al balletto , al mimo , al gioco plastico, alla conferenza stampa, alla musica lirica , al coretto di montagna per arrivare a comunicare il famoso messaggio , che avrebbe dovuto suscitare l’interesse dello spettatore.

Alla realizzazione di Carosello hanno partecipato in veste di registi tanti nomi illustri come Sergio Leone – Pupi Avati – Pier Paolo Pasolini – Federico Fellini ; in qualità di attori persone del calibro di Toto’ – Vittorio Gassman – Dario Fo – Mina – Ernesto Calindri – Nino Manfredi – Virna Lisi – Gino Bramieri – Raimondo Vianello – Gino Cervi etc etc etc.

Noi abbiamo solo voluto riportarlo alla mente , canticchiandoci su , intonando le tante musichette , o  ripetendo i vari tormentoni dell’epoca . Abbiamo rivisto Calimero , Gino Bramieri nella serie Moplen,Cynar con Ernesto calindri , Carmencita caffe’ paulista , el dindondero , carne Montana, , bella dolce cara mammina , , Lubiam , le stelle negroni , chiaro limpido recoaro , petrus l’amarissimo che fa benissimo , la vegetallumina , la linea che  cerca Lagostina , Nicola Arigliano con il suo digestivo Antonetto , l’olio Sasso.

E non abbiamo avuto tempo di mandare le caramelle Dufour , la brava brava Maria Rosa , la cera grey con I brutos , la caffettiera  Bialetti , i materassi Permaflex e il confetto Falqui basta la parola , etc etc etc.

Come dire che dovro’ chiedere a Mario Sorace , responsabile di Sesta Rete , che le puntate di Sesta Ora da me condotte debbano durare non meno di due ore.

Assente Aldo Messineo ( cui vanno i nostri saluti iniziali ) la parola passa a MARIO CACCIOLA con la sua particolarmente interessante  rubrica; pone l’attenzione sulle “meridiane” presenti a Catania.La prima  meridiana costruita a Catania si trova nella chiesa dei monaci Benedettini di San Nicolò l’Arena in piazza Dante.Nei primi dell’ottocento i monaci Benetttini  decisero di dotare la chiesa di una meridiana. Il grande orologio solare avrebbe indicato ai catanesi giorno per giorno, mese per mese, l’attimo del mezzodì.Nel 1838 l’abate Giovanni Francesco Corvaia affidò i lavori all’astronomo tedesco Santorius  che consegno l’opera nel 1841.La meridiana si estende trasversalmente alla navata principale dalla cappella di San Benedetto alla cappella di San Nicolò per una lunghezza di 40,92 metri.  Alle estremità del transetto notiamo le piastrelle con le figure zodiacali e i numeri che segnano i giorni e i mesi dell’anno.Lo gnomone  è la parte dell’orologio solare che serve a proiettare l’ombra e in questa meridiana è stato utilizzato un  il foro praticato nel tetto della cappella di San Benedetto ad una altezza da terra di 23metri , 91cm e 7mm e a mezzogiorno in punto un raggio di sole piomba sul posto esatto dove è segnato il giorno e il mese. Santorius fu anche l’autore di un altro orologio lo “Gnomone” dodecaetro sistemato nel giardino Bellini nel viale degli uomini illustri.Una meridiana funzionante la troviamo nel cortile del Palazzo Arcivescovile, realizzata intorno al 1888 da Salvatore Franco per il beato Cardinale Dusmet e ci fornisce l’ora, le mezze, i quarti d’ora, il mese e il segno zodiacale.Da tempo notiamo in Via Nuovalucello all’altezza del Viale Vitt. Veneto    una meridiana.

Un motto sulla meridiana: senza il sole io sono nulla.

Nel gran finale irrompe in studio LAURA VICARI , ammiratrice del suo concittadino messinese MICHELE SUDANO ( Miguel son sempre mi , riprendendo El dindondero ) , invitata a gran voce dallo stesso conduttore per  lanciare i saluti di congedo dagli ospiti e la puntata si chiude con un primo piano sulla stessa LAURA nel pomeriggio truccata dall’amico make up-artist MAURIZIO CALCAGNO e con il quale hanno realizzato una puntata televisiva, con una emittente siracusana.

MANLIO GRIMALDI ringrazia sempre STORESYSTEM ( Corso Italia 228 in Catania ) che gentilmente gli mette a disposizione gli abiti Bonavita ed in particolare la responsabile di reparto , Sig.na VERA , che riesce sempre a trovare il capo adatto alla circostanza. Come dire un binomio MANLIO – STORESYSTEM vincente !!!