“IO LA VEDO COSI’ ……DALLA TRIBUNA ” di ALESSIO IKER PATTI : MASCALUCIA C5 all’insegna del ” 3 “
ALL’INSEGNA DEL “3”
Tre, come le reti che portano il Mascalucia alla vittoria. Come le giornate che mancano al termine del campionato, anche se la tanto agognata promozione potrebbe arrivare già la prossima settimana, grazie alla vittoria contro il Merì e ai contemporanei sconfitta e pareggio della Peloro a Viagrande.
Analizzando il match odierno, comunque, non traspare altro che la supremazia di una squadra inarrestabile sul piano del gioco, sebbene il cinismo vada e venga nella mentalità dei ragazzi di Previti: chiudere la partita nelle situazioni favorevoli è ancora un “must” che i ragazzi di via Wagner non praticano sempre.
La Trinacria di Acireale, dal canto suo, si presenta con l’obbiettivo della vittoria, funzionale alla ricerca di un quarto posto che garantirebbe la semifinale dei play-off.
Il Mascalucia comincia il match con la mentalità offensiva ideale, giusto pressing e cattiveria. Al7°, ci prova Sanfilippo senza fortuna, ma sul prosieguo dell’azione Gigi Marchese porta i suoi in vantaggio con il collo del piede sinistro. Neanche un minuto e Sergio Leo salta il portiere avversario e confeziona il 2 – 0 con un gesto da vero campione. Gli ospiti assistono impotenti alla manovra mascalucese e dopo 11’ non tirano neanche una volta verso la porta di Mangano. I minuti scorrono e i padroni di casa amministrano senza problemi, fino a quando Mangano blocca un cross e immediatamente sforna un assist prelibato per Marchese, che solo di fronte al portiere firma la sua doppietta odierna. Dopo qualche minuto, lo stesso capocannoniere del campionato scheggia la traversa con il sinistro, strozzando il quarto urlo dei tifosi. Poi è Pellegrino, appena entrato, a sfiorare la marcatura al primo pallone toccato. Finisce 3 – 0 la prima frazione, Trinacria non pervenuta.
La ripresa si apre con un gol a freddo: La Rosa buca una difesa dormiente e riporta la propria squadra in partita. Brutto errore di concentrazione del Mascalucia, che concede molto agli avversari nei primi dieci minuti, rischiando di compromettere il match. La sofferenza, comunque, non dura molto e gli uomini di Previti riprendono facilmente in mano le redini della gara. Scalia, nella fattispecie, sfiora il gol all’8°, cogliendo il montante, al 12° (bravo l’estremo difensore avversario), e al 16°, con un altro palo. La gara si dirige nella giusta direzione e al 27° ci si permette anche il lusso di fallire un tiro libero, calciato potentemente ma centralmente da Marchese.
La partita finisce con un grandissimo boato e Nicola Caruso sente sempre più vicina la realizzazione di un sogno. La prossima settimana contro il Merì forse…
ALESSIO IKER PATTI
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