PROMOSSI!

La sentenza è finalmente giunta: il Mascalucia fa il tanto atteso salto di categoria, anche se non nel modo più immaginabile. Infatti, la notizia è data dalla vittoria a tavolino che la squadra del presidentissimo Nicola Caruso ha ottenuto contro la Peloro: sabato scorso i nostri hanno assistito all’impraticabilità del palazzetto peloritano senza essere stati preavvisati dell’impossibilità di giocare. Questi elementi sono bastati alla federazione per assegnare i tre punti, nonché la tanto agognata promozione al Mascalucia calcio a 5, meritata e sudata dopo un campionato straordinario.

Ad oggi, è l’unica squadra del panorama siciliano a mantenere saldamente la sua imbattibilità, grazie ad un gruppo eccezionale ed una dirigenza salda. Dal sempre energico Nicola Caruso, cui va il merito ed il coraggio di avere fatto investimenti non trascurabili, passando per Nino Rapisarda e Luigi Greco, oltre che per Francesco Taccia, direttore sportivo, che ottiene così la sua seconda promozione consecutiva, dopo la splendida esperienza dell’anno passato con il Catania, detentore della Coppa Italia di serie C2. Non si tolgono ovviamente i meriti anche a chi mette in campo tutte le settimane questo granitico gruppo, ovvero mister Uberto Previti. Al suo terzo anno, dopo due esperienze sfortunate, ottiene un salto di categoria che lo riporta su dei piani già navigati in passato e nei quali potrà serenamente guidare i suoi nei prossimi tempi.

I protagonisti però sono loro: Danilo Mangano, o San Danilo, “ragno nero”, o che dir si voglia, e lo spettacolare Gianluca Zanghì hanno mantenuto la porta inviolata innumerevoli volte, tenendo la media reti subite ad appena poco più di un gol a partita; cosa dire dei centrali, Freni e Sanfilippo? Il secondo ha giocato una delle sue migliori stagioni in carriera, da vero pilastro della difesa, mentre Freni non è stato da meno, con la sua efficacia sotto porta, coraggio, temperanza e grinta che pochi hanno. Poi Leo, con i suoi grandi progressi, Reina, poco utilizzato ma sempre attento e pungente, Savà, che non si è mai arreso, Scalia, incredibilmente in forma per larga parte dell’anno e il bomber Marchese, autore di più della metà delle reti della sua squadra, ma non certo unico fautore del successo. Dulcis in fundo, colui che ha ereditato la fascia dallo storico e indimenticabile Massimo Catania, il “gladiator” Pellegrino, senza il quale difficilmente uno spogliatoio può rimanere coeso, un personaggio indispensabile in qualsiasi gruppo.

Con questi elementi difficilmente si può pensare di non vincere, e il Mascalucia non ha vinto, ma stravinto. Ora nel mirino anche la coppa e la supercoppa. Ad maiora…

ALESSIO IKER PATTI