MASCALUCIA C5 : FESTA GRANDE , chiude in bellezza anche la rubrica di “IO LA VEDO COSI’ …… DALLA TRIBUNA” per il campionato ; ora si pensa a vincere la COPPA ITALIA !!!
FESTA GRANDE
Partita valida per l’ultimo turno di campionato di serie C2 tra Mascalucia calcio a 5 e Madonnina Belpasso, ma solo per l’ultimo turno di campionato, visto che entrambe le squadre a quest’ultimo non hanno più cosa chiedere. Mascalucia e Madonnina infatti danno vita ad un bel match, acceso vivo e pieno di occasioni da rete. Nel primo tempo il Mascalucia domina e passa per tre volte, con capitan Pellegrino, sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Leo e con uno splendido pallonetto di Privitera. La Madonnina dal canto suo non sta a guardare e cerca più volte di pungere, anche se in un paio di occasioni è Mangano a fare, come sempre, la differenza. La ripresa è ancora più scoppiettante della prima frazione, con l’immediato gol degli ospiti, cui seguono un’occasione molto ghiotta fallita da Freni e il palo di Marchese. A metà ripresa la Madonnina sigla il suo secondo gol, ma dopo un minuto Dario Savà riporta i nostri a due lunghezze di distacco dagli avversari. La partita si accende ancora di più, le squadre si aprono e il pubblico si diverte. I belpassesi trovano il terzo gol, mentre Marchese salta due uomini con gran classe e coglie il suo secondo palo odierno. Lo stesso bomber in maglia azzurra fallisce anche un tiro libero e sull’azione seguente, su calcio di punizione, gli ospiti pareggiano. Questi ultimi errano anche un tiro dai dieci metri ed è del Mascalucia l’ultima opportunità per far gol, con Sergio Leo che, dopo un meraviglioso “sombrero”, viene chiuso in uscita dall’estremo difensore avversario. Finisce con il punteggio di 4 – 4, divertentissimo e spettacolare, ma finisce soprattutto con una festa, quella del Mascalucia, dei giocatori, di Uberto Previti, Francesco Taccia, Nino Rapisarda, Luigi Greco e soprattutto di Nicola Caruso. La festa di una squadra che ha strameritato la promozione e che si avvia a diventare una realtà eccezionale.
ALESSIO IKER PATTI
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