Catania, 11 novembre 2013

Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine e Manuale Testut )

Non facciamoci ‘’mettere in ginocchio’’ da questa complessa articolazione


Il ginocchio è l’articolazione più frequentemente interessata da infortuni nella pratica sportiva . Molte lesioni sono causate dalle sollecitazioni estreme che avvengono in torsione e rotazione come quelle riscontrabili nel calcio , sci , etc. .

Le lesioni più frequenti sono quelle che occorrono a carico del legamento crociato , dei menischi e dei legamenti collaterali che portano all’interruzione dell’attività sportiva e nei casi gravi addirittura all’abbandono della stessa attività .

L’articolazione del ginocchio è formata dal femore e dalla tibia , con la rotula che è situata anteriormente ad esse . Le superfici di contatto fra le tre ossa sono rivestite da cartilagine articolare . Questa articolazione è stabilizzata grazie a quattro robusti legamenti : il legamento crociato anteriore, il legamento crociato posteriore e i legamenti collaterali mediale e laterale . Traumi distorsivi che avvengono durante l’attività sportiva  possono arrivare a sollecitare in maniera eccessiva questi legamenti  determinandone la lesione .

Le lesioni si differenziano in vari gradi di gravità  , dal 1° grado quando si ha una sofferenza delle fibre del legamento senza segni di allungamento dello stesso ; al 2° grado quando il legamento subisce una sollecitazione tale che lo porta alla rottura parziale di alcune fibre fino al 3° grado che si realizza con la rottura completa e il legamento si rompe in due monconi .

E’ importante che il paziente , in questo caso atleta , sappia descrivere la dinamica dell’infortunio in modo da indirizzare già correttamente il medico verso una più corretta diagnosi . Quando inizia la visita già dall’ispezione si può notare la presenza di versamento articolare con un gonfiore che si espande generalmente al di sopra della rotula . Viene valutata una limitazione funzionale dell’articolazione del ginocchio con riduzione della flessione o dell’estensione . e poi si passa alla valutazione dei test di stabilità articolare ( fra i tanti il ‘’segno del cassetto’’ ) .

Nel casi di un cospicuo versamento all’interno dell’articolazione si esegue abitualmente l’artrocentesi (l’aspirazione del versamento attraverso una siringa ) e quando è presente un emartro , cioè la presenza di un versamento con sangue , purtroppo va sospettata una lesione grave .

Un controllo radiografico è fondamentale in ogni trauma grave del ginocchio anche se eseguito allo scopo di escludere fratture ; si ricorre alla risonanza magnetica per esaminare i tessuti molli (legamenti , tendini , menischi , capsula articolare , etc . ) .

In molte situazioni la Risonanza Magnetica non è necessaria in quanto la diagnosi può essere effettuata con la sola valutazione clinica .

Queste patologie possono essere trattate chirurgicamente con un intervento di riparazione delle lesioni eseguito in artroscopia , cui farà seguito un adeguato protocollo di riabilitazione puntando molto sul potenziamento muscolare dell’arto inferiore.

con particolare attenzione a carico del muscolo quadricipite e sul corretto protocollo di esercizi di rieducazione propriocettiva .