L’11 settembre 2001 ha segnato uno spartiacque importantissimo, tragico come tutti sappiamo, ma in quella data quelli che erano chiamati ” The Bravest”, cioè i pompieri di New York, sono diventati dei veri e propri eroi

L’uniforme del firefighter

L’elmo è uno dei simboli identificativi dei pompieri di New York e la placca che troviamo su di esso è una vera e propria carta d’identità. Le cifre sono scritte in bianco: la prima è quella della caserma di appartenenza del pompiere, la seconda è quella identificativa dell’operatore. Il colore dello sfondo serve ad identificare il tipo di mezzo su cui lavora il firefighter (pompiere): rosso indica un’autoscala, nero un’autopompa, verde un battello pompa, giallo una squad (squadra speciale) e blu un carro attrezzi. Nello stesso elmo il pompiere porta alcuni piccoli attrezzi utili in caso di ne

cessità ( lampada, un cuneo di legno quale fermaporta).

Il giaccone è realizzato in materiale tessile speciale (Nomex®), il cui colore passa dal nero al marrone se l’operatore è esposto a una temperatura eccessiva. In questo caso l’uniforme è immediatamente sostituita e l’operatore ha diritto a una visita medica completa. Le fasce fluororifrangenti giallo e argento servono a rendere visibile il pompiere in tutte le circostanze. Il giubbetto è dotato di una serie di attacchi in metallo a chiusura rapida.

Anche i sovrapantaloni sono realizzati in Nomex®. Sono senz’altro l’accessorio più caratteristico della divisa dei pompieri americani. Da qui hanno attraversato l’Atlantico per approdare anche nelle caserme europee con una forma un po’ diversa. Gli stivali sono in caucciù, e possono resistere alle fiamme e agli agenti chimici.

Dicevamo di quel famoso 11 settembre 2001 con i “nostri bravest” di New York in azione.

Mancano pochi minuti alle 9 quando l’allarme suona contemporaneamente in molte caserme del NYFD. Ai centralini arrivano messaggi da tutte le direzioni; i Vigili del Fuoco sono tesi: qualcosa di molto grave è accaduto. Qualcuno parla di un aereo, qualcun altro cita le torri del World Trade Center. I pompieri in servizio si precipitano lungo le scale, mentre quelli che hanno appena smontato e che stanno per lasciare la caserma tornano indietro di corsa, afferrano la tenuta da intervento e la indossano direttamente sopra gli abiti civili. I camion partono a tutta velocità con a bordo una decina di pompieri mentre di norma ne portano solo cinque o sei. Niente si fa come al solito. Il motivo della partenza si diffonde come un’onda di marea in tutte le caserme: codice 1076. Significa che c’è un incendio in un grattacielo. E poi si apprendono i dettagli: un aereo ha appena colpito la Torre Nord del WTC…

Niente lasciava presagire che nel giro di pochi minuti il mondo intero sarebbe precipitato in una nuova era, che New York sarebbe diventata l’epicentro di un evento sconvolgente che avrebbe lasciato col fiato sospeso il mondo intero, e che i pompieri della città sarebbero diventati degli eroi per tutti gli Stati Uniti.

Mai nella storia del NYFD la lista dei morti in azione è stata così lunga come quella stilata all’indomani dell’11 settembre 2001. Prima di quella data, in oltre due secoli di vita, questo corpo aveva avuto in tutto 783 perdite. Nel giro di pochi minuti ha avuto quasi tanti morti in servizio quanti ne aveva avuti in un intero secolo: alla fine il tragico conteggio, infatti, i caduti erano 343 (il capo del corpo, il cappellano, 14 capi battaglione, 17 capitani, 46 tenenti, 264 firefighters). Nel momento culminante dell’intervento sono stati impiegati più di 200 mezzi e 1000 pompieri. Oltre 90 veicol

Logo del NYFD

i sono andati distrutti.

Breve storia del FireDepartment of New York

Il Fire Department of the City of New York fu istituito su base volontaria nel 1737, rispondendo così all’esponenziale aumento demografico della città. Al termine della Guerra Civile il Dipartimento dei Vigili del Fuoco volontari fu rimpiazzato da un Dipartimento metropolitano con personale regolarmente assunto e stipendiato.  La forza del NYFD consiste oggi in più di 11.400 Vigili del Fuoco; inoltre fanno parte del Dipartimento 2.800 uomini assegnati all’Ufficio per i Servizi Medici d’Emergenza (EMS), e 1.200 impiegati civili.

L’origine del simbolo del NYFD: la Croce Maltese

Durante le Crociate in Terra Santa, i Cavalieri di San Giovanni affrontarono una temibile arma dei Saraceni: il fuoco. I Cavalieri furono investiti da un liquido altamente infiammabile, e poi bruciati vivi a centinaia dai Saraceni. Molti Cavalieri rischiarono la propria vita per salvare i compagni. Questi uomini divennero i primi vigili del fuoco della storia. I loro sforzi furono premiati con una croce, simbolo del loro eroismo. Dal momento che i Cavalieri di San Giovanni vissero quasi quattro secoli sull’isola diMalta, la croce iniziò ad essere conosciuta come Croce di Malta.

La Croce di Malta è il simbolo di protezione per i Vigili del Fuoco; i pompieri che indossano questa croce sono pronti a sacrificarsi per salvare gli altri, proprio come i loro predecessori sacrificarono la vita per i loro compagni.Uno dei mezzi usati

Catania, 14 novembre 2013

Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( elaborazione fonte NYFD Official Site )Croce Maltese

( fonte foto NYFD e google immagini alla voce pompieri americani )