Dritta va, storta viene, ma sempre storta non può andare.

Intervistato alla «Domenica sportiva» dopo aver perso con la sua Roma per 3-0 a San Siro contro l’Inter il famoso mago Helenio Herrera, celebre ed amato ex nerazzurro, incavolato nero come la pece, non trovò di meglio per esprimere il proprio disappunto che dichiarare: «Anche il pareggio sarebbe stato una truffa».

Sul momento la frase fece ridere di buon gusto il pubblico presente, ma scorrendo il film della partita si capì che il buon vecchio mago Helenio, pur avendo estremizzato il concetto, aveva ben sintetizzato l’andamento dell’incontro: la Roma aveva avuto dominato l’incontro, sciupato diverse occasioni e l’Inter con tre tiri in porta aveva segnato tre reti.

Purtroppo al Catania non è bastata nemmeno la statistica ed è arrivata la decima sconfitta esterna stagionale su dieci incontri disputati, così quella che si prospettava come una giornata favorevole, dopo che si erano concretizzate la prevista sconfitta interna del Livorno contro il Parma, e la mancata vittoria casalinga del Bologna contro la Lazio si è trasformata in una giornata amara.

Fa male davvero perdere in questo modo.

Il Catania durante tutto il primo tempo è stato assoluto padrone del campo e, ripensando ad Herrera, il pari maturato dopo la prima frazione di gioco gli stava molto stretto.

Nella ripresa l’incontro è diventato più equilibrato, ma ai punti avrebbe meritato di vincere ancora il Catania.

Alla fine il pareggio tutto sommato sarebbe stato anche giusto.

Invece a un quarto d’ora dal termine Bonaventura, con molto mestiere, si è procurato un calcio di rigore per un mezzo fallo commesso dall’ingenuo Biraghi. Il casalingo Massa ha applicato il sistema dei due pesi e due misure concedendo all’Atalanta un calcio di rigore che ci poteva anche stare, ma negando la massima punizione ai rossazzurri per un’evidente spinta subita in piena area di rigore da Barrientos che, oltre al danno, ha subito anche la beffa dell’ammonizione.

Volendo il meritato pari poteva ancor essere raggiunto se Rolin, spintosi in avanti in cerca di chissà quali avventure, non si fosse fatto sorprendere da Moralez. E se dopo la rete del 2-1 di Leto il giovane Boateng, proprio allo scadere fosse riuscito a non sciupare una colossale occasione.

Più che alla classifica il mancato pareggio fa male al morale, specialmente dopo la meritata, ma nel finale più fortunata, vittoria del Sassuolo contro il Milan.

Insomma al Catania di quest’anno sta girando tutto storto.

Dritta va, storta viene, ma non può andare sempre storta.

Guardiamoci in faccia: la salvezza è ancora a portata di meno.

Potrei anche sbagliarmi, ma personalmente non credo e non ho mai creduto alla salvezza del Livorno, nemmeno quando i labronici in classifica avevano 8 punti dopo cinque giornate di campionato, figuriamoci adesso dopo che nelle restanti 14 giornate hanno fatto soltanto 5 punti.

Dato per retrocesso il Livorno restano altre due squadre, la classifica attuale ci dice che due fra Catania, Bologna, Chievo e Sassuolo retrocederanno e due si salveranno.

Assolutamente impensabile che altre squadre possano restare coinvolte nella lotta per la retrocessione.

In apparenza il Catania sta peggio delle quattro, ma ha disputato una partita in casa meno del Bologna e ha vinto lo scontro diretto con Chievo e Bologna pareggiando quello con il Sassuolo.

L’organico del Catania è superiore a quello del Sassuolo, del Chievo e del Bologna, bisogna soltanto trovare convinzione e dimostrarlo sul campo. Tre punti dalla salvezza possono essere poca cosa, si tratta di una semplice vittoria e di una sconfitta degli avversari, l’importante è non fare aumentare il distacco.

Alla fin fine se la squadra ha i giusti attributi potrebbe sempre vincere lo scontro diretto alla sesta di ritorno a Verona contro il Chievo e tirarsi subito fuori dai guai.

Non oso prendere in considerazione un’eventuale retrocessione del Catania, questo non è il Catania di Bilardi, Torrisi e Sabadini in mezzo ai vari Platini, Falcao e Zico. Ma che fa scherziamo?

Catania, 13 gennaio 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini alla voce calciocatania.com )