Nella pioggia di zeri che scompaiono c’è anche quello del Catania
Nella pioggia di zeri che scompaiono c’è anche quello del Catania.
Il grande Blaise Pascal, inventore del calcolo delle probabilità, ha affermato che la probabilità aumenta progressivamente con l’aumentare del numero delle prove. L’attuale turno di campionato, in tutta Europa, ha dimostrato ancora una volta l’assiomatica verità di questa sua intuizione.
Mi limito a citare soltanto alcuni degli zeri scomparsi in questo turno di campionato: in Germania l’Hannover aveva perso tutte le otto trasferte disputate, ebbene nell’ultimo turno esterno ha addirittura vinto contro il quotato Wolfsburg per 3-1. L’E. Francoforte non aveva mai vinto in casa (4 pari e 4 sconfitte), nell’ultimo turno ha battuto in casa l’Herta Berlino per 1-0. Il Norimberga in casa aveva ottenuto 5 pari e 3 sconfitte e nell’ultimo turno casalingo ha travolto l’Hoffenheim per 4-0. Sempre in Germania primo pari casalingo per il Borussia Dortmund.
Tralasciando gli altri tornei, in Italia nel campionato cadetto prima vittoria casalinga per la cenerentola Juve Stabia contro il favoritissimo Pescara; prima vittoria esterna per la Reggina e per la Ternana e prima sconfitta interna per il Varese. In Lega Prof prima sconfitta per l’Entella e per la Pro Vercelli, ma quel che più conta, in serie A primo punto esterno del Catania dopo 10 sconfitte consecutive in trasferta.
Al di là della statistica ci speravo eccome.
Nel mio ultimo articolo avevo pubblicato la classifica relativa alle ultime 9 giornate di campionato, un po’ per farmi coraggio, un po’ perché so bene quanto sia importante l’analisi del trend nel formulare delle previsioni.
Tutti sappiamo bene che cosa significa Il trend, il vocabolario Sabatini Coletti ci dice che si tratta dell’andamento complessivo di un fenomeno, analizzato entro un certo periodo di tempo.
Ebbene, nella parlata noi catanesi utilizziamo una particolare metafora la quale ben si adatta per descrivere il momento particolare che sta attraversando l’Inter di Mazzarri, rispetto alle grandi potenzialità, al blasone e alle sbandierate ambizioni e diciamo che stava puzzando come il cappotto di Charlot. Allora ci speravo.
Visto e rivisto il film della partita posso affermare, con grande tranquillità, che fra le due squadre è andata più vicina alla vittoria quella rossoazzurra e se Bergessio o Rinaudo avessero segnato il Catania non avrebbe rubato proprio nulla.
Ripropongo la classifica relativa alle ultime 10 giornate di campionato, analizziamola assieme per convincerci che la salvezza è ancora possibile:
1) Juventus punti 27; 2) Fiorentina, Parma e Torino 20; quinta la Roma con 19 punti ; 6) Milan e Napoli 16 punti; all’ottavo posto Genoa con 14 punti; al nono Chievo Verona, Lazio e Sampdoria con 13; al dodicesimo posto Atalanta, Cagliari e Inter 11; al quindicesimo posto Verona 10; sedicesimi il Bologna, il Catania e il Sassuolo con 8 punti; poi al penultimo posto l’Udinese con 7 e a chiudere Livorno con 4 punti.
Come si vede la classifica del Catania non è brillante, ma nel periodo esaminato (trend) ha fatto più punti di Livorno e Udinese e gli stessi punti di Bologna e Sassuolo. Tralasciando le prime 11 giornate di campionato, visto che la prossima c’è in calendario Juventus – Inter, se il Catania batterà il Livorno con molta probabilità raggiungerà l’Inter.
Battere il Livorno significherà mezza salvezza. Se prendiamo i tre punti vedrete poi cosa accadrà.
Catania, 27 gennaio 2014
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( Fonte foto google immagini alla voce retestadio.it )
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