Catania: salvezza sempre più difficile, ma sarebbe da stupidi arrendersi e mollare……. di Tino La Vecchia
Niente da fare: si tratta di un anno davvero disgraziato.
Il Catania con l’acqua alla gola, in attesa di buone notizie dagli altri campi, cercava contro il Cagliari i tre punti per non affondare, ma la dea bendata non ha voluto saperne.
Il Cagliari, dopo aver regalato in maniera ignobile tre punti al Livorno facendosi battere in casa, pur tranquillo in classifica, è sceso al Massimino con la grinta di chi si sta giocando la semifinale di Champions.
Complimenti vivi agli uomini di Lopez, si fa così.
Peccato che forse fra due settimane gli isolani, facendo visita al pericolante Bologna, dimenticheranno che si fa proprio così.
Ma complimenti ancor più vivi alla Sampdoria, stavolta senza ironia, che, messasi ormai in salvo, sotto per 2-0 ha saputo ribaltare la gara a un tonico combattivo ma carente Livorno.
Bene, benissimo, un mostro di lealtà sportiva anche il Genoa (Preziosi, una volta è stato retrocesso in serie C per illecito, per questo se ne intende) che, dopo aver battuto il Catania, tanto per non rischiare, visto che il Chievo ha problemi in attacco, dopo quattro minuti gli ha procurato un rigore e poi, raggiunto il pari, nei minuti di recupero ne ha procurato un altro.
Complimenti sinceri, ancora senza ironia, al Chievo Verona e a Corini che hanno saputo conquistare 6 punti nelle ultime 3 gare, contro il misero punticino del Catania e, momentaneamente si sono messi in salvo.
Complimenti sinceri ma la cosa non mi va proprio giù.
Alla fine fra le squadre che retrocederanno e quelle che si salveranno un ruolo determinante sarà da assegnare anche all’allenatore.
Un conto è avere avuto in panchina Mihajlovic, un conto Malesani.
E il Catania ? Per amor di pace lasciamo stare.
Certo fa rabbia pensare che sulla panchina del Catania ci sono stati allenatori del calibro di Simeone, Mihajlovic, Montella e lo stesso Zenga.
Comunque, c’è stato peggio di Maran, come Giampaolo, Baldini e soprattutto Atzori, e comunque Maran non è il solo responsabile di questa situazione.
Nei miei pronostici qualcosa non ha funzionato: ho centrato in pieno lo 0-0 fra Bologna e Sassuolo e la vittoria della Sampdoria sul Livorno, ma mi è sfuggito negli ultimi secondi di recupero il pari fra Chievo e Genoa (ma i liguri ci hanno messo molto di loro affinché il Chievo vincesse) e la dea bendata non ha voluto che indovinassi la pronosticata vittoria del Catania.
Clamoroso il legno colpito da Biraghi: in quella situazione 99 volte su 100 il pallone centrato il palo carambola dentro, e senza fortuna Rolin nel tiro che ha colpito la parte superiore della traversa.
Sarebbe bastato solo un gol per avere il triplo di possibilità di salvezza di quelle attuali.
È inutile farsi illusioni: quest’ultimi due risultati alla fine rischiano sul serio di fare la differenza.
La quart’ultima ( il Bologna) adesso è a 3 punti, ma sarebbe da oscar della stupidità mollare.
Teniamo presente che anche con questo distacco, a 2 sole giornate dalla fine la salvezza sarebbe ancora possibile, visto che alla 37^ ci sarà in calendario proprio Bologna-Catania.
Per intanto nel prossimo turno ci saranno in programma Sassuolo – Catania e Livorno – Bologna.
Alla fine di questi due incontri la situazione in classifica dovrebbe essere molto più chiara.
Contro il Cagliari ci ha chiuso la porta la signora Fortuna, a Reggio Emilia contro il Sassuolo spero si ricorderà di noi.
La Fortuna si è ripresa con gli interessi tutto quello che ci aveva regalato l’anno scorso, Ma quello, purtroppo, era un altro campionato.
Catania, 10 marzo 2014
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( Fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )
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