Quattro squadre con le spalle al muro……… di Tino La Vecchia
Incroci pericolosi nel prossimo turno di serie A: fra di loro si incontreranno le squadre che attualmente occupano gli ultimi quattro posti in classifica.
Se la posizione di Sassuolo, Livorno (neopromosse) e Bologna a questo punto del campionato era stata prevista in estate da molti degli addetti ai lavori quella del Catania desta meraviglia.
Il tasso tecnico del Catania indubbiamente è il più elevato delle squadre in lotta per la retrocessione, spetta ai rossazzurri dimostrarlo sul campo con i risultati prima che sia troppo tardi.
I dirigenti del Sassuolo si sono fatti male da soli chiamando Malesani: 5 sconfitte in 5 gare. Adesso hanno richiamato Di Francesco, ma per loro potrebbe già essere troppo tardi.
Se non batte il Catania al 90% il Sassuolo può considerarsi retrocesso, anche il pareggio non servirebbe a nulla.
A 19 punti con la quart’ultima almeno a 24 per loro arriverebbe al capolinea la prima avventura in serie A.
Lo stesso discorso vale per il Catania. Se dovesse perdere contro il Sassuolo la sua 13^ gara esterna per salvarsi ci vorrebbe un miracolo.
A differenza del Sassuolo, però, col pareggio il Catania si troverebbe a 21, presumibilmente sempre a 3 punti dalla quart’ultima e lascerebbe viva una debole fiammella di speranza.
Con la vittoria (sarebbe la prima esterna stagionale) il Catania avrebbe almeno il 50% di possibilità di salvezza.
Il Livorno non ha alternative: se batterà il Bologna si lascerà di sicuro tre squadre dietro le spalle e potrebbe ancora salvarsi. Col pareggio sarebbe quasi condannato da un calendario micidiale.
Con la sconfitta manderebbe il Bologna a 26 e in pratica sarebbe spacciato.
Il Bologna è nella stessa identica situazione del Catania nei confronti del Sassuolo: per gli emiliani perdere a Livorno significherebbe essere scavalcato dai rivali e vedere sotto i piedi spalancarsi il baratro della retrocessione. Senza Diamanti andato in Cina la rosa del Bologna appare la più debole di tutta la serie A, persino più debole di quella del Sassuolo.
Col pareggio, però il Bologna si lascerebbe tre squadre sotto e stringendo i denti alla fine potrebbe anche farcela.
Con la vittoria, invece il Bologna al 80% sarebbe quasi in salvo perché una sicura retrocessa diventerebbe il Livorno e un’altra verrebbe fuori dallo scontro fra Sassuolo e Catania.
Alla fine a decidere chi dovrà retrocedere saranno anche le altre squadre, per questo il Chievo Verona se la ride.
L’organico dei clivensi non vale assolutamente quello del Catania, eppure hanno 4 punti in più dei rossazzurri.
Non dico altro ma chi ha orecchie per intendere intenda.
Catania – Genoa 1-1 con una sfortunata autorete di Legrottaglie nel finale. Genoa – Catania 2-0. Catania – Verona 0-0 con uno sfortunato e infruttuoso tiro al bersaglio. Totale per il Catania 1 punto in 3 partite.
Genoa – Chievo 2-1. Chievo – Genoa 2-1 con due calci di rigore regalati agli avversari (Tanto vistoso quanto inutile il fallo inutile di Konate dopo soli 4 minuti). Verona – Chievo Verona 0-1 con rete della vittoria in chiusura con un Verona inspiegabilmente sotto tono e distratto.
Totale per il Chievo Verona 6 punti in 3 partite.
Nelle restanti partite di campionato il Chievo ha fatto 1 punto in meno del Catania, ad eccezione dello “scippo” subito in occasione di Chievo –Juventus è stato involontariamente favorito dalle inevitabili sviste degli arbitri (clamoroso il rigore concesso da Gervasoni a 3 secondi dalla fine per un fallo inesistente di Motta). Senza errori arbitrali il Chievo avrebbe in classifica 21 punti e il Catania 24.
Ma anche gli arbitri sono uomini e come tutti gli uomini sono soggetti a sbagliare. Semmai risulta incomprensibile tutto questo ostracismo nei confronti delle innovazioni tecnologiche quando ormai tutti gli sport se ne avvalgono.
Alla fine speriamo che una svista arbitrale non determini la stagione di una squadra, sarebbe crudele chiunque essa sia.
Non ci resta aspettare per sapere da questi incroci pericolosi chi resterà ancora in vita.
Catania, 15 marzo 2014
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )
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