Da Reggio Emilia il primo spietato verdetto: un Catania brutto e senz’anima a un passo dalla retrocessione.
Il “grande” Sinisa Mihajlovic, presentandosi ai microfoni di «Stadio Sprint», con una citazione dotta, ha inserito la sua Sampdoria nel cerchio degli iracondi e degli accidiosi, definendosi incazzato nero e pigri e senza attributi i suoi calciatori.
Continuando con la Divina Commedia il Catania visto nel secondo tempo di Reggio Emilia andrebbe inserito nell’ultimo cerchio dell’Inferno, quello dei traditori di chi si fida.
Proprio così perché con quel secondo tempo allenatore, società e squadra hanno tradito le aspettative di migliaia di tifosi rossazzurri che si sono illusi.
Quando l’anno scorso ho saputo dell’ingaggio di Maran mi sono venuti i brividi: l’allenatore risultava nella mia speciale classifica al 98° posto con accanto una dicitura : “Per i risultati ottenuti in carriera modestissimo allenatore di serie B e C”.
Maran ha saputo smentirmi, con pazienza e umiltà ha continuato il lavoro di Montella e la squadra ha battuto il record dei punti.
Mi dispiace dirlo, Maran quest’anno ha commesso errori tecnici e di gestione in quantitativo industriale, tanto da far pensare che non merita assolutamente di allenare in serie A.
Alla fine nessuno lo ricorderà come l’allenatore che ha battuto il record dei punti, tutti lo ricorderemo come l’allenatore che, dopo otto campionati consecutivi, ha portato il Catania in serie B.
Licenziato con appena 5 punti dopo otto gare, in tanti ci siamo chiesti il perché. Richiamato, la squadra sotto la sua gestione bis ha totalizzato appena 7 punti dopo 9 gare.
Cifre alla mano qualcuno dovrebbe addirittura chiedere scusa a Gigi De Canio, visto che con i suoi 8 punti in 11 gare ha fatto una media punti migliore di quella di Maran, pur affrontando 6 gare su 11 fuori casa, fra le quali ci sono state Juventus, Napoli, Roma e il micidiale campo dell’Atalanta.
Il Catania va in serie B per tanti motivi: ma non si può dimenticare che Maran ha messo in campo nelle prime giornate l’improponibile Monzon (6 reti subite per sue colpe specifiche), e con lo stesso Monzon ha sostituito Lodi a Genova ! Maran ha sbagliato tattica, atteggiamento e sostituzioni in partite di fondamentale importanza, come le ultime tre trasferte con Chievo Verona, Genoa e Sassuolo. Non ha capito che perdere di misura contro il Chievo avrebbe significato mantenere il vantaggio nei confronti diretti.
A Reggio Emilia, in vantaggio per 1-0, anziché rinforzare centrocampo e difesa e creare una diga, già senza Spolli e Rolin, ha indebolito ancor di più la difesa sostituendo in modo incomprensibile Peruzzi con Alvarez.
Ha tenuto in campo Barrientos, che in quel contesto tattico non serviva più, e non ha saputo porre rimedio alla spinta del Sassuolo.
Morale della favola: Floro Flores ha sfondato più volte sulla fascia di Alvarez e il Catania si ritrova con un piede e mezzo in serie B.
Ha tradito anche la società per prima cosa svendendo Gomez per un piatto di lenticchie, poi cedendo Lodi. E Pulvirenti ci aveva tentato anche con Spolli e Barrientos. Proprio a quest’ultimo non ho nulla da rimproverare: è stato tormentato da una serie di malanni fisici che ne hanno limitato il rendimento, nonostante ciò è riuscito a realizzare 4 reti in 20 partite ed ha una media voto abbastanza alta.
La società ha richiamato Lodi, ma non ha voluto acquistare un attaccante di categoria da affiancare a Bergessio.
Quel maledetto intervento di Chiellini sul nostro centravanti ha pesato come un macigno e il Catania, per 7 gare senza Bergessio ha perso punti determinanti. Gridano vendetta i pareggi interni contro Genoa, Verona e Cagliari, sarebbe bastato vincerne 2 su tre e il Catania sarebbe in questo momento in salvo.
Ha tradito anche la squadra che, chiuso il primo tempo in vantaggio, anziché difenderlo con foga e agonismo, nella ripresa è apparsa svuotata e senz’anima.
Alla vigilia avevo parlato di incroci pericolosi. Ebbene ne sono usciti vittoriosi Sassuolo e Livorno. I dirigenti del Sassuolo chissà come malediranno la sciagurata gestione di Malesani: 5 sconfitte in 5 gare. A retrocedere saranno in tre e questa vittoria per loro alla fine potrebbe rivelarsi inutile.
I dirigenti del Bologna sapevano a cosa andavano incontro cedendo Diamanti. L’organico del Bologna, senza il suo fantasista, è il più scadente della serie A e la retrocessione è molto di più di un’ipotesi.
Alla fine, oltre il Chievo Verona, potrebbe salvarsi proprio quel Livorno che ha chiuso l’andata con gli stessi 13 punti del Catania, ma che ha saputo affidarsi a un gran motivatore come Di Carlo.
Allora mi ritorna la tristezza per una realtà che non riesco a digerire e mi viene da chiedere: ma Maran, perché il Catania è morto se pane e vin non ti mancava?
Catania, 16 marzo 2014
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto web google immagini alla voce Pulvirenti )
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