Cosa ci si può aspettare da questo Catania nel confronto che lo oppone alla Juventus,capolista “tritatutto”?

I numeri dei bianconeri fanno paura: nelle 28 gare disputate 24 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. Ripassando tutti i filmati delle partite e analizzando come sono arrivati, i numeri fanno lo stesso paura, ma vanno ampiamente ridimensionati.

Fuori casa la Juventus ha vinto 10 delle 14 gare disputate, pareggiando solo a San Siro contro l’Inter, all’Olimpico contro la Lazio per 1-1 e poi a Verona contro il Verona per 2-2. L’unica sconfitta all’ottava giornata a Firenze per 4-2 dopo essere stata in vantaggio per 2-0.

La Juventus ha vinto dieci gare fuori casa perché è la squadra più forte, eppure in ben cinque occasioni su dieci ha stentato e non meritava assolutamente di vincere.

I bianconeri hanno vinto la gara d’esordio a Genova contro la Sampdoria per 1-0, con non poche recriminazioni per i padroni di casa.

Hanno vinto in casa del Chievo per 2-1 dopo che ai padroni di casa, sul risultato di 1-1, era stata annullata una rete di Paloschi, valida per tutta l’Europa, meno per arbitro e guardalinee.

Ancora per 1-0 hanno vinto il derby d’andata, che per calendario vedeva il Torino padrone di casa, e quella sconfitta a Ventura, per come è arrivata, ancora non è andata giù.

Con lo stesso punteggio nei minuti finali la Juventus ha vinto a Parma e ancora per 1-0,  a due minuti dal termine, ha vinto nell’ultimo turno a Genova, dopo che Calaiò si era fatto parare un calcio di rigore da Buffon.

Che significa tutto questo? Significa che la Juventus vince anche quando non dovrebbe e non meriterebbe di vincere. Vince perché ha una forza mentale e una convinzione che le altre squadre non hanno, vince perché è forte, ma talvolta, perché è prepotente e arrogante.

Quando è in giornata negativa e non le basta la forza utilizza queste due ultime armi, che le consentono di vincere sempre con i deboli.

Così nell’incertezza ( ma mi chiedo quale) l’arbitro maltratta nei due derby il Torino, annulla a Paloschi del Chievo la rete del 2-1 e lo scorso anno, contro il Catania, consente in maniera scandalosa di annullare la rete valida di Bergessio e convalidare in chiaro fuorigioco quella della Juventus.

Quindi, a priori, gara senza speranza.

Si tratta di scendere in campo per onorare la maglia e per rispettare tutti quei tifosi che sono stati mortificati dal secondo tempo indecente di Reggio Emilia.

Non si può perdere contro l’ultima in classifica per 3-1 dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo per 1-0.

Prima delle vittoria contro il Catania, complice la sciagurata gestione di Malesani, il Sassuolo aveva perso 11 delle ultime 13 gare disputate.

Perdere in quel modo contro il Sassuolo significa per allenatore, calciatori e società non meritare la serie A.

La squadra è andata in ritiro in cerca di tranquillità, bisogna vedere quale Catania scenderà domenica sera al Massimino.

Il Catania che ha dominato a Parma, fermato soltanto dai pali o che ha strapazzato la Lazio, costringerà la Juventus a utilizzare tutte le armi che possiede per vincere, comprese quelle della prepotenza e dell’arroganza, l’inguardabile Catania del secondo tempo di Reggio Emilia, invece, andrà, inevitabilmente incontro a un’altra umiliante mortificazione.

Tutto questo l’allenatore e i calciatori del Catania dovrebbero saperlo.

Il Catania gioca al Massimino e ha il dovere di sputare l’anima, per l’onore e per il rispetto nei confronti dei tifosi.

Catania, 21 marzo 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )