Sta per partire l’ultimissimo treno.

Sette partite alla fine, quattro in casa e tre fuori e la probabile salvezza a 34 punti.
Per il Catania, un solo punto nelle ultime sette gare disputate, ormai si tratta di un’impresa difficilissima, ma ancora non impossibile.
Bisognerebbe battere al Massimino Torino, Sampdoria e Atalanta, pareggiare contro la Roma e fare almeno due punti nelle tre trasferte contro Milan, Verona e Bologna e, inoltre, sperare che 33 punti possano bastare.
Ma come si può pensare di vincere tre o quattro delle ultime sette gare quando in tutto il campionato le vittorie del Catania sono state quattro e soltanto due sotto la gestione Maran?
Eppure in qualche occasione il calcio ha fatto registrare simili imprese.

Il Catania di Udine potrebbe benissimo far punti, e forse anche vincere, nelle gare esterne di Verona e Bologna, a patto di non trovarsi contro un altro Scuffet e di riuscire a segnare almeno una rete.
Comunque, domenica contro il Torino parte l’ultimissimo treno per la salvezza, vincere e salirci su non darebbe nessuna garanzia di salvezza ma consentirebbe di mantenere accesa una piccola fiammella di speranza.
Con molta probabilità il Livorno perderà contro la Juventus e il Bologna contro l’Inter, battere il Torino significherebbe dimezzare in un sol colpo il distacco dagli emiliani.
Non ci crede più nessuno, siamo d’accordo, ma finché l’aritmetica non condanna bisogna tentare ciò che in questo momento appare impossibile, nella speranza che di gara in gara si trasformi in fattibile.

Ancora non è arrivato il tempo dei processi, alla fine del campionato si tireranno le somme ed eventualmente si capiranno meglio i perché di questa disgraziata stagione.

Un mio caro amico mi ha inviato una mail dicendomi che “il pane si fa con la farina che si ha”. Gli ho risposto che sono d’accordo, ma che ci vuole anche un bravo panettiere.

In questo momento è meglio non parlarne e pensare all’ultimo treno che sta per partire e tentarci di salire su, nella speranza che il suo punto di arrivo non sua l’inferno.

Catania, 5 aprile 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )