Con la ragione non ci credeva più nessuno, con il cuore qualcuno ci sperava ancora.

Il Catania ha alimentato i sogni dei suoi fedelissimi sostenitori, poi ha puntualmente tradito mortificandoli.

Ha tradito la squadra, ha tradito ancora una volta il suo allenatore che, per tutta la stagione, ha confermato di non essere assolutamente adeguato per guidare una squadra di serie A.

Dispiace per il Maran uomo, gran brava persona, di cuore gli auguro di avere maggior fortuna altrove, trovare una panchina non gli dovrebbe essere difficile.

Visto che la Virtus Bassano è stata promossa in Lega Prof, i dirigenti veneti potrebbero anche farci un pensierino e, se la prossima stagione un’eventuale retrocessione per loro non costituirebbe un dramma, potrebbero anche ingaggiarlo.

Sempre che Maran riesca a vincere la spietata concorrenza di Malesani.

Signori miei le cifre sono cifre e nessuno può contestarle: un solo punto in otto partite consecutive in serie A il Catania, in tutta la sua storia, non l’aveva mai fatto.

Nemmeno il Catania oltraggiato, danneggiato e mal visto in serie A di Cantarutti e Luvanor si era reso protagonista di una simile vergogna.

Era una serie A formata da sedici squadre, vinse solo la partita casalinga col Pisa, ma in una striscia di otto partite ci stavano almeno due pareggi.

Che dire del Catania edizione 1970-71, quello di Rado, Strucchi, Limena e compagni, finì all’ultimo posto in un’equilibratissima e difficile serie A, sempre a sedici squadre, ma in 30 partite fece 5 vittorie e 11 pareggi e arrivò a soli 5 punti dal Torino che si piazzò all’ottavo posto!

Nessuno può contestare le cifre, eppure in tanti lo fanno.

Ebbene, le cifre mi dicono che in questa stagione nelle sue 21 gare in panchina Maran ha totalizzato solo 12 punti.

Nessun allenatore del Catania in questi ultimi otto campionati ha fatto peggio di lui.

Che piaccia o no Gigi De Canio nelle sue cinque gare interne sulla panchina del Catania ha battuto l’Udinese per 1-0, il Bologna per 2-0, ha fatto 0-0 contro il Verona, dominandolo, 0-0 contro il Sassuolo e ha perso soltanto la sfortunata gara contro il Milan dopo essere passato in vantaggio.

Quattro volte su cinque la porta del Catania è rimasta imbattuta.

Fuori casa il Catania di De Canio ha perso senza attenuanti contro la Juventus, il Torino e la Sampdoria, ma a Napoli avrebbe meritato il pareggio e a Bergamo prima dello sciagurato fallo di rigore di Biraghi aveva dominato l’Atalanta.

Forse con De Canio in panchina il Catania sarebbe retrocesso lo stesso, ma non esiste la controprova, se consideriamo che ha fatto 8 punti in 11 gare, incontrando fuori casa Juventus e Napoli.

Mantenendo la stessa media punti di De Canio il Catania avrebbe avuto in classifica gli stessi 24 punti del Sassuolo e ancora qualche speranza di salvezza.

Scusate, e poi, dove sta scritto che avrebbe perso lo stesso, come all’andata, le gare, stavolta in casa, contro la Juventus e il Napoli?

Saranno adesso contenti tutti gli pseudo tifosi che ritenevano monotono un campionato in cui arrivava la salvezza in anticipo.

Volevano la qualificazione in Champions!

Adesso ci dovremo accontentare di sfidare, con tutto il rispetto, squadre del calibro della Virtus Entella, della Virtus Lanciano, della Pro Vercelli, del Frosinone, Carpi, Latina e Trapani  e non è detto che alla fine del prossimo campionato di serie B non ce li ritroveremo davanti.

Si può anche perdere, si poteva anche retrocedere, ma un solo punto in otto gare sono un’inaccettabile vergogna.

Catania, 7 aprile 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project magazine )