La “corazzata” Ruggeriana stecca in semifinale e dà l’addio alla Coppa Don Bosco 2014
La Ruggeriana stecca la gara di semifinale contro Giorgi e saluta la Coppa Don Bosco 2014. Dopo aver dominato il campionato, strapazzando tutto e tutti e facendosi apprezzare per il bel gioco espresso e per le tante marcature segnate ( suo il capocannoniere del torneo , Dario Nicosia), inopinatamente si fa superare dall’ostica Giorgi dell’amico Vito Scafili per 4-3. Recrimina e non poco per le decisioni arbitrali ma il mea culpa lo si deve ricercare all’interno della squadra che scende in campo stravolgendo il proprio assetto tattico e consegnando di fatto un primo tempo agli avversari ( 3-1 ), recuperando con un veemente secondo tempo, sciupando tanto per eccessivo “sangue agli occhi”, mancando di lucidità nelle fasi cruciali della gara, rinunciando alla qualità di qualche elemento, e poi con un errore vedersi infilzare a pochi minuti dalla fine per il definitivo 4-3 . La cabala non era dalla parte della squadra del presidente Ruggero Sardo in quanto non ricordiamo, almeno negli ultimi anni, un campionato in cui chi vinceva la regular season si aggiudicava anche la fase finale e quindi poco male ( rispettata la tradizione, forse scaramanticamente bisognerebbe fare la scelta di cedere in campionato per poi avere i favori del pronostico ) ma questa squadra aveva tutte le caratteristiche ed individualità per vincere tutto ma all’autolesionismo non era preparata. Ha fatto di tutto Michael Grimaldi per impedirlo sfondando la rete della Giorgi per ben tre volte ma non è servito.
Restano momenti importanti di una stagione trascorsa fra amici che hanno fatto sacrifici per una stagione intera per presentarsi la mattina della domenica per giocare a calcio e condividere un’emozione, oggi negativa, ma principalmente resta una squadra che si è stretta, in semifinale, in un abbraccio al compagno Andrea Arena per la scomparsa del proprio padre.
Catania, 16 giugno 2014
Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Laura Vicari e Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )
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