Al Mondiale non ci pensa più nessuno.

Cerchiamo di goderci alcuni giorni di meritate vacanze in attesa che i “divi” dell’Italia pallonara si rimettano in moto.

Certo è triste pensare ai dieci milioni di poveri presenti in Italia al cospetto dello stipendio faraonico del centrocampista della Roma Daniele De Rossi , fruitore di sei milioni e mezzo di euro annui.

È addirittura vergognoso e squallido se si considera che le prestazioni del calciatore giallorosso negli ultimi quattro campionati sono state degne di un mediocre calciatore di serie B.

Peggio ancora De Rossi, detto “capitan futuro”, ma non si è mai capito di quale futuro si tratti, ha fatto in azzurro, dove la sua presenza è stata pressoché impalpabile.

Non va meglio con Balotelli che spesso e volentieri ha dimostrato di non meritare nemmeno un decimo dei quattro milioni di euro che guadagna ogni anno, ma dobbiamo rassegnarci a questa iniqua realtà.

Perché iniqua – direbbe qualcuno se è la legge del mercato? Iniqua perché a tutto c’è un limite e la ricchezza viene distribuita male, iniqua perché al cospetto di pochi privilegiati ci sono, appunto dieci milioni di poveri.

Attorno al calcio gira un vortice incredibile di miliardi di euro e chi vive sguazzando in quel mondo fa di tutto per accaparrarsi una cospicua fetta.

Così il calcio ha perso progressivamente l’etichetta di sport e si è trasformato in qualcosa di altro.

Niente più valori, niente più bandiere.

Così, dopo aver vinto tre scudetti consecutivi, la Juventus è diventata meno nobile avendo perso il suo Conte.

Inutilmente Marotta e Agnelli hanno cercato di trattenerlo in extremis, come si dice in gergo, “tirandolo per i capelli”…e forse per questo non ci sono riusciti.

La Nazionale di calcio, dopo essere stata umiliata da una squadra “mostruosa” come il Costarica è stata fatta a Prandelli, scusate a brandelli, dall’Uruguay e ancora aspetta il suo nuovo condottiero.

Bisogna scegliere in maniera oculata, evitando scelte di parte e tiri “Mancini”.

L’ex Commissario Tecnico si è molto risentito contro chi l’ha accusato di essere scappato. Dio mio, non ci vuole sicuramente una scala (a Pioli) per capire che ha sbagliato grossolanamente le convocazioni e si è voluto sottrarre alle critiche. Numerosi tifosi sono diventati… Rossi dalla vergogna per quella che lui non osa ancora definire fuga.

Punti di vista? No, direi “cose turche”.

Purtroppo il calcio nostrano è questo e non c’è da star Allegri.

Il calcio, è uno dei tanti  specchi della miseria e nobiltà attuale dell’Italia.

Oggi aver un semplice posto di lavoro è una grande fortuna, ma i calciatori, anche quelli giovanissimi (vedi Scuffet) se hanno la…Ventura di disputare alcune partite in serie A in una sola stagione riescono a guadagnare più di cinquanta operai messi assieme.

Pazienza.

Dimenticavo, il prossimo anno il Catania giocherà in serie B, speriamo che da subito possa intraprendere il giusto cammino per arrivare alla meta prefissata. Come fa ogni tenace e caparbio Pellegrino

Buone vacanze.

Catania, 04 agosto 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )