Fa parte di quei 16.543 medici che svolgono il servizio di continuità assistenziale distribuiti nel territorio italiano nelle 2.925 sedi. Il servizio che svolge rappresenta una parte importante delle cure primarie, in quanto  rappresenta il primo vero impatto con la malattia, con patologie di ogni genere, con pazienti che non conosci assolutamente e il più delle volte sei costretto ad operare in precarie circostanze e condizioni in ambulatorio così come al domicilio dell’utente, trovandosi il più delle volte a prendere decisioni importanti in maniera tempestiva e assolutamente da solo. Ed il tutto prevalentemente la notte dei giorni feriali oppure di giorno nei festivi negli orari non coperti dai medici di medicina generale ( altro ruolo che riveste da anni essendo convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale e proprio a tal proposito sorrido quando ancora oggi qualcuno definisce il medico di “guardia medica” un medico di serie B rispetto al collega medico di famiglia, ripensando qualora mi venga detto al mio doppio ruolo).

Ho voluto iniziare questo capitolo dedicato al Servizio di Continuità Assistenziale con lo scopo dell’informazione ovviamente ma principalmente anche quasi che fosse un simpatico “ripasso” di tutte quelle attenzioni e procedure che deve  porre e mettere in essere dal momento in cui si ritrova in servizio, da quando arriva la telefonata che rappresenta il più delle volte il primo od unico contatto con il malato od ancor peggio con un parente del malato che potrebbe raccontare in maniera distorta una sequela di sintomi che potrebbero solo confondere me medico , specialmente quando alla telefonata segue una visita domiciliare senza sapere dove si va a parare e possibilmente circondato da quegli stessi parenti pronti a confonderci con le loro improvvisate diagnosi, frutto di sentito dire o della imperante “tuttologia”. Ecco che l’assunzione di ruolo con saggezza e principalmente calma può garantirci l’efficacia del nostro intervento e qualche rogna in meno di responsabilità medico-legale.

Nei prossimi capitoli cercherò di trattare argomenti di comune interesse e pubblica utilità facendone, prima di tutto io stesso, tesoro.

Catania, 26 agosto 2014

Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini gazzettadellevalli.it )