Il Catania ha steccato la prima partita casalinga e cerca a Vercelli, nella prima trasferta stagionale un pronto riscatto.

Il motivo principale della mancata vittoria è da ricercare in una mentalità ancora non adeguata al torneo cadetto; troppi fronzoli, e poca sostanza, troppi tocchi di fino, quando nei secondi finali, una volta in vantaggio risicato, necessità mandare la palla in tribuna.

Ma il Catania attuale è questo e i due punti gettati al vento ci serviranno di lezione, almeno speriamo sia così.

Comunque non bisogna allarmarsi, se ci può servire da consolazione il Palermo, che lo scorso anno ha “ammazzato” il torneo, nelle prime sei gare ha totalizzato 2 vittorie, un pareggio e ben 3 sconfitte, speriamo che il Catania eviti quest’andazzo e poi, magari, imiti il cammino dei cugini.

A proposito di cugini, chiedo agli ultras rossazzurri: ma è proprio necessario continuare con quegli antipatici cori contro i rosanero?                      Non sarebbe meglio concentrarsi ad incitare la nostra squadra? I cori contro il Palermo non portano punti, l’incitamento costante ai nostri calciatori potrebbero anche portarli, almeno aiuterebbero.

Assodato che in serie B più del fioretto serve una rudimentale spada, perché si corre e si lotta e si sgomita fino al fischio finale.

Domenica alle 18.00 i rossazzurri si recheranno a Vercelli nella speranza di guastare l’esordio casalingo della matricola piemontese.

Non sarà facile ma i tre punti sono alla portata del Catania.

La Pro Vercelli è una delle società calcistiche più vecchie d’Italia, è una matricola e si pone l’obiettivo massimo della salvezza diretta, non è detto che ci riesca.

I piemontesi hanno il loro punto di forza nella difesa, lo scorso anno la meno battuta dell’intera Lega Prof., mentre gli altri reparti, soprattutto quello avanzato, lasciano parecchio a desiderare.

I pezzi pregiati della squadra piemontese sono Nunzio Di Roberto, esperto attaccante che già in serie B ha già messo a segno 26 reti vestendo la maglia del Cittadella, il trentasettenne difensore Massimiliano Scaglia, ex buon centrocampista, che conta una lunga milizia in B con Fiorentina, Bari, Treviso, Gallipoli e Verona e l’altro espertissimo difensore Michele Ferri, con un lungo passato in serie A con Palermo, Cagliari, Sampdoria e Atalanta.

Per il resto, tolti Castiglia, buon centrocampista di scuola juventina e Cosenza, che conta anche una presenza nella massima serie con la Reggina, tanti giovani di belle speranze.

Per fermare il Catania utilizzeranno le armi della corsa dell’agonismo puro e della lotta. Per vincere al Catania non basterà solo il tasso tecnico.

Catania, 4 settembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini arcenews.it )