Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, almeno potrebbe diventarlo per questo inspiegabile Catania di avvio di stagione che, partito con i favori del pronostico, è subito finito nei bassifondi della serie B.

Dopo aver sciupato due punti per scarsa concentrazione nella gara di esordio contro il Lanciano ci si attendeva nella trasferta piemontese, contro la matricola Pro Vercelli, l’immediato riscatto del Catania, invece è finita peggio della prima gara.

Pellegrino alla vigilia dell’incontro, pur consapevole delle difficoltà della gara, aveva dichiarato a chiare lettere che per il Catania non poteva esserci altro obiettivo della vittoria.

Invece, i rossazzurri hanno ripetuto passo dopo passo le incertezza palesate contro gli abruzzesi, anzi hanno fatto peggio dal momento che, in vantaggio di una rete e in superiorità numerica, non sono riusciti a a portare a casa nemmeno il pareggio.

Non c’è da stare allegri visto che sabato i rossazzurri giocheranno a Perugia, contro una squadra che, senza mezzi termini, ha come obiettivo dichiarato la promozione.

La sconfitta di Vercelli fa molto male, sia per come è maturata, sia perché ci si è arresi al cospetto di una squadra neopromossa che, nonostante il suo passato illustre, dovrà lottare e non poco per evitare la retrocessione diretta.

Non è facile commentare il secondo passo falso consecutivo e le sei reti subite in appena due incontri, pur riconoscendo ai padroni di casa l’incidenza del fattore campo, dato che il sintetico del Silvio Piola è inviolato dal maggio 2013, almeno il pareggio il Catania doveva conquistarlo.

Pellegrino rispetto alla prima gara è stato costretto a rivoluzionare il suo Catania non potendo schierare i giovani Chrapek e Gyomber impegnati con le loro rispettive nazionali, Calaiò, espulso a fine gara con il Lanciano e Terracciano fuori per infortunio.

In porta c’è stato l’esordio stagionale di Frison, mentre per il reparto arretrato il tecnico rossazzurro ha optato per la conferma della difesa a quattro, composta da Peruzzi, Spolli, Sauro e Monzon.

A centrocampo Rinaudo, Calello e Martinho, mentre nel reparto avanzato Çani ha affiancato Castro e Rosina.

Inizio di partita molto vivace con le due squadre che giocano a ritmo elevato, ma col Catania che fa ben sperare, prima con Monzon al 10’ e poi con una conclusione debole della distanza di Castro al 13’.

I padroni di casa ribattono colpo su colpo e al 16’ si rendono pericolosi con Di Roberto che da destra converge e lascia partire un potente tiro su cui Frison si oppone con difficoltà respingendo sui piedi dello stesso attaccante, che conclude in maniera debole.

Ancora aggressiva la Pro Vercelli e ancora con Di Roberto, ma l’attaccante gira male verso la porta di Frison.

Alla mezz’ora la prima svolta dell’incontro: Cosenza, non nuovo a questi comportamenti, colpisce Çani  a palla lontana e viene giustamente espulso.

Scazzola sostituisce Matute con il giovane Bani, e la mossa si rivelerà determinante perché Bani alla fine sarà fra i migliori in campo.

Al 33’ il Catania passa: bella triangolazione fra Martinho e Monzon, l’inserimento dell’ex veronese è perfetto e il suo tiro, leggermente deviato, non lascia scampo al portiere locale Russo.

A questo punto il Catania crede di aver già vinto l’incontro, invece non riesce a chiuderlo quando Castro in contropiede sbaglia un facile appoggio sulla destra sull’accorrente Rosina.

Catania in superiorità numerica ma la Pro Vercelli non si arrende e va vicino al pareggio: Ronaldo batte dalla bandierina e Scavone di testa mette  il pallone in diagonale fuori di soffio.

Così come contro la Virtus Lanciano i rossazzurri vanno al riposo in vantaggio per 1-0 e così come contro la Virtus nella ripresa smarriranno la concentrazione.

Il secondo tempo si apre senza sostituzioni.

Il Catania in maniera opportuna abbassa subito il ritmo, dopo pochi va vicino al raddoppio con Rosina, bravo il portiere di casa Russo ad anticiparlo, ma non riesce a chiudere la gara, come le grandi squadre sanno fare e viene punto.

Al 61’ su un cross di Belloni, Spolli e Sauro si trasformano in due statue viventi e consentono a Marchi di colpire di testa e raggiungere l’inaspettato pareggio.

L’allenatore dei padroni di casa Scazzola sostituisce lo stremato Di Roberto con Ragatzu, Pellegrino risponde sostituendo lo spento Castro con Marcelinho.

Al 71’ viene espulso Sauro per doppia ammonizione e il Catania si smarrisce perché sulla punizione seguente lo specialista Ronaldo colpisce in pieno la traversa e mentre i suoi compagni si disperano, Belloni si tuffa di testa e firma un sorpasso clamoroso.

Il Catania reagisce e Martinho ( il migliore dei rossazzurri) al 77’ irrompe in area, su di lui Ragatzu commette fallo da rigore e viene ammonito. Dal dischetto Rosina realizza con freddezza.

La Pro Vercelli non si accontenta e cerca la vittoria.

Al 37’ punizione per i padroni di casa nella stessa identica posizione di quella che ha fruttato il primo vantaggio. Tira ancora Ronaldo e sorprende ancora un immobile Frison.

È la rete che decide l’incontro, a nulla valgono gli ingressi in campo di Leto e di Garufi e a nulla valgono i cinque minuti di recupero.

A differenza di quanto fatto dal Catania contro la Virtus Lanciano, la Pro Vercelli è brava a gestire il recupero e il Catania non compie il miracolo.

Alla fine c’è poco da salvare: male la coppia Spolli – Sauro, insufficiente Çani e insicuro Frison, l’unica nota lieta è venuta dal fiuto sotto rete di Martinho che ha bissato la rete dell’esordio, così come Rosina del quale, dopo due rigori, ci si aspetta la prima rete su azione.

PRO VERCELLI (4-3-3) 22 Russo; 3 Germano, 5 Cosenza, 26 Coly, 25 Scaglia (cap); 20 Matute, 8 Scavone, 19 Ronaldo; 30 Di Roberto, 9 Marchi, 18 Belloni. A disposizione  1 Anacoura, 4 Bani, 29 Ferri, 11 Liviero, 14 Emmanuello, 23 Ragatzu, 10 Fabiano, 21 Castiglia, 27 Bunino, 32 Castiglia. All. Scazzola

CATANIA (4-2-3-1) 21 Frison, 2 Peruzzi, 15 Sauro, 3 Spolli (cap), 18 Monzon; 21 Rinaudo, 16 Calello; 19 Castro, 10 Rosina, 6 Martinho; 17 Çani. A disposizione 12 Ficara, 24 Capuano, 28 Parisi,  8 Escalante,  27 Jankovic, 13 Garufi, 14 Barisic, 11 Leto, 7 Marcelinho. All. Pellegrino

ARBITRO: Nasca di Bari

AMMONITI: Castro, Rinaudo, Sauro (Catania) Marchi, Coly ( Pro Vercelli)

ESPULSI: Cosenza al 30’ (Pro Vercelli) e  Sauro ( Catania) al  71’

RECUPERO: 2′ (primo tempo) e 5’ (secondo tempo).

Catania, 8 settembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini igiornalidisicilia.it )