Catania: alla ricerca della giusta dimensione……… di Tino La Vecchia
Dopo due giornate Catania in testa e a punteggio pieno, sì se valessero soltanto i primi tempi.
Purtroppo per il Catania le partite durano ben oltre il novantesimo e i rossazzurri, in entrambe le gare disputate, ha fatto registrare un vistoso calo di concentrazione, tanto da gettare alle ortiche prima una vittoria casalinga già fatta e poi perdere una gara esterna che si doveva e poteva vincere.
In qualche modo si tratta degli stessi inspiegabili cali di concentrazione che la squadra faceva registrare lo scorso anno, a cui Maran non ha saputo porre rimedio.
Forse l’ottavo posto e i cinquantasei punti del campionato 2012-2013 alla fine hanno fatto più male che bene.
Forse è necessario da parte di tutti un bel bagno di umiltà, perché partire accreditati dagli addetti ai lavori come la squadra da battere a qualcuno non ha fatto bene.
Lo scorso anno la squadra ha pagato un atteggiamento mentale sbagliato con un’evitabilissima retrocessione, quest’anno con un’orribile avvio di campionato.
Per fortuna sabato il Catania giocherà a Perugia.
Come per fortuna? Per fortuna sì, dal momento che il Perugia è in testa alla classifica, ha 5 punti in più del Catania e tutto i rossazzurri potranno fare meno che sottovalutare gli avversari.
Senza voler offendere nessuno, rispetto all’anno scorso, quest’anno la squadra si avvale di una preparazione atletica di primissima qualità, pertanto i valori tecnici prima o poi, inevitabilmente, verranno fuori e i risultati arriveranno, però bisogna cambiare subito atteggiamento mentale.
Il Perugia è la squadra del momento.
Quella delle squadre neopromosse che l’anno dopo disputano un campionato di vertice è una costante della serie B.
L’anno scorso è stato il turno del Latina, che, finito terzo, è stato sconfitto nella doppia finale per la serie A.
Quest’anno il ruolo di squadra rivelazione è stato subito assunto dal Perugia, con una differenza in più: mentre il Latina dello scorso torneo alla vigilia non ha dichiarato obiettivi di promozione, gli umbri, mirano al salto di categoria.
La squadra allenata da Camplone si avvale di giocatori del calibro dell’ex della Roma Taddei, di Giacomazzi, di Comotto e di calciatori emergenti quali Falcinelli ( due reti in due partite) e Verri.
Insomma il Perugia non sarà una meteora destinata ad essere assorbita al centro classifica, con la rosa che si ritrova lotterà fino alla fine per la promozione e il Catania non può permettersi il lusso di perdere e farsi staccare di otto punti in classifica dopo sole tre giornate.
Comunque, ancor più del risultato conterà il gioco che i rossazzurri riusciranno ad esprimere.
Pellegrino merita ancora fiducia, metterlo n discussione dopo sole due gare è prematuro e dannoso.
Non bisogna dimenticare che il Palermo lo scorso hanno ha vinto il campionato di B con 18 punti di vantaggio sulla terza in classifica, eppure dopo sei gare ne aveva perse la metà e aveva solo 7 punti in classifica.
Magari sarebbe meglio evitare di perdere 3 gare su 6, ma bisogna mantenere la calma e pensare che la serie B è una maratona e “i cavalli purosangue” emergono a corsa lunga.
Catania, 11 settembre 2014
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
(fonte foto google immagini ilcalciocatania.it )
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