Solitamente una delle tante regole non scritte del calcio ci dice che quando una società cambia allenatore, la gara successiva, arriva un risultato positivo.

Ebbene, il Catania ha sostituito dopo sole tre giornate l’allenatore Maurizio Pellegrino, vittima di una partenza negativa, e vuol confermare questa statistica.

Si tratta, però di una semplice statistica, che si concretizza più facilmente se esistono le condizioni di partenza.

Tanto per fare un esempio, se una squadra di serie A che è in  lotta per la salvezza cambia il tecnico e la gara successiva deve affrontare fuori casa la Roma, Il Napoli o la Juventus, non basta la semplice statistica per farle fare un risultato positivo.

Inoltre, è necessario che il nuovo allenatore sia in grado di imprimere a livello emotivo una svolta. Pertanto, consigliamo in serie A al vulcanico presidente del Palermo Zamparini di pensarci su prima di licenziare Jachini, soprattutto se il nome del sostituto che circola è quello dell’ex tecnico del Catania Gianluca Atzori, un tecnico bravo e preparato, ma non in grado di imprimere ai calciatori nessuna scossa a livello psicologico, tanto da fallire, dopo l’esperienza di Catania, ovunque.

Lo stesso dicasi per il buon Alberto Malesani che, subentrato al licenziato Eusebio Di Francesco, è riuscito nell’impresa quasi impossibile di ottenere col Sassuolo cinque sconfitte in cinque partite, prima di essere a sua volta licenziato a furor di popolo e sostituito dallo stesso Di Francesco che ha guidato la squadra alla salvezza, proprio ai danni del Catania.

Ironia della sorte, la sesta panchina di Malesani sarebbe stata la gara Sassuolo Catania, fosse rimasto lui, probabilmente, il Catania non avrebbe mai perso quella gara e il Sassuolo non si sarebbe mai salvato.

Comunque adesso il Catania si è affidato al nuovo allenatore Beppe Sannino, il quale ha compito di dimostrare a tutti di essere in grado di imprimere l’auspicata svolta che serve alla squadra.

Dal punto di vista caratteriale Sannino sembra l’uomo giusto per rimettere subito a posto le cose e sabato, con tutto il massimo rispetto per il Modena, non dovrebbe essere un’impresa proibitiva espugnare il Massimino e ottenere così la prima vittoria stagionale.

Sicuramente il Catania non ha tratto benefici dal fatto di essere stata indicata da tutta la stampa sportiva come la potenziale squadra vincitrice del campionato. La cosa non ha certo influenzato gli arbitri, anzi, visto che al Catania sono stati fischiati contro 3 rigori in 3 giornate di campionato.

Alcuni calciatori hanno affrontato le gare iniziali con la puzza sotto il naso, con troppa superficialità e non con la dovuta grinta, forti della loro presunta superiorità tecnica.

Per tutti ha pagato l’allenatore Maurizio Pellegrino.

Senza nulla togliere alle indubbie qualità umane e tecniche di Maurizio Pellegrino, il cui esonero ha provocato in tanti dispiacere, con la scelta di Sannino il Catania si è affidato a un allenatore combattente nato che non ama le mezze misure: chi merita gioca chi non merita va dritto in tribuna.

Ancora non sappiamo quali novità tattiche apporterà Sannino, di sicuro sappiamo una cosa: a livello psicologico è ben in grado di imprimere la dovuta “scossa.”

Sabato il Modena si presenterà al Massimino, guidato da una “vecchia volpe” del calcio come Walter Alfredo Novellino, (detto Monzon) ex calciatore  rossazzurro quando era a fine carriera.

Gli emiliani lo scorso anno si sono resi protagonisti di un esaltante finale di campionato che li ha portati al quinto posto e quest’anno vogliono ripetersi.

Fuori casa, però, il Modena non è una squadra irresistibile. Nonostante i sette punti conquistati nelle ultime tre trasferte disputate, lo scorso anno ha chiuso la classifica relativa ai punti ottenuti fuori casa al quindicesimo posto.

Quest’anno il Modena fuori casa ha iniziato alla stessa identica maniera perdendo nettamente per 2-0 la prima gara esterna contro la Virtus Lanciano.

Rispetto allo scorso campionato la rosa a disposizione di Novellino, sebbene ancora di buon livello, sembra meno competitiva, non fosse altro per la mancanza del “gioiellino” Babacar, autore di ben 20 reti, rientrato alla Fiorentina.

Comunque, il Modena ha in rosa degli ottimi giocatori di categoria, come gli ex rossazzurri Nardini e Salifu, come l’ex bresciano Zoboli e come Signori.

Per il Catania non sarà certo facile, ma non dovrebbe essere nemmeno una montagna da scalare per una squadra che mira in alto… soprattutto dopo aver cambiato allenatore.

Catania, 18 settembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini football.wikia.com )