Ambientarsi subito, dopo otto anni di serie A, in un campionato lungo  e faticoso come la serie B, non è facile, ma a tutto c’è un limite e sei gare senza vincere, per una squadra che doveva “ammazzare” il campionato sarebbero davvero troppe.

Quella attuale del Catania è una classifica a dir poco sconcertante, ma ha una certa logica: grande superficialità e presunzione contro la Virtus Lanciano e gran dose di sfortuna a Crotone, abbinate a un calendario non proprio favorevole.

Stano ma è così visto che due delle tre gare esterne i rossazzurri le hanno disputate contro il Perugia e la Pro Vercelli, le due neopromosse che lo hanno battuto ed occupano, al momento il primo e il secondo posto in classifica.

Se vogliamo, significa che il Catania ha perso sul campo di due squadre che sono partite “sparate” dal punto di vista della preparazione atletica.

Comunque, il Catania, deve dimenticare la mancata vittoria di Crotone nel turno infrasettimanale e pensare a vincere nel posticipo di domenica pomeriggio contro il Pescara, una squadra che, anche se in minor misura rispetto al Catania, partiva come una delle favorite alla promozione.

Invece si troveranno di fronte le penultime della classe.

Il Catania non può più perdere punti, visto che da cinque gare ci chiediamo: dov’ è la vittoria?

Anche con rimpallo, un tiro sporco o un’autorete al 95’ bisogna assolutamente vincere ( finora al 95’ il Catania ha perso 4 punti) lo sanno anche i giocatori come Gino Peruzzi che in conferenza stampa, a Torre del Grifo, ha dichiarato di non essere ancora al massimo della forma, ma di voler a tutti i costi tornare in Serie A con la maglia del Catania.

Alla vittoria del Catania crede anche Beppe Mascara, l’anno scorso a Pescara, quindi doppio ex.

Il Pescara è un vero rebus.

Del Pescara delle meraviglie che ha incantato il mondo calcistico targato Zeman sono rimasti in pochi: il centrocampista Nielsen e gli attaccanti Caprari e Maniero, che erano le prime alternative al trio Insigne-Immobile-Sansovini, punte di diamante di un attacco che in gare ufficiali fu capace di avvicinare l’incredibile quota di 100 gol.

In porta allora c’era l’ottimo Luca Anania che chiuse diverse partite con la porta inviolata contribuendo non poco allo storico primo posto.

Anania adesso spera di ripetere la promozione col Catania.

Lo scorso anno il Pescara ha vissuto una stagione tribolata e di grande delusione: affidato a Pasquale Marino è partito per ritornare subito in serie A ma è finito al quindicesimo posto.

Marino ha fallito la sua quarta stagione consecutiva ed è stato licenziato, ma il rimedio è stato peggiore del male poiché subentrato Serse Cosmi, il Pescara ha perso altre posizioni in classifica.

Quest’anno gli abruzzesi hanno iniziato il campionato ancor peggio dello scorso anno e con Catania e Virtus Entella sono fra le tre squadre che ancora non hanno vinto.

Eppure come organico, potenzialmente, il Pescara è fra le migliori squadre contando in rosa attaccanti come Caprari, Maniero e Sforzini e poi ancora una lunga lista di ottimi giocatori da Nielsen, a Guana a Politano al  portiere Fiorillo.

Insomma,  c’è da giurarci che risaliranno presto la classifica, speriamo dopo la gara di Catania.

Le due squadre hanno lo stesso identico ruolino di marcia: 0 vittorie 3 pareggi e 2 sconfitte con 6 reti fatte e 8 subite, ma il Pescara ha fatto peggio perché, a differenza del Catania, ha disputato 3 delle 5 partite in casa.

Speriamo che domenica il Catania confermi i progressi registrati a Crotone e ritrovi la vittoria.