Non ci voleva proprio.

Seconda sconfitta consecutiva per il Catania che perde in casa contro il Bari l’imbattibilità casalinga. La situazione è diventata davvero difficile con la società apertamente contestata dalla tifoseria.

Non si sa quali potrebbero essere i risvolti futuri, visto che in Tribuna Autorità erano presenti Giorgio Perinetti e Ciro Femiano.

Al Catania odierno è mancata soprattutto una rosa valida, se si considera che erano assenti ben undici calciatori e non è bastata la grande prestazione di Alessandro Rosina , al di là dei due calci di rigore trasformati.

Il Bari, in pratica ha sparato sulla Croce Rossa e a Mangia, un allenatore forse supervalutato, con quella squadra che si ritrova, non è stato difficile conquistare l’intera posta.

Eppure l’allenatore degli ospiti ha mostrato un’eccessiva paura chiudendosi nei venti minuti finali e rischiando di subire un clamoroso pareggio, sventato da un’autentica prodezza di Contini, un pareggio che i rossazzurri avrebbero anche meritato.

Nulla da rimproverare sul piano dell’impegno alla squadra scesa in campo, ma troppe le note negative: Garufi ha fallito la prova, Sauro è apparso troppo incerto nelle tre reti degli ospiti, Leto ancora impacciato e nervoso, Peruzzi che non riesce a dominare i nervi e Monzon (che forse pensa di chiamarsi Maicon) che ancora una volta ha peccato di presunzione cercando la giocata da fuoriclasse e mettendo in difficoltà la squadra, infilata, ad ogni sua palla persa dalle veloci ripartenze del Bari.

Come ha affermato Sannino nel dopogara, non è stato tutto da buttare: maiuscola la gara di Rosina, buona la prova di Calaiò e di Escalante e davvero bella la prestazione di Marcelinho, anche se è calato alla distanza.

Il tecnico del Catania, Giuseppe Sannino, schiera il 4-3-3:  Anania in porta, il giovane Garufi esterno destro, Monzon sul lato opposto. Coppia centrale inedita formata da Peruzzi e Sauro. A centrocampo esordio stagionale per Escalante. Con lui, in mediana, spazio a Rosina e Martinho. In attacco esordio dal 1′ per Marcelinho con Leto e Calaiò centravanti.

Il Bari trova subito il vantaggio al 5′ con Caputo: errore di Escalante che si lascia sorprendere su rimessa laterale, Sciaudone sguscia via sulla fascia destra mette al centro per Caputo che trafigge Anania. Ospiti ancora pericolosi al 17′: Caputo, solo al limite dell’area di rigore, scarica una conclusione violentissima, ma Anania è bravissimo a deviare il pallone sulla traversa.

Poco dopo arriva il pari su rigore decretato per un fallo di Defendi su Martinho. Rosina supera Donnarumma e riporta il match in parità.

Attimi di incertezza per la porta con un buco nella rete: cerca di approfittare dell’effetto ottico il portiere ospite che, con grande slealtà, cerca di ingannare l’arbitro tentando la rimessa dal fondo (meritava ampiamente l’ammonizione). L’incontro si mantiene vivace malgrado il gran caldo. Al 29′ i rossazzurri sfiorano il sorpasso: Marcelinho cerca una percussione centrale, si allunga il pallone, ma riesce a servirlo a Leto che è bravo ad impegnare Donnarumma in una difficile respinta in angolo.

Poco dopo, però, la difesa confeziona un altro pasticcio: Garufi non si capisce con Anania che sbaglia l’uscita e consente a De Luca di appoggiare di testa in rete.

Si riparte con un cambio di modulo in casa Catania: Sannino schiera i rossazzurri con il 4-4-2 con Calaiò e Leto di punta. Rosina e Marcelinho sugli esterni. Escalante e Martinho inedita coppia di centrali in mediana.

Ma è ancora il Bari, assai fortunato a trovare la rete del 3-1: De Luca, trova per caso il pallone, che gli proviene da un rimpallo, ma è molto bravo a  partire dal lato sinistro ad accentrarsi e battere Anania con una conclusione precisa che si infila nell’angolino.

Difesa rossazzurra ancora molto incerta con Garufi e Peruzzi che non chiudono sul giocatore.

Il Catania prova a reagire con Calaiò, ma Donnarumma è bravissimo a deviare sulla traversa l’acrobazia del centravanti.

Poco dopo Sannino sostituisce Leto con Barisic e l’argentino, innervosito dai fischi ingenerosi, uscendo non dà la mano al proprio allenatore.

Il Catania ci prova ancora, ma Donnarumma è ancora bravo su Calaiò.

Poi Marcelinho viene affossato in area e Candussio non può fare a meno di indicare il dischetto. Rosina trasforma con grande freddezza per il 2-3.

Il Bari agisce di rimessa, Mangia si chiude inserendo l’ex primavera della Fiorentina Camporese e si porta a casa i tre punti.

CATANIA-BARI 2-3

MARCATORI: 4′ Caputo, 19′ Rosina (su rigore), 32′ De Luca, 52′ De Luca, 65′ Rosina (su rigore)

CATANIA (4-3-3): 26 Anania; 13 Garufi (dall’ 85’ Parisi), 2 Peruzzi, 15 Sauro, 18 Monzon, 10 Rosina, 8 Escalante, 6 Martinho (C); 11 Leto (dal 55′ Barisic), 9 Calaiò, 7 Marcelinho (dal 75′ Chrapek). A disposizione: 12 Ficara, 1 Frison, 31 Carillo, 33 Ramos, 32 Gallo, 29 Aveni, 30 Di Grazia. All. Sannino

BARI (4-3-3): 22 Donnarumma; 3 Salviato (dal 72′ Camporese), 13 Ligi, 15 Contini, 27 Calderoni; 25 Defendi (dal 82′ Rossini), 4 Romizi, 8 Sciaudone; 9 De Luca (dal 57′ Stojan), 18 Caputo (C), 11 Stevanovic. A disposizione: 1 Guarna, 16 Filippini, 14 Minala, 26 Gomelt, 21 Wolski, 33 Rozzi, 10 Galano. All. Mangia

ARBITRO: Candussio di Cervignano

AMMONITI: Defendi, Romizi, De Luca, Salviato e Stojan (Bari) Martinho, Peruzzi, Barisic e Monzon (Catania)

RECUPERO: 1′, 5′

SPETTATORI: 13.474 abbonati,

Catania, 12 ottobre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )