NINO PULVIRENTI DIFENDE A SPADA TRATTA LA SUA “CREATURA”

“Il Catania risorgerà e tornerà subito in serie A”

Nino Pulvirenti e’ un fiume in piena. Inizia la conferenza stampa odierna a ruota libera prima di “consegnarsi” alle domande dei tanti cronisti che affollano la sala di Torre del Grifo.

“Pensavo a quelli che sono stati questi 10 anni e mezzo -attacca il presidente del Calcio Catania- da quando cioè sono al timone di questa società. Abbiamo sempre parlato chiaramente, programmando sempre e raggiungendo gli obiettivi prefissati.

Quest’anno abbiamo detto che vogliamo subito tornare in serie A. Quest’anno! Sottolineo, a scanso di equivoci, che non c’è nessuno sceicco che acquisterà  il Catania ed e’ falso che ho ceduto le quote a Cosentino o ad altri. Potere verificarlo attraverso la visura dell’opportuna documentazione. Sarò sempre chiaro con la gente di Catania. Ho sempre fatto tutto in buona fede, anche quando ho sbagliato. Io sono stanco di ricevere sempre le stesse domande sugli stessi argomenti. Non voglio offendere nessuno ma qualcuno dimentica che è diventato giornalista di serie A grazie al Catania. Andate a vedere alla Camera di Commercio di chi è il Catania. Sui siti web non voglio più essere insultato, ne io ne i miei tesserati.

Lo scrivevate voi -aggiunge il massimo dirigente rivolgendosi ai giornalisti presenti- in estate che eravamo uno squadrone in grado di vincere il campionato. Noi lo crediamo ancora. Il calcio non è una scienza esatta. Siamo partiti male ma abbiamo tutte le carte in regola per risalire. A gennaio faremo tutto ciò che sarà necessario, anche…niente. Vedremo a quel punto dove saremo.

Stiamo curando moltissimo l’aspetto atletico, l’alimentazione. Alla fine usciremo fuori dal tunnel. dattene certi. Andremo in serie A. Adesso è normale che ci sia amarezza ma se proprio si deve contestare…contestate me non Cosentino o chi lo ha preceduto perché li, nel ruolo dì a.d, c’è li ho messi io, nel bene e nel male.

La squadra ha bisogno di sentire calore intorno a se. Leto sarà multato per il suo comportamento palesato in occasione della sostituzione  ma poi spettera’ all’allenatore schierarlo o meno.

Se dopo tre giornate cambi l’allenatore… vuol dire che abbiamo sbagliato, senza nulla togliere a Pellegrino sul cui valore non si discute. Tant’è che Maurizio continua a lavorare con noi come punto fermo del settore giovanile”.

  • Sta pensando di ingaggiare un direttore sportivo?                                                   “Assolutamente no!

Perinetti ieri era al “Massimino” solo per vedere la partita”.

- I calciatori partiti in estate, sono stati degnamente sostituiti?

“A Catania si era chiuso un ciclo. Chi è andato via non credo che stia facendo faville altrove e, comunque, i sostituti di chi vestiva prima la nostra maglia sono certamente all’altezza. Rifarei le stesse scelte”.

- Capitolo infortunati.

“Rinaudo domani rientra in gruppo e speriamo che possa tornare presto tra i titolari.

Questo e’ indubbiamente un momento delicato ma abbiamo la forza per poterlo superare. Il gruppo e’ unito e i vari Rosina, Calaio’, Rinaudo vestono la casacca del Catania per vincere non per svernare. Ai tifosi chiedo di starci vicino. Quando la società deciderà, le porte di Torre del Grifo saranno riaperte in occasione degli allenamenti. Non quando lo deciderà Sannino ma quando lo deciderà la società. Non ci sarà un’altra figura dirigenziale.

L’infortunio di Calello andava gestito meglio.

I primi a rendersi conto della situazione difficile sono i giocatori che mostrano parecchio nervosismo come dimostrato dai tanti cartellini subiti. I nostri ragazzi sono tutti concentrati sull’obiettivo e si allenano tutti con grande impegno. Chi è rimasto qui lo ha fatto con convinzione, col desiderio di riscatto. Io con la squadra parlo sempre, sino a stamattina.

Reputo Pablo Cosentino un dirigente valido e preparato che può fare benissimo a Catania. Tutti possiamo sbagliare purché si faccia tesoro degli errori per migliorarsi. I rischi si corrono ed io li ho sempre corsi in ogni scelta che ho fatto, a cominciare da quando 11 anni fa presi questa società.

Il Catania non è la partita del sabato. Qui lavoriamo 18 ore al giorno.

Dalla prossima partita sarò nuovamente presente al campo ma…non in panchina.

Incoraggiamo la squadra. Contestiamo, eventualmente, solo alla fine.

Catania, 13 ottobre 2014

Francesco La Rosa per Sport Enjoy Project Magazine

(fonte foto Francesco La rosa per Sport Enjoy Project Magazine )