Catania terza sconfitta consecutiva con Sannino e adesso non si sa a quale Santo votarsi.
Il Frosinone liquida la pratica Modena approfittando del gioco sempre rinunciatario di Novellino e, in attesa di Bari Avellino, rimane solo in testa. Il Bologna e il Livorno, due delle tre favorite alla promozione in serie A, dopo un inizio titubante si sono sbloccate e sono prepotentemente arrivate lì vicino. La terza il Catania, prigioniero non si sa di quale male oscuro, invece, rimane saldamente ancorato in fondo alla classifica.
Adesso, visto che il cambio di allenatore non ha fornito nessun effetto positivo, non si sa cosa potrebbe accadere.
Adesso, però, sappiamo con certezza una cosa: Maurizio Pellegrino aveva pochissime colpe, alla stessa maniera di come pochissime colpe ha Beppe Sannino. Il cambio, dopo sole tre gare, già c’è stato, dar fiato a chi alimenta le voci di un altro cambio non avrebbe nessun senso.
Occorre solo una cosa: cercare di ritrovare la serenità, rimboccarsi le maniche e lavorare.
Il doppio confronto casalingo contro il Vicenza e l’Entella può costituire un’occasione d’oro da non sciupare.
Bisogna stringere i denti, lottare su ogni pallone e conquistare due vittorie consecutive.
Il Catania è sceso oggi in campo al Picco di La Spezia animato da buoni propositi, ma la trasferta di La Spezia è arrivata al termine di una settimana turbolenta, che è iniziata con la coraggiosa e convinta dichiarazione di intenti da parte del presidente Pulvirenti, durante la conferenza stampa di lunedì, ma è continuata con l’interrogatorio dello stesso massimo dirigente rossazzurro presso la Digos, dopo il confronto, non proprio amichevole, con un gruppo di tifosi, esasperati dal rendimento della squadra, a Torre del Grifo.
Insomma la tanta invocata e necessaria tranquillità è venuta del tutto a mancare.
Da parte sua l’ambizioso Spezia, guidato dall’allenatore croato Nenad Bjelica, voleva riscattare la battuta d’arresto subita sul campo della Pro Vercelli, per un calcio di rigore ingiusto.
Ha vinto lo Spezia, perché in questo momento ha un organico più adeguato al campionato di serie B, nonostante il mancato impiego di alcuni «pezzi pregiati», almeno al inizio iniziale, come l’estroso Giannetti, l’ex livornese Schiattarella e gli infortunati, Sammarco, forte centrocampista offensivo ex della Sampdoria ed Ebagua, diventato all’improvviso cannoniere dopo l’esperienza negativa di Catania.
Ha vinto lo Spezia perché il Catania attuale non è sereno e quando non si è sereni gira tutto storto e non ne va bene una.
Ha vinto lo Spezia perché ancora una volta il Catania si è presentato senza ben nove presunti titolari in ordine alfabetico: Almiron, Calello, Capuano, Castro, Rinaudo, Rolin e Spolli, tutti infortunati più gli squalificati di turno (vedremo un po’ quando finirà questa mattanza) Peruzzi e Çani.
Sannino ha deciso di schierare un 4-2-3-1 affidando la custodia della porta a Frison, relegando in panchina Anania, ma il problema del Catania non è certo il portiere. Rispetto alla gara casalinga persa contro il Bari Sannino ha scelto Parisi al posto di Garufi.
In panchina per il Catania, assieme a Leto e Marcelinho, tanti volti “nuovi come Ostrek, Di Carlo, Carillo e Bortolussi.
L’inizio è tutto per i padroni di casa che al 3’ si rendono pericolosi con Migliore, il cui cross non trova nessun compagno pronto alla battuta a rete e al 10’ vanno vicino alla rete con l’ex Catellani che, da buona posizione, tira di poco alto.
Al 23′ arriva il meritato vantaggio degli aquilotti: lo scatenato Catellani lavora un buon pallone e lo appoggia molto bene a Brezovec, il quale dal limite lascia partire una conclusione che sorprende l’incerto Frison, anche se nell’occasione forse poteva poco, dal momento che il diagonale prima sbatte sul palo alla sua destra e poi finisce in rete.
Il Catania cerca di reagire ma sale in cattedra Baracani di Firenze (non c è che dire nove gare e nove arbitri scadenti, uno peggio dell’altro).
Come un principiante Baracani abbocca su una chiara simulazione di Catellani che cade senza essere nemmeno sfiorato da Escalante.Giallo per il rossazzurro e calcio di rigore.
Dal dischetto Catellani fulmina Frison..
Ad inizio ripresa, Baracani, forse avvisato negli spogliatoi da qualcuno degli assistenti del gravissimo errore commesso, non esita ad indicare il dischetto quando Piccolo atterra Calaiò.
Alessandro Rosina, dopo cinque centri consecutivi, prima o poi doveva sbagliare e, infatti, sbaglia in pieno l’esecuzione e la partita si chiude lì.
Non servono a nulla i cambi operati da Sannino che inserisce Barisic e Garufi. Il Catania ci tenta, ma è lo Spezia che al 66′ va vicino alla terza segnatura quando su un cross di De Col dalla sinistra, per poco in collaborazione Gyomber e Frison, non combinano un grosso pasticcio.
La rete della disfatta arriva lo stesso, complice ancora il nervosismo: il pessimo Baracani espelle Gyomber per doppia ammonizione, dopo le proteste del difensore slovacco e all’85’ lo Spezia triplica: Acampora s’invola sulla sinistra dell’area di rigore, indisturbato alza la testa e tocca all’indietro per l’accorrente Catellani, che, tutto solo, batte Frison.
Inutile il recupero.
SPEZIA-CATANIA 3-0
SPEZIA (3-5-2): 1 Chichizola, 5 Ceccarelli (Cap), 20 Datkovic 31 Piccolo; 3 De Col, 30 Brezovec,(dal 59’ Schiattarella) 8 Juande, 29 Bakic,(dal 65’ Acampora) 17 Migliore; 18 Situm, 10 Catellani. A disposizione: 22 Nocchi, 25 Milos, 26 Valentini, 2 Madonna, 4 Acampora, 27 Canadjija, 23 Schiattarella, 9 Giannetti, 14 Cisotti. All.: Bjelica.
CATANIA (4-3-3): 1 Frison, 28 Parisi, 23 Gyomber, 15 Sauro, 18 Monzon; 20 Chrapek, (dal 57’ Garufi) 8 Escalante, 32 Jankovic, (dal 54’ Barisic) 10 Rosina, 9 Calaiò (C), 6 Martinho (dall’80’ Carillo). A disposizione: 26 Anania, 31 Carillo, 36 Di Carlo, 13 Garufi, 34 Ostrek, 14 Barisic, 35 Bortolussi, 11 Leto, 7 Marcelinho. All.: Sannino.
ARBITRO: Baracani di Firenze
Reti: Brezovec al 23’, Catellani (rigore) al 44’ e all’85’.
AMMONITI: Sauro, Escalante,Calaiò e Gyomber(Catania) Piccolo e De Col (Spezia)
ESPULSO: all’80′ Gyomber
Catania, 18 ottobre 2014
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini arciconfraternitasantantonio.org )
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