Il Catania ci ha provato, è andato in più occasioni vicino al meritato pareggio, ma ancora una volta lontano dal Massimino ha dimostrato un rendimento allucinante: un solo punto in sei gare esterne disputate, nessuna squadra in serie B ha fatto peggio.

Siamo sicuri che presto il Catania invertirà la rotta anche fuori dalle mura amiche, per intanto i rossazzurri perdendo di misura contro l’Avellino per un calcio di rigore molto dubbio e falliscono una prima grande occasione per risalire la classifica.

Nel primo tempo partenza ad andamento lento ma l’Avellino passa al 21’ con Castaldo che realizza il contestato rigore da lui stesso procurato per un ipotetico fallo del portiere degli etnei Frison.

Sarà alla fine l’episodio che deciderà l’incontro.

Dopo la doppia vittoria casalinga contro Vicenza ed Entella, il Catania si faceva ben sperare, anche se l’ Avellino di Rastelli, dal fattore campo micidiale, rappresentava l’avversario meno adatto per il Catania attuale.

I rossazzurri che in trasferta avevano già evidenziato vistosi limiti, non sono riusciti a conquistare nemmeno quel pareggio che avrebbe consentito di allungare la striscia positiva.

Fuori uso Rosina, ultimo di un’impressionante e della lunghissima di infortunati (alla quale forse si è aggiunto anche Peruzzi), assente Jankovic, Sannino per questa difficile trasferta ha confermato inizialmente nove undicesimi degli uomini che avevano travolto l’Entella apportando, però alcune varianti tattiche: Capuano, da centrale contro l’Entella, è stato avanzato a centrocampo al posto di Jankovic, lasciando così il posto al centro della difesa al rientrante Gyomber. In avanti Leto ha preso il posto di Rosina.

Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dello storico presidente degli irpini Antonio Sibilia, scomparso a 93 anni.

Le prime fasi sono di studio: le due squadre si temono, badano a non scoprirsi più di quel tanto e l’incontro rimane bloccato.

Il Catania al 6’ reclama inutilmente la concessione di un sacrosanto rigore: mischia in area avellinese, con Leto che calcia sul fondo, mentre Pisacane trattiene vistosamente Calaiò.

Al quarto d’ora si fa vedere Castaldo, ma la difesa etnea respinge la sua conclusione.

Al 21’ Aureliano di Bologna il rigore lo concede (molto dubbio) all’Avellino: Castaldo sbuca in area ed entra in presunto contatto con Frison. L’arbitro è deciso e non ne vuol sentire: ammonizione per l’estremo etneo e calcio di rigore, che lo stesso Castaldo realizza spiazzando Frison.

Sannino cerca di correre ai ripari e al 27’ sostituisce l’infortunato Peruzzi con Marcelinho.

Il Catania al 32’ con Martinho va vicino al gol: l’ex veronese mette al centro un bel pallone per Calaiò, ma il centravanti rossazzurro non riesce a controllare.

Avellino che al 34’ sfiora il raddoppio: Regoli riceve palla in profondità sulla destra e mette al centro per Castaldo che non riesce a trovare la deviazione vincente ad appena due metri dalla porta.

Ancora Catania ad un passo dal pareggio al 37′ con Sauro che gira di testa in rete un pericoloso cross di Marcelinho dalla destra, ma Gomis lo toglie da sotto la traversa e lo devia in angolo.

Fallo tattico di Pisacane al 39’ e, finalmente, il difensore dell’Avellino viene ammonito. Al 40′ grande intervento di Gyomber che salva su Arrighini.

Si va al riposo con l’Avellino avanti per 1-0.

Dopo appena 10 minuti della ripresa entra Calello al posto di Martinho.

Al 58′ il  Catania ci tenta ancora e va vicino al meritato pareggio: bella discesa di Monzon che mette in mezzo per Leto il quale non  riesce a girare verso la porta dell’Avellino.

Per tutto il secondo tempo il Catania spinge e lotta alla ricerca disperata del pareggio: ci prova per due volte Rinaudo al 60 ma il pallone termina sul fondo, ci prova Marcelinho dieci minuti dopo, ma sulla sua punizione Leto manca di poco la deviazione.

Non c’è niente da fare e arriva la quinta sconfitta esterna stagionale su sei gare disputate.

L’Avellino nel finale controlla molto bene la gara e alla fine esulta per i tre punti che lo proiettano nelle zone alte della classifica.

Per il Catania la delusione di essere rimasto a mani vuote, la certezza, o meglio la speranza, di un pronto riscatto sabato al Massimino contro il Varese.

AVELLINO-CATANIA 1-0

MARCATORI: 23′ Castaldo (rigore)

AVELLINO (3-5-2): 22 A. Gomis; 19 Pisacane, 17 Vergara (dal 27′ Bittante), 27 Chiosa; 14 Regoli, 8 D’Angelo, 21 Kone, 4 Arini (dal 60′ Zito), 13 Visconti; 10 Castaldo, 11 Arrighini (dal 74′ Comi). A disposizione: 1 Frattali, 2 Petriccuolo, 23 Angeli, 24 D’Attilio, 7 Pozzebon, 15 Souamarè. All. Rastelli

CATANIA (4-4-2): 1 Frison; 2 Peruzzi (dal 27′ Marcelinho), 24 Capuano, 15 Sauro, 23 Gyomber; 6 Martinho (dal 55′ Calello), 21 Rinaudo, 8 Escalante (dal 76′ Çani), 18 Monzon, 9 Calaiò, 11 Leto. A disposizione: 12 Ficara, 33 Ramos, 20 Chrapek, 13 Garufi. All.: Sannino

ARBITRO: Aureliano di Bologna

AMMONITI: Pisacane, Arini e Bittante (Avellino) Frison, Gyomber e Calello (Catania)

Catania , 1 novembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

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