Cominciamo con una nota a margine, forse la più importante: la dirigenza del Città di San Pietro Clarenza, in accordo con la conduzione tecnica, ha affrontato la gara odierna privandosi delle giocate di due dei suoi elementi più rappresentativi e tutto per motivi non disciplinari ma comportamentali : uno perché assente ad alcuni allenamenti l’altro perché nella gara odierna aveva dimenticato a portare la maglia di gioco. Lezione educativa che mi permetto di applaudire e condividere.

Un pò la missione che dovrebbe essere di tutti noi aldilà delle logiche del risultato !!!

TABELLINO FORMAZIONI

Se avessimo dovuto scrivere questo articolo al minuto 83° della contesa fra la Massiminiana Calcio 1958 e d il Città di S. Pietro Clarenza avremmo scritto ” La ricca Massiminiana diventa povera – povera ! Girata e rigirata come un calzino dal forte Città di S. Pietro Clarenza”. Ed invece i minuti rimanenti ci regalano almeno i sorrisi del pareggio prima sfiorato ( palo di Alessio Piuma mandato al gol dal compagno Fabio Avanzato ), poi il pareggio ottenuto (in una azione stile rugby con lo stesso Avanzato- manca il contributo fotografico dato che si era quasi fatta notte- che sfrutta il gravissimo errore in mancata uscita del portiere avversario) ed ancora il gol della vittoria divorato ( allorché  Fabio Avanzato in un’azione sulla destra del fronte d’attacco mette il pallone dietro  per l’accorrente Salvo Cannavò per un rigore in movimento ed a porta totalmente spalancato ed invece che piazzare la palla in rete lo stesso Cannavò decide per la soluzione “spunnu a potta” con il risultato di piazzare la palla alta nella curva qualora lo stadio di Aci Bonaccorsi l’avesse). Un vero peccato. Ma se è vero che la squadra del presidente Sapuppo ha rubato un punto per quello che ha fatto vedere oggi, provate ad immaginare un furto da tre punti. Comunque alla fine tutti contenti per la divisione dei punti.

Abbiamo parlato della fine ma andiamo all’inizio. Sembrava cominciare bene la squadra di mister Riccardo Urzì a giudicare l’impaccio degli avversari ed invece l’unica occasione dei locali resta una palla lanciata in profondità con Alessio Piuma che non arriva a correggere di testa e con il portiere avversario che comodamente raccoglie il pallone. Tutta qui la Massiminiana offensiva con  tanti palloni persi a centrocampo, non uno schema ne triangolazione con il solo Salvo Cannavò che cercava di lanciare le punte ma peccando abbondantemente di precisione, tanto che l’unica occasione era quella menzionata e documentata. Al contrario la squadra del Città di S. Pietro Clarenza si dimostrava più manovriera e riusciva sempre a districarsi fra le maglie giallorosse e costringere più volte la difesa avversaria al fallo. Maturavano così tanti tiri inoffensivi, che finivano fuori dallo specchio della porta, ma dobbiamo anche conteggiare un gol annullato ai rosso-verdi su cross e relativo colpo di testa ( ma in posizione di fuori gioco ) , un tiro a botta sicura su calcio d’angolo con miracolo di Alfredo Chiarenza che si oppone d’istinto alla prima occasione ma la palla rimane lì in piena area piccola, sbaglia un avanti nello sbattere la palla in rete la quale sembra rotolare lo stesso in porta che poi viene liberata dall’assedio con una palla finalmente spazzata via). Si arriva allo scadere del primo tempo e la solita difesa in affanno è costretta ad un fallo appena fuori area. Bordata sotto la traversa con Chiarenza vanamente proteso in tuffo.

Si va al riposo : MASSIMINIANA CALCIO 1958 – CITTA’ di S. PIETRO CLARENZA 0 – 1

Ripresa e subito il Città di S. Pietro Clarenza si riversa nella metà campo giallorossa e con rapidi scambi giunge facilmente al cross e Chairenza si ritrova a fare gli straordinari smanacciando qualche pallone od a farlo suo. Ma in questo manovrare gli ospiti sembrano chiudere la partita allorché colpiscono un clamoroso palo a seguito di una bella azione con tiro dritto per dritto. Tocca a mister Urzì apportare degli aggiustamenti tattici ma nonostante i cambi il prodotto non cambia con un pubblico che assiste ammutolito ed infreddolito. D’improvviso si arriva al minuto 83 e succede quello che vi abbiamo raccontato in apertura, visibilmente colpa di una squadra avversaria “sulle gambe” che cede di schianto fisicamente ( molti gli avversari in sovrappeso ) mentre la migliore condizione atletica regalata dal preparatore Emanuele Forgione  regala quegli assoli che vi abbiamo già descritto.

A fine gara una simpatica signora che corrisponde alla mamma del mister di casa chiedeva stranita e passionale come mai la nostra squadra non avesse attaccanti ( “perché avremmo vinto” ) mentre il marito la consolava dicendole che per fortuna abbiamo pareggiato………. ma cosa vuoi, in senso buono, che ne possano capire di schemi!!!

Catania, 1 novembre 2014

Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )