Col passare degli anni la situazione economica, sociale … e climatica dell’Italia è diventata sempre più difficile.

C’è da stare davvero preoccupati perché le circostanze quando si ripetono non sono più frutto del caso ma hanno una ben precisa causa.

Sorvoliamo sulla matrice che ha determinato la situazione sociale ed economica attuale e diciamo che quella climatica ha visto l’uomo metterci molto del suo con gli allegri disastri ecologici.

La Natura, implacabile, sta presentando il suo conto e si prevede che continuerà a farlo anche nei prossimi anni.

Difficile sorridere di fronte a tanti disastri, in ogni caso si tratta di un sorriso marginale e relativo.

Per quanto possa valere lo sport al cospetto dei grandi problemi del mondo, il sorriso l’ha ritrovato il Catania che dopo la battuta d’arresto di Avellino è ritornato alla vittoria.

Il doppio successo casalingo, contornato da ben otto reti segnate, contro il Vicenza e la Virtus Entella aveva riportato entusiasmo fra i tifosi, ma la sconfitta del Partenio, maturata per il terzo calcio di rigore fasullo subito (Perugia, Spezia ed Avellino) aveva fatto rinascere fra i tifosi mugugni, timori e perplessità.

La gara contro il Varese rappresentava una ghiotta occasione di riscatto che il Catania non poteva permettersi di fallire, lo sapeva bene la squadra che è scesa in campo convinta e decisa.

I lombardi si presentavano al Massimino con precise caratteristiche di squadra forte in casa, ma molto debole fuori dalle mura amiche, avendo ottenuto alla pari del Vicenza, soltanto due pareggi nelle precedenti sei uscite.

L’andamento dell’incontro ha confermato che i dati statistici hanno un loro preciso significato.

Il Catania, da parte sua, col solo punticino di Crotone, peggior squadra della serie B fuori dalle mura amiche, (si spera ancora non per molto) ben sapeva dell’importanza del fattore campo.

Le premesse per tornare alla vittoria c’erano tutte e alla fine, viste appunto le premesse, il fattore campo ha avuto un peso determinante.

In serie B, dopo 13 giornate di campionato, ad eccezione della Ternana, del Pescara, squadre che annaspano fra l’altro nei bassifondi della classifica, nessuna formazione ha conquistato fuori casa più punti rispetto a quelli conquistati in casa.

Addirittura il gap di rendimento per alcune squadre come la Pro Vercelli (14 punti in casa e 3 fuori), il Varese (14 in casa e 2 fuori), il Catania (14 in casa e solo 1 fuori) e il Trapani (16 punti in casa e 5 fuori) è davvero vistoso.

Per la gara contro i biancorossi lombardi Sannino  , persi per lungo tempo i difensori Peruzzi e Gyomber, ha utilizzato subito il recuperato Spolli, che ha fatto coppia al centro col prezioso Ciro Capuano, sulla fascia destra è stato spostato Sauro, con il confermato Monzon sul lato opposto.

A centrocampo Rinaudo, sempre più indispensabile per la squadra rossazzurra, è stato supportato in maniera brillante dall’emergente Escalante e da Martinho e Rosina che hanno agito in prevalenza sulle due fasce. Attacco composto da Calaiò centrale affiancato dall’argentino Leto.

Avvio bruciante dei rossazzurri che dopo appena sei  minuti passano in vantaggio ed è una rete da cineteca: assist morbido di Martinho e perfetta rovesciata di Calaiò appostato a centro area che lascia di sale Bastianoni.

Il Catania, su un terreno al limite della praticabilità, lotta su ogni pallone e la sorpresa più piacevole arriva da Leto che appare molto ispirato.

Rossazzurri vicini al raddoppio con un diagonale che si spegne a lato alla sinistra del portiere ospite.

Il Varese non riesce a reagire e il Catania amministra bene il gioco e va ancora vicino al 2-0: calcio d’angolo battuto da Rosina, colpo di testa ravvicinato di Leto su cui Bastianoni compie una vera prodezza.

Il raddoppio, però, e rimandato di qualche minuto e arriva al 41’ con Leto che recupera un bel pallone e lo smista a Calaiò che vede libero Rosina e lo serve con un assist perfetto.

Alessandro Rosina entra in area, mantiene la calma, e sigla la sua prima rete su azione.

Ad inizio ripresa il tecnico del Varese Bettinelli (davvero bravo) mette in campo l’ex rossazzurro Petkovic al posto del malconcio Zecchin.

La partita cambia subito volto e al 54′ Capuano è bravo a sventare la prima minaccia dopo un’ azione personale di Petkovic.

Il Varese insiste ancora e il Catania, che ha speso molto nella prima frazione di gara, complice il terreno pesante va in affanno, tuttavia, affidandosi al contropiede sfiora la terza rete con Leto e Martinho.

I lombardi non si rassegnano e al 66′ accorciano le distanze con  Neto Pereira che si libera di Spolli, forse con un fallo, resiste al ritorno di Monzon e con freddezza batte Frison.

Sannino corre ai ripari: inserisce Calello e Marcelinho per gli stremati Martinho e Leto e passa al 3-5-2 per resistere agli assalti degli ospiti.

I minuti finali sembrano non passare mai: al 78′  i biancorossi arrivano ad un passo dal pareggio con il giovane Miracoli che dopo un eccellente triangolo con Neto Pereira si presenta davanti a Frison.

Stavolta il vero miracolo lo compie il portiere rossazzurro che con una prodezza sceglie il tempo giusto e riesce a respingere in uscita un pallone destinato dentro.

Unica nota stonata al 91’ quando Calaiò rimedia un giallo evitabilissimo.

Diffidato sarà costretto a saltare la difficile sfida di Trapani.

Il fischio finale viene accolto come una vera liberazione.

La classifica del Catania ancora non è brillante, ma, come ha riconosciuto lo stesso Sannino in sala stampa, con tre vittorie nelle ultime 4 gare disputate hanno consentito ai rossazzurri di compiere un primo notevole balzo in avanti.

CATANIA-VARESE 2-1

MARCATORI: 6′ Calaiò, 41′ Rosina, 66′ Neto Pereira

CATANIA (4-4-2): 1 Frison, 15 Sauro, 3 Spolli, 24 Capuano, 18 Monzon; 10 Rosina (dall’ 83′ Chrapek), 8 Escalante, 21 Rinaudo, 6 Martinho (dal 68′ Calello), 9 Calaiò, 11 Leto (dal 72′ Marcelinho). A disposizione: 12 Ficara, 33 Ramos, 4 Almiron, 27 Jankovic, 13 Garufi, 17 Çani. All. Sannino

VARESE (4-4-2): 22 Bastianoni; 13 Fiamozzi, 5 Borghese, 25 Simic, 2 Luoni (dall’ 89′ Tamas); 24 Zecchin (dal 46′ Petkovic), 8 Corti, 28 Capezzi, 7 Falcone (dall’ 83′ Forte); 9 Miracoli, 10 Neto Pereira. A disposizione: 1 Perucchini, 12 La Gorga, 16 Mapelli, 21 Barberis, 6 Blasi, 30 Cornacchia. All. Bettinelli

ARBITRO: Ros di San Vito al Tagliamento

AMMONITI: Sauro, Spolli, Rinaudo, Rosina e Calaiò (Catania) Simic e Zecchin (Varese)

Catania , 9 novembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )