Alla vigilia dell’incontro il tecnico del Catania, Beppe Sannino l’aveva detto a chiare lettere: “Tutte le partite sono importanti e noi veniamo da un momento positivo. Affronteremo il Trapani che è una squadra che ben si è adattata a questo campionato e in casa si esalta. Loro avranno il favore del pronostico ma noi andremo per vincere”.

In effetti il Catania ha giocato per vincere e dopo aver rischiato grosso nel primo tempo per poco non ci è riuscito.

Una partita dai due volti: primo tempo dominato dal Trapani e ripresa dominata dal Catania. Ai punti forse i rossazzurri avrebbero meritato la vittoria, ma il Trapani non meritava assolutamente di perdere, dunque, visto che non è possibile assegnare ad entrambe la vittoria il pareggio appare giusto.

Un vincitore, comunque c’è stato ed è stato il pubblico. Tifoseria civilissima e accoglienza benevola per i tifosi catanesi a dimostrazione che è possibile tifare per la squadra del cuore tenendo un comportamento educato ed intelligente.

Il Trapani è partito alla grande in venti minuti è andato sul 2-0 grazie alle belle reti messe a segno da Abate e Basso. Ma i granata, dopo aver sfiorato anche la terza rete, nella ripresa hanno subito il gran ritorno del Catania e, rimasti in inferiorità numerica, hanno rischiato anche di perdere.

L’episodio che ha cambiato l’inerzia dell’incontro è stato del tutto casuale: siamo alla mezz’ora quando con l’infortunio di Martinho Sannino è costretto ad effettuare una sostituzione. Entra in campo Çani e il tecnico di Ottaviano cambia l’assetto tattico della squadra passando al 4-3-3.

Leto si avvale dell’appoggio del nuovo entrato ed entrambi i giocatori sono bravi a mettere in serie difficoltà la difesa dei padroni di casa.

Già alla fine del primo tempo il Catania va vicino alla rete che potrebbe riaprire l’incontro.

Nella ripresa tutta la squadra esce dal letargo della prima frazione di gioco e in avvio una discesa di Monzon diventa letale per il Trapani.                           Sul cross dell’esterno un colpo di tacco di Çani sorprende Terlizzi e libera Leto, l’argentino, apparso già in grande progresso nella gara contro il Varese, fredda Gomis e riapre la gara.

Quando l’arbitro espelle Ciaramitaro per una presunta gomitata a Rinaudo si capisce subito che il Catania può capovolgere le sorti dell’incontro.

Pareggia ancora Leto e diventa l’eroe del giorno, ma il sorpasso è negato da un prodigioso intervento di Gomis che nega a Rosina la rete del 3-2.

Alla fine, visti i risultati della gare, in virtù della sconfitta interna dell’Avellino con il Vicenza di Pasquale Marino e del Frosinone travolto dal Pescara. Il pareggio può stare bene ed entrambe le squadre.

La classifica si è ristretta, il Trapani mantiene il quinto posto a quota 22 punti, mentre il Catania, raggiunto il Bari a quota 16  si trova nel gruppo che insegue le prime posizioni.

Al Provinciale Sannino ha schierato inizialmente il suo Catania con un guardingo 4-4-1-1 con Frison a custodia dei pali e la stessa linea difensiva proposta contro il Varese, ovvero con Sauro e Monzon sugli esterni e Capuano con Spolli a formare la coppia dei centrali.

A centrocampo, proposti come esterni Rosina e Martinho e in mezzo Rinaudo ed Escalante, la grande novità è il ritorno dal primo minuto di Sergio Almiron al quale è stato assegnato il delicato compito di inserirsi in avanti e supportare la punta Leto.

Da parte sua il tecnico granata Boscaglia manda in campo il consueto 4-4-2 in cui spicca la presenza dell’ ex Terlizzi. Molto temute e non a torto le due punte, il bomber Mancosu e il velocissimo Abate.

Parte forte il Trapani e al 5′ Rizzato prova una conclusione da lontano che non impensierisce Frison.  Risponde il Catania che al 9’ si rende pericoloso sugli sviluppi del primo calcio d’angolo della gara con un tiro di Martinho sul quale i rossazzurri reclamano un fallo di mano di Ciaramitaro che, se c’è, è da considerarsi involontario.

Mentre i calciatori del Catania pensano a protestare, i padroni di casa vanno via in contropiede come schegge: Capuano sbaglia l’appoggio di testa all’ indietro per Frison e favorisce Abate che, poco entro l’area, indovina l’angolino alla destra del portiere etneo.

Il Catania accusa il colpo e il Trapani raddoppia: Mancosu si destreggia molto bene in area e appoggia per l’accorrente Basso che con una pregevole spaccata coglie ancora lo stesso angolino basso.

In campo c’è solo il Trapani e Sannino passa al 4-3-3 mettendo in avanti Rosina Leto e Martinho e arretrando Almiron in mediana.

Il Trapani va vicino alla terza rete, ma quando si comincia a temere il peggio la partita cambia improvvisamente volto: alla mezz’ora si fa male Martinho e Sannino non ci pensa due volte e getta nella mischia Çani con Leto spostato sull’esterno.

Il Catania ha una grande reazione e comincia a tirare in porta e al 44’ va vicinissimo alla rete con Rosina, ma Gomis, ricorda Garella, ha uno scatto di agilità respinge con i piedi e poi sulla ribattuta viene graziato da Çani.

Durante l’intervallo gli stessi tifosi del Trapani capiscono che la gara non è chiusa e in effetti non lo è.

Inizia la ripresa e arriva subito la rete del Catania: gran colpo di tacco di Çani per Leto che fulmina Gomis. Il Trapani arretra e i rossazzurri potrebbero pareggiare subito, ma Escalante sciupa.

Ma il Catania oggi ha un uomo assetato di rivincite, è Sebastian Leto che al 53’ con un colpo di testa va vicino al pari e costringe Gomis a deviare in angolo.

Il pareggio è nell’aria e diventa ancor più concreto quando il pessimo Pasqua di Tivoli esibisce il rosso diretto a Ciaramitaro per una presunta gomitata a  Rinaudo. Boscaglia si copre togliendo Basso ed inserendo Zampa, ma il Catania al 75′ pareggia : azione Rinaudo Çani e cross dalla sinistra per Leto che di piatto mette in rete il pallone del meritato 2-2.

Il Catania punta alla vittoria e all’86′ ci va vicino ma Gomis, si salva ancora coi piedi su un ravvicinato rasoterra di Rosina.

In sala stampa Sannino appariva soddisfatto della reazione dei suoi ragazzi, mentre Boscaglia, che pensava di aver già vinto era un po’ deluso e un po’ contento, consapevole che poteva andargli sia meglio che peggio.

TRAPANI-CATANIA 2-2

MARCATORI: 9′ Abate, 18′ Basso, 47′ Leto, 75′ Leto

TRAPANI (4-4-2): 1 Gomis, 23 Lo Bue (dall’ 80′ Caldara), 4 Pagliarulo, 33 Terlizzi, 29 Rizzato, 7 Basso (dal 73′ Zampa), 21 Feola, 14 Ciaramitaro, 26 Nadarevic, 9 Abate, 11 Mancosu. A disp: 12 Ferrara, 22 Marcone, 3 Daì, 15 Pastore, 19 Martinelli, 20 Falco, 5 Scozzarella, 17 Barillà, 18 Citro, 25 Lombardi. All. Boscaglia

CATANIA (4-4-1-1): 1 Frison, 15 Sauro, 3 Spolli, 24 Capuano, 18 Monzon, 10 Rosina, 8 Escalante, 21 Rinaudo, 6 Martinho (dal 31′ Çani), 4 Almiron, 11 Leto (dall’ 87′ Marcelinho). A disp: 12 Ficara, 22 Terracciano, 33 Ramos, 16 Calello, 20 Chrapek, 13 Garufi, 39 Odjer. All. Sannino

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

AMMONITI: Ciaramitaro, Rizzato, Feola (Trapani) Spolli, Escalante, Sauro nel Catania. Spolli, diffidato, salterà la prossima gara interna con il Latina.

ESPULSO: 73′ Ciaramitaro (T);

Catania , 17 novembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini lasicilia.it )