DIARIO DEL CAPITANO

Di Alfredo Tamburino

Anche quest’anno ricomincia il torneo interprofessionale organizzato dalla U.I.S.P. e come sempre ai nastri di partenza c’è la formazione dei Notai Catania.

Dopo anni passati ad ingoiare …  bocconi amari, già la scorsa stagione la squadra ha avuto la forza di risollevarsi, partendo da un nucleo storico (Galeardi, Tamburino, La Noce, Luca, Sardo, Minneci e altri), sul quale sono stati innestati nuovi arrivi di spessore (Cassaniti, Attaguile, Lo Presti, Saggio, tra tutti), con il valente Mimmo Patti che ha potuto giocare un paio di mesi, finchè la “giustizia sportiva” non lo ha escluso.

Anche Zimbone è stato riesumato e buttato nella mischia per qualche partita (quando la temperatura non era inferiore ai 19 gradi).

Da ricordare, nella prima fase, gli Ingegneri Blu che escono sconfitti dal campo domandandosi come abbiano fatto a perdere con una squadra composta da oggetti prodotti dalla Cesame (obbligatorio il giro di parole), o Mangrella che scende sul terreno di gioco con sciarpa e cappello, o ancora La Noce che si presenta al decisivo Play Off, fissato per le 9.30, alle 11.00 in punto (e comunque gioca causa infortuni circa un minuto, esce e va a casa senza fare la doccia), o infine Zimbone, ancora lui, noto esperto di scaramanzia, che durante il recupero dello stesso Play Off, sul punteggio di 1 – 1, in  panchina, con il rischio di prendere il gol che ci avrebbe eliminati, ripetutamente chiede al capitano la data della prossima partita, correndo, inconsapevole, il concreto rischio di essere pesantemente insultato da almeno un paio di colleghi.

Alla fine la scorsa stagione si è conclusa con una onorevolissima sconfitta ai play off contro i più quotati Ingegneri Blue e con un  bilancio senza ombra di dubbio positivo per la compagine dei notai catanesi.

Quest’anno si ricomincia con qualche nuovo innesto, primo fra tutti il buon Manlio Grimaldi, medico e grande uomo di sport, che oltre a prendere in mano le redini del centrocampo, avrà il compito di prendersi cura dei vari acciacchi più o meno gravi degli “atleti”; dagli affaticamenti muscolari alle contratture, passando per “indurimenti” e doloretti vari…per le precoci forme d’impotenza invece il nostro buon medico non potrà fare nulla…per quelle…per alcuni…servirebbe solo un…miracolo…

Buon Campionato a tutti.