La serie B è fatta così. A tredici minuti dalla fine il Catania si trovava a un passo dai play off, alla fine della gara con il Livorno si trova in piena lotta per evitare la retrocessione.

Il Catania, in vantaggio per 2-1 a meno di un quarto d’ora dalla fine, non solo ha buttato la vittoria, ma ha subito 3 reti nel finale e ha fatto capire che forse per quest’anno è meglio per prima cosa pensare alla salvezza.

Continuare ad illudersi è inutile e forse anche pericoloso.

Il distacco dalla capolista Carpi è diventato di 16 punti, vien da piangere perché solo il distacco fra le due squadre ammonta a soli 4 punti in meno dei punti complessivi del Catania.

L’unica cosa che rimane da salvare di questa sciagurata stagione è la categoria, e non è poco.

Dopo la pesante (come punteggio finale) sconfitta di Livorno, la settima esterna stagionale su nove gare disputate, il Catania è precipitato in piena zona play out, scavalcato dal Bari, raggiunto a quota 20 dalla piccola Entella, che deve anche recuperare una partite e in teoria è davanti ed ha appena un punto di vantaggio sul Brescia.

Le rondinelle sabato verranno al Massimino per dar vita a uno “scontro salvezza” che il Catania dovrà vincere a tutti i costi.

In questo momento l’unica cosa da fare è pensare a far più punti possibili per evitare orribili sorprese.

Si questa situazione che si è venuta a creare Sannino non ha colpe, sta cercando di gestire l’emergenza come meglio può.

Il Catania ha battuto il record europeo di infortuni muscolari. Prima d’ora mai nessuna squadre europea aveva fatto registrare in appena 18 gare tutti questi infortuni.

Ancora una volta gli infortuni hanno trasformato una vittoria in una sconfitta e rischiano di trasformare un campionato in cui si doveva primeggiare in un in cui si dovrà lottare per evitare in fretta di rimanere in zona play out.

Sannino, non sapendo più a che santo votarsi ha messo in campo un inedito con 5-3-2 con Frison in porta, Escalante e Martinho sulle fasce, Spolli, Sauro e Capuano in mezzo. A centrocampo Rosina, con il giovane Odjer, per la prima volta dall’inizio, e Chrapek. In avanti Çani e Calaiò

Si parte con il Catania deciso a far risultato, (purtroppo non basta la volontà) Martinho appare in grande forma, ma alla fine del primo tempo sarà costretto a lasciare il campo.

Il Livorno, alla prima occasione, passa in vantaggio: cross di Vantaggiato, Moscati svetta, colpisce di testa e coglie il palo, sulla ribattuta Jelenic anticipa tutti e in scivolata mette in rete.

Al 18′ Catania sfiora al pareggio con Çani che manda a lato solo davanti a Mazzoni. Al 28′ (siamo alle solite Calimero) Capuano chiede il cambio per un probabile stiramento. Sannino è costretto a sostituirlo con Parisi.

Al 33′ il Livorno va vicino al raddoppio: cross di Cutolo, Vantaggiato non arriva alla deviazione verso Frison per un soffio. Ma nel momento di maggior difficoltà il Catania trova il pareggio: azione confusa in area del Livorno: cross di Martinho, Çani riesce a rimettere in mezzo il pallone, la difesa livornese lascia solo Chrapek che di destro batte Mazzoni. In chiusura di tempo un altro infortunio per il Catania: Martinho è costretto a chiedere il cambio per un risentimento muscolare. Sannino, lo sostituisce con Jankovic.

Nel secondo tempo il Catania va per due volte vicino al vantaggio prima Jankovic, che calcia a lato da buona posizione e poi con Çani, ben servito da Calaiò.

Al 56′ Çani cade in area su intervento di Moscati, che viene anche ammonito dall’arbitro Di Paolo. Rigore molto dubbio che Calaiò trasforma.

Gautieri ha mandato in campo Galabinov e Siligardi mentre Sannino è stato costretto all’ennesimo cambio per problemi muscolari: fuori Rosina, dentro Garufi.

Tutta qua la differenza. E non è poco.

Al 77′ Jefferson tocca il suo primo pallone e batte un incerto Frison.

Il Catania crolla: al 79’ Galabinov batte Frison con una bella girata.

Il Catania sfortunato fino all’inverosimile, potrebbe anche pareggiare con Emanuele Calaiò, ma l’arciere rossazzurro spreca una buona occasione. Poco prima del 90′ arriva il pesante e ingeneroso 4-2 con Siligardi che supera Frison con un bel diagonale.

Tutte le parole sono diventate inutili. Da parte mia mi affido alla statistica e sono pronto a scommettere che il Catania nella prossima trasferta di Padova contro il Cittadella non perderà.

Prima si dovrà vincere la gara di sabato contro il Brescia.

Col Brescia e il Cittadella saranno due scontri salvezza.

Ma ci rendiamo conto di che cosa stiamo parlando?

LIVORNO-CATANIA 4-2

MARCATORI: 8′ Jelenic, 36′ Chrapek, 57′ Calaiò su rigore, 77′ Jefferson, 79′ Galabinov, 88′ Siligardi

LIVORNO (4-3-3): 1 Mazzoni; 23 Maicon, 21 Gonnelli, 4 Bernardini, 3 Gemiti; 8 Moscati, 27 Biagianti, 10 Luci (C) (dal 59′ Galabinov), 31 Cutolo (dal 64′ Siligardi), 24 Vantaggiato, 20 Jelenic (dal 76′ Jefferson). A disposizione: 22 Cipriani, 6 Ricci, 28 Djokovic, 14 Mosquera, 37 Macera, 7 Belingheri, 9 Surraco, 18 Jefferson. All. Gautieri

CATANIA (5-3-2): 1 Frison, 8 Escalante, 15 Sauro, 3 Spolli (C), 24 Capuano (dal 30′ Parisi), 6 Martinho (dal 45′ Jankovic), 10 Rosina (dal 61′ Garufi), 39 Odjer, 20 Chrapek, 9 Calaiò, 17 Çani. A disposizione: 22 Terracciano, 12 Ficara, 40 Berezny, 33 Ramos, 25 Piermarteri, 7 Marcelinho. All. Sannino

AMMONITI: Maicon, Luci e Mazzoni (Livorno) Martinho, Jankovic, Chrapek e Spolli (Catania)

Catania, 14 dicembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini corrieredelmezzogiorno.corriere.it )