L’unica medicina possibile per allontanare lo spettro di una crisi che rischia di  trasformarsi in crisi cronica e, nella peggiore delle ipotesi, irreversibile, era vincere contro il Brescia.

Il Catania, allontanato Sannino dalla panchina, non ha vinto, ha pareggiato e ha rischiato anche di perdere.

Con due miseri pareggi interni nelle ultime quattro partite, la squadra è precipitata in piena zona play out e venirne fuori non sarà una cosa breve e forse nemmeno tanto facile.

Alla vigilia della gara non si capiva chi stava peggio fra Catania e Brescia, per capirlo si attendeva il responso del campo.

Il campo ha detto che il Brescia, che mira a una salvezza tranquilla e nulla più, non è molto distante dal conseguire il suo obiettivo, la squadra lombarda, pur con i suoi vistosi limiti, è viva, quindi sta molto meglio del Catania che, pur presentando gli stessi limiti del Brescia, alla vigilia del campionato aveva altri obiettivi.

Allontanato Sannino (dal momento che le dimissioni, se si vuole, si possono anche respingere), a gestire la situazione di continua emergenza, è stato richiamato Maurizio Pellegrino .

Per l’allenatore siracusano quella contro il Brescia, dopo la gara casalinga contro il Lanciano e le due trasferte di Vercelli e Perugia, è stata la quarta gara stagionale sulla panchina rossazzurra.

Quattro tentativi per centrare la prima vittoria stagionale.

Quattro tentativi falliti.

Pellegrino non ha avuto nemmeno il tempo di preparare la gara e ha schierato, con molta probabilità, visto l’organico ridotto all’osso, la stessa squadra che ha avrebbe schierato Sannino. Quale sarebbe stato l’esito finale dell’incontro con Sannino in panchina non lo sapremo mai.

Sappiamo solo che il Catania  contro il Brescia doveva e poteva vincere, alla fine, conto un avversario che in classifica stava sotto, frastornato da mille problemi societari, è arrivato un altro deludente pareggio che sa di mezza sconfitta.

Se il 2-2 casalingo contro il Bologna, acciuffato in rimonta contro una squadra d’alta classifica, poteva essere anche accettato, questo 2-2, contro una squadra in piena lotta per non retrocedere (quindi al momento diretta concorrente) rappresenta l’ennesima delusione stagionale.

Insomma tutto come prima, anzi peggio di prima.

Allontanato Pellegrino Sannino aveva iniziato con un pari interno contro il Modena, allontanato Sannino Pellegrino ha fatto la stessa cosa.

La speranza è che Pellegrino, se resterà fino alla fine del campionato, riesca a conseguire almeno la stessa media punti di Sannino.

Inizia la gara e dopo pochi secondi il Catania va vicino alla rete: Leto conclude in porta, Arcari para ma non trattiene e sulla respinta Çani, da due passi non riesce a ribadire in rete e si fa anticipare dai difensori ospiti.

Ancora Leto in evidenza al 4’, ma la sua galoppata viene fermata al limite dell’area.  Poco dopo Leto ci riprova e il suo cross viene mandato in angolo da Di Cesare. Dalla bandierina calcia Chrapek sul suo spiovente entra di testa Çani che anticipa tutti e manda il pallone sotto la traversa per il vantaggio dei rossazzurri.

L’albanese, dopo un inizio di stagione assai deludente, finalmente, sta cominciando a fornire alla squadra un apporto apprezzabile

Il vantaggio dura poco: al 14’ Morosini pesca bene Corvia che calcia di prima intenzione un pallone, tutt’altro che irresistibile, che sorprende l’incerto Frison.

Il Catania potrebbe ritornare subito in vantaggio al 21′ con Calaiò, servito alla perfezione da Rinaudo, ma l’attaccante rossazzurro tutto solo, manda clamorosamente a lato da posizione davvero favorevole.

Al 26′, tanto per continuare nell’infausta tradizione stagionale, viene ammonito Sauro che, diffidato sarà costretto a saltare la gara esterna contro il Cittadella.

Le due squadre appaiono molto lunghe e si vede lontano un miglio che entrambe non stanno attraversando un buon momento.

Al 32′ ospiti pericolosi con Scaglia che conclude a rete, ma la palla sorvola di poco la traversa.

33′ altra occasione per il Brescia: Morosini crossa per Caracciolo che di testa tira centralmente: para Frison.

Al 44′ sono ancora gli ospiti ad andare vicini al vantaggio con punizione a giro di Scaglia, Frison stavolta non si fa sorprendere e respinge bene in angolo.

Finisce il primo tempo fra speranze e delusioni.

Alla ripresa delle ostilità le squadre si presentano in campo con gli stessi schieramenti di partenza.

Il Catania cerca di spingersi in avanti ma fa fatica.

Brescia pericoloso al 57’ con Caracciolo che sfiora la rete su bel lancio di Bentivoglio con la palla che va fuori di poco.

Un minuto dopo il Catania ritorna in vantaggio: cross di Escalante, bella sponda di testa di Çani per Calaiò che con un gran sinistro al volo manda il pallone sotto la traversa.

Al 70’ il Catania sciupa la rete che avrebbe significato la vittoria: Chrapek in area supera Arcari e calcia in porta ma Scaglia riesce a salvare sulla linea.

Al 78′ viene ammonito Chrapek e due minuti dopo tocca ad Escalante.

Il Brescia non si rassegna e all’ 83’ Benali entra in area e viene fermato da un fallo tanto stupido quanto evidente di Sauro.

Caracciolo, quasi infallibile dal dischetto, spiazza nettamente Frison.

Sfumata ancora una volta la vittoria, ancora una volta vittima del maledetto periodo che va dal 78’ alla fine della gara (10 punti buttati), il Catania rischia anche di perdere quando all’86′ Benali, dopo essersi ben districato sulla fascia, lascia partire un insidioso cross sul secondo palo sul quale Caracciolo non arriva per un soffio.

Finisce con l’ennesima delusione.

Alla vigilia di Natale il Catania sarà impegnato nel confronto diretto contro il Cittadella che in questo momento occupa l’ultimo posto in classifica con 16 punti, ma è reduce dall’ottimo pareggio di Frosinone.

A Padova il Catania non potrà permettersi il lusso di far trascorrere ai suoi tifosi un amaro Natale.

CATANIA-BRESCIA 2-2

MARCATORI: 6′ Çani, 14′ Corvia, 58′ Calaiò, 84′ Caracciolo su rigore

CATANIA (4-3-3): 1 Frison, 15 Sauro, 3 Spolli, 21 Rinaudo, 28 Parisi, 8 Escalante, 39 Odjer (dal 76′ Garufi), 20 Chrapek, 11 Leto, 17 Çani (dal 71′ Jankovic), 9 Calaiò (dal 90′ Marcelinho). A disposizione: 12 Ficara, 22 Terracciano, 33 Ramos, 32 Gallo, 25 Piermarteri, 29 Aveni, 14 Barisic, 34 Rossetti. All. Pellegrino

BRESCIA (4-3-2-1): 1 Arcari, 24 Coly, 3 Ant. Caracciolo, 6 Di Cesare, 8 Scaglia, 18 H’Maidat, 17 Benali, 29 Bentivoglio, 7 Corvia (dal 75′ Ranzitti), 23 Morosini (dal 71′ Sodinha), 9 Caracciolo. A disposizione: 12 Minelli, 19 Sestu, 2 Lancini, 4 Ragnoli, 21 Quaggiotto, 36 Rizzola, 7 Corvia, 28 Valotti. All. Javorcic

ARBITRO: La Penna di Roma 1

AMMONITI: Sauro, Odjer, Chrapek ed Escalante (Catania) H’Maidat (Brescia )

Catania , 21 dicembre 2014

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini calciomercato.com e ilgiorno.it )