Sceicchi e Russi al De Simone di Siracusa incantati dal “cucchiaio” di Peppe Mascara
Già da qualche giorno nella città aretusea circolava notizia che una cordata araba ( financo una russa ) potesse approdare a Siracusa. Proviamo a scoprirne i motivi.
Non è assolutamente una novità che il mondo della mezza luna potesse immettere capitali nelle società di calcio italiane o che mirasse a portare via i migliori talenti del nostro calcio. Questa volta obiettivo di rappresentanti arabi e russi è stata la cittadina aretusea, quarta città d’arte italiana e non certo piccolo paesino sperduto del sud Italia così come definito recentemente da nota conduttrice televisiva italiana. A far da chiamo la presenza, fra le fila della squadra azzurra del Siracusa, di Peppe Mascara , indimenticato leader del Calcio Catania ma con un passato da protagonista in tante squadre del calcio nazionale con una carriera eccezionale che lo ha portato a vestire la maglia della nazionale Italiana . L’indiscrezione è diventata certezza e realtà nel pomeriggio del 4 gennaio 2015 quando, in occasione della seconda gara di ritorno del campionato nazionale di calcio , categoria Eccellenza girone B siciliano, al De Simone di Siracusa si sono presentati gli Sceicchi arabi. Ad onor del vero, dato il particolare interesse per il giocatore Mascara, in un noto ristorante ( Osteria re Pititteddi in Siracusa) la cordata russa e quella araba si erano incontrati e la seconda aveva prevalso sulla prima in quanto ad offerta e garanzie . Ci sono stati anche “sguardi in cagnesco” fra donne , lì dove anche alcune religioni non lo prevedono , ma la posta in gioco era molto alta. Ovvio il particolare stupore della tifoseria azzurra che ha subito attenzionato gli insoliti ospiti che potevano assistere comodamente e tranquillamente alla gara grazie alla presenza di attento body-guard che riusciva a tenere a debita distanza i curiosi di turno. Pare che la trattativa fosse avviata da tempo e se dovesse andare in porto riporterebbe Peppe Mascara negli Emirati e nelle casse della società del Siracusa entrerebbero valanghe di petrol-dollari, oltre che nelle tasche dello stesso giocatore. Ovviamente noi di Sport Enjoy Project Magazine eravamo presenti , grazie alla soffiata di turno come d’uopo in questi casi, all’incontro e quindi ci possiamo ritenere fonte certa che conferma questa indiscrezione; la notizia ha subito fatto il giro del web anche se siamo ancora in attesa della eventuale conferma o smentita da parte dei diretti interessati.
Insomma, come al solito, i signori del petrolio sono sempre alla ricerca di business e dopo aver risollevato le sorti di tantissimi club calcistici, rilevandoli, ora provano a portare nel loro paese i migliori talenti.
In forma assolutamente privata siamo riusciti ad intervistarli ed abbiamo chiaramente inteso come i due Sceicchi, padre e figlio, con moglie e ragazzino al seguito, puntino direttamente ai profit che una operazione del genere può portare ( vedi pubblicità, diritti televisivi, etc , etc ) passando anche attraverso il puro divertimento, attraverso quel giocattolo che intendono acquistare. Ovvio che, questo pomeriggio, le magie di Peppe Mascara hanno fatto la loro parte nel convincere ancor di più gli Sceicchi che si sono spellate le mani ad applaudire le giocate del fantasista stropicciandosi gli occhi al rigore messo a segno con il delizioso quanto spettacolare “cucchiaio”.
A fine gara, gli Sceicchi hanno potuto abbracciare il loro idolo e posare per una foto ricordo.
Per dovere di cronaca, cenni sulla partita, Siracusa- Paternò 3-1
Era la prima partita del nuovo anno e la sosta non ha fatto perdere il ritmo travolgente con cui il Siracusa sta conducendo questo campionato di Eccellenza , girone B siciliano. A farne le spese il Paternò oggi guidato dalla panchina dall’ ex Ciccio Pannitteri, molto amato qui a Siracusa per aver scritto pagine importanti della storia calcistica della città aretusea. La partita viene archiviata di fatto quasi subito non fosse altro perché al 34.mo del primo tempo si stava già sul risultato di 3 a 0 per la squadra locale di mister Peppe Anastasi. La ripresa scivola via con le due squadre che attendono il fischio finale e con il Paternò che trova il gol della bandiera su calcio di punizione. Le distanze potevano venir ristabilite ma il rigore decretato dall’ottimo arbitro Gambino di Palermo veniva sprecato dall’avanti Strano che prima si faceva respingere da Polessi il tiro dagli undici metri per poi, sulla ribattuta, “passare” la palla ai magnifici ultrà del Siracusa assiepati in curva.
Siracusa: Vitale, Liistro, Santamaria, Arena, Orefice, Pettinato, Mascara, Palermo (55’ Petrullo), Contino (59’ Strano), D’Agosta (69’ Santanna), Grasso. All. Anastasi
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