Un punto, anche solo un punto sul difficile  campo della Virtus Lanciano, ma che possa essere, finalmente, un punto di partenza.

Sabato prossimo, dopo una lunga sosta, la serie B si ritornerà in campo e il Catania, terz’ultimo in compagnia del Crotone, si recherà sull’ostico campo del Lanciano nella speranza di porre fine alla serie di due sconfitte consecutive.

Due soli punti nelle ultime sei gare disputate hanno fatto precipitare la squadra rossazzurra in una situazione a dir poco allarmante, uscirne fuori non sarà né breve, né facile.

La pausa ha consentito a tante squadre, oltre a riposarsi, di fare un bilancio del girone d’andata. Assolutamente deficitario quello del Catania, tanto che la società, dopo aver licenziato per la seconda volta in stagione Maurizio Pellegrino ed aver affidato la guida tecnica a Dario Marcolin   , è stata costretta ad apportare alcune modifiche a un organico che si riteneva di primo livello e invece ha profondamente deluso.

Il Catania ha bisogno di una punta da affiancare a Calaiò, qualcuno, oltre il nome di Ardemagni, ha fatto anche il nome di Amauri del Torino, seguito da diverse squadre di serie A e da qualche big di serie B. Un altro calciatore seguito da parecchie squadre cadette è il centrocampista, sempre del Torino, Alessandro Gazzi, non più giovane ma di sicuro affidamento.

Per il Catania, ormai certo l’arrivo dall’Udinese di Belmonte, appare più che probabile quello di Riccardo Maniero, bomber del Pescara, già autore in questa stagione di 12 reti, anche grazie a 7 calci di rigore trasformati.

Mentre pare definitivamente tramontato lo scambio di portieri fra il Catania e il Chievo Verona, i furbi dirigenti scaligeri non hanno voluto privarsi del giovane (22 anni) e promettente Bardi per ricevere in cambio Frison.

Insomma, il Catania, come tutte le altre squadre che fin adesso hanno deluso, sta cercando di correre ai ripari.

Intanto la squadra continua ad allenarsi in vista della trasferta di Lanciano.

Campo davvero difficile quello degli abruzzesi, non fosse altro perché si affronta una squadra che corre fino al fischio finale (basti pensare al 3-3 acciuffato al Massimino a pochi secondi dalla fine) e che non molla di un centimetro.

Dopo il Carpi, che, ha perso solo due volte, la Virtus Lanciano, con tre sole sconfitte, è la squadra meno battuta del campionato.

Gli abruzzesi, abbonati al pareggio, ben 12 in 21 partite, nella mediocrità generale di un campionato che è davvero scadente, con appena 30 punti conquistati in classifica, occupano il settimo posto in compagnia di Pro Vercelli e Trapani.

Il Catania da parte sua con appena 21 punti ha fatto davvero male.

In verità, fino a prima della sconfitta di Livorno, il Catania si trovava a soli 7 punti dal terzo posto e, sotto la guida di Sannino, dava a tutti l’impressione di poter rientrare nel gruppo che conta da un momento all’altro. Non possiamo mai sapere cosa sarebbe successo.

Sappiamo, invece, che licenziato Sannino è arrivato solo un punto nelle tre successive gare, due casalinghe, il Catania è riuscito a perdere anche sul campo dell’ultima in classifica, e la situazione è diventata davvero preoccupante.

Adesso, dopo l’arrivo di Marcolin, alcuni calciatori saranno comprati, altri andranno via. Insomma, si è voltata nuovamente pagina, nella speranza che in fretta si possano fare i punti necessari per mantenere la categoria, senza rischiare di dover soffrire fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.

Cosa ci potrà riservare la gara di Lanciano non è facile dirlo. La Virtus, l’ho già detto, è abbonata al pareggio, ben 12 su 21 gare disputate e proprio il pareggio, sulla carta sembra il risultato più probabile.

Sennonché il Catania con Latina, Cittadella e Varese fa parte delle quattro squadre della serie B che non hanno mai vinto fuori casa, e prima o poi una gara esterna dovrà pur vincerla.

C’è il rovescio della medaglia che ci dice che il Catania con soli 2 punti conquistati in 10 gare esterne, fuori casa, è la peggiore squadra fra serie A e serie B (il Cesena in serie A ha fatto gli stessi 2 punti ma in 9 gare).

Quindi gara aperta a ogni pronostico, anche se il pareggio rimane pur sempre il risultato più probabile.

Un punto non risolverebbe di certo tutti i problemi del Catania che, addirittura, dopo le gare di sabato, pur con l’eventuale pareggio rischierebbe di ritrovarsi all’ultimo posto in classifica, anche se in compagnia.

Insomma il Catania si è cacciato nei guai fino al collo se, pur pareggiando, potrebbe ritrovarsi all’ultimo posto.

Comunque, dopo due sconfitte consecutive ben venga questo pareggio, sarebbe soltanto un punto, ma un punto di partenza.

Nella speranza che i nuovi innesti possano fare al Catania il salto di qualità.

Del resto quello di gennaio si chiama “mercato di riparazione”, ci si rivolgono tutte le squadre in difficoltà nel tentativo di superarle.

Sbagliando acquisti ci sarà per tutti di star poco allegri (allenatore), per tutti, sbagliando, alla fine, potrebbero essere Gazzi (Torino) Amauri (Torino).

Catania, 14 gennaio 2015

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi archivio Sport Enjoy Project Magazine )