Ma quale punto di partenza!

Il Catania subisce a Lanciano l’undicesima sconfitta stagionale, ovvero metà degli incontri disputati, ed è a un passo dalla retrocessione in Lega Prof.

Forse qualcuno sta davvero sottovalutando il problema, forse a qualcuno sfugge che se si vuol salvare la categoria in campo bisogna “sputare l’anima”

Mancano venti partite da qui alla fine del campionato, nessuno regalerà niente e la situazione in classifica della squadra etnea è diventata davvero terribile.

Forse solo vincendo il doppio confronto interno con Pro Vercelli e Perugia si potrà vedere un po’ di luce, ma il Catania attuale sarà capace di tanto?

C’era molta attesa per questo confronto c’erano molte speranze nei tifosi rossazzurri, adesso c’ solo molto sconforto.

Niente da fare: ancora una volta il Catania ha profondamente deluso i suoi sostenitori, ancora una volta è stato miseramente sconfitto.

Undicesima sconfitta stagionale su ventidue partite. Significa che il Catania ha perso metà delle partite disputate: nessuno in serie B ha fatto peggio. Due soli punti nelle ultime sette partite. Il Catania fino a quando Sannino è rimasto alla guida tecnica dei rossazzurri era una squadra decente, pur non avendo una classifica brillante, era ben fuori dalla zona retrocessione, il Catania del dopo Sannino è assolutamente inguardabile: fuori condizione atletica, senza idee, senza volontà, senza schemi.

Licenziato Sannino, riportato Maurizio Pellegrino a responsabile del settore giovanile, è arrivato alla guida tecnica Dario Marcolin.

Ebbene peggiore esordio per Marcolin non poteva proprio esserci: tutto ciò che c’era da sbagliare il tecnico bresciano l’ha puntualmente sbagliato, prima e durante la gara.

Sono arrivati tre rinforzi, uno per ogni reparto: il difensore Belmonte, il mediano Coppola e la punta Maniero, ma, per quel che si è visto in campo nessuno se ne è accorto.

Marcolin ha avuto abbastanza tempo per preparare l’incontro, per saggiare la condizione dei giocatori che ha a disposizione, eppure, non si capisce come, è riuscito a presentare lo stesso una formazione senza capo né coda.

Francamente sembra davvero difficile giocare peggio di quanto abbia fatto il Catania a Lanciano. I padroni di casa, avvantaggiati dalle sue scelte errate, hanno fatto tutto quello che hanno voluto e il Catania è apparso al loro cospetto una squadra di categoria inferiore.

Si rimane davvero perplessi e increduli, anche se siamo sicuri che non potrà continuare così, perché il Catania visto a Lanciano è la peggiore squadra della serie B, soprattutto dal punto di vista atletico e meriterebbe la retrocessione. Arrivato a questo punto mi chiedo: si licenziano gli allenatori, si mandano via i calciatori, ma per il Catania è forse peccato mortale cambiare preparatore atletico?

Si parte e qualcuno si fa qualche illusione perché la gara nel primo quarto d’ora appare equilibrata, ma è solo un’apparenza

Al 19′ prima occasione per il Lanciano: schema su punizione dei padroni di casa: Bacinovic libera Gatto completamente solo davanti a Terracciano, ma l’esterno non riesce a dosare bene un pallonetto da due passi e il portiere rossazzurro respinge con i pugni. Nella circostanza dormita generale della difesa etnea con Sauro davvero inguardabile.

Dopo un buon inizio, il Catania arretra inspiegabilmente il proprio baricentro, il Lanciano schiaccia i rossazzurri nella propria metà di campo e s’intuisce che presto passerà in vantaggio.

Marcolin non si avvede delle difficoltà del lento centrocampo rossazzurro, dove ha preferito la “moviola” Almiron al dinamismo di Escalante, i padroni di casa hanno davvero un altro passo e il tecnico non corre ai ripari.

Troppo scontato dire anno nuovo Catania vecchio, ma la squadra mostra sempre gli stessi difetti di prima: la svolta in negativo è alla mezz’ora quando Spolli si scontra con Monachello. L’arbitro Nasca di Bari lo ammonisce (diffidato, tanto per cambiare, salterà la sfida contro la Pro Vercelli), ma poco dopo il centrale rossazzurro sarà costretto a uscire per le conseguenze della caduta.

Salta tutta l’organizzazione difensiva del Catania e qui c’entra la mano dell’allenatore e con Coppola adattato a destra, Gatto sale subito in cattedra.

Al 33′ Monachello va via con facilità e arriva al limite dell’area prima di essere fermato da Belmonte.

Fra Monachello e Sauro, “nello scontro fra pesci” solo il primo ha dimostrato di essere di ottima qualità.

Prima dell’intervallo il Lanciano passa: Sauro “abbocca” e rimane disorientato dall’azione del Lanciano. Gatto va via per l’ennesima volta sulla sinistra e mette sul primo palo, dove Monachello di petto batte l’incolpevole Terracciano.

Gli abruzzesi sfiorano subito il raddoppio con una splendida combinazione tra Monachello e Piccolo, ma Terracciano è  bravo a respingere in angolo.

Per il Catania si prospetta l’ennesimo pomeriggio nero.

Nella ripresa Marcolin si ostina a tenere in campo un nullo Almiron e non opera cambi.

Al 54′ arriva il meritato raddoppio del Lanciano: Bacinovic serve in profondità Gatto, Sauro è in vantaggio ma controlla malissimo e consente a  Gatto di impadronirsi della sfera e battere in uscita Terracciano.

Finalmente Marcolin manda in campo Rosina per un inconsistente Almiron, ma poco dopo arriva la terza rete a conclusione di un’azione da manuale: Gatto –Grossi – Monachello. Il primo lancia Grossi sulla corsia sinistra il centrocampista scambia con Monachello che lo libera alla conclusione. Per Grossi è facile trafiggere l’incolpevole Terracciano.

Meno male che la Virtus decide di non forzare più e di non umiliare il Catania. Nulla da salvare nella squadra rossazzurra

Esordio assolutamente da dimenticare per il tecnico Marcolin, che fra campo e panchine forse è stato il peggiore.

LANCIANO-CATANIA 3-0

MARCATORI: 42′ Monachello, 54′ Gatto, 68′ Grossi

LANCIANO (4-3-3): 12 Nicolas; 2 Aquilanti, 5 Troest, 19 Ferrario, 3 Mammarella (K); 23 Grossi (dal 79′ Vastola), 25 Bacinovic, 24 Di Cecco, 10 Piccolo (dal 66′ Pinato), 8 Monachello, 28 Gatto (dal 79′ Agazzi). A disposizione: 12 Ariditià, 6 Amenta, 18 Conti, 21 Nunzella, 31 Carpentieri. Allenatore D’Aversa

CATANIA (4-3-1-2): 22 Terracciano; 26 Belmonte, 15 Sauro, 3 Spolli (dal 31′ Escalante), 24 Capuano; 42 Coppola, 4 Almiron (dal 55′ Rosina), 21 Rinaudo; 20 Chrapek, 9 Calaiò, 7 Maniero (dal 72′ Çani). A disposizione: 12 Ficara, 1 Frison, 33 Ramos, 13 Garufi, 27 Jankovic, 39 Odjer, 14 Barisic. Allenatore Marcolin

ARBITRO: Nasca di Bari

AMMONITI: Capuano, Spolli, Rinaudo, Calaiò ed Escalante (Catania) Aquilanti, Grossi e  Ferrario (Virtus Lanciano)

ESPULSO: 85′ Bacinovic (Virtus Lanciano)

Catania, 17 gennaio 2015

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini blitzquotidiano.it )