La “doppietta” casalinga il Catania l’aveva già sparata ospitando nello spazio di quattro giorni prima il Vicenza e poi l’Entella Chiavari.

Anche quel Catania, con 8 reti fatte e 2 sole subite nel doppio confronto casalingo faceva ben sperare. Subito dopo era arrivata la bruciante sconfitta di Avellino, presto assorbita dalla successiva vittoria casalinga contro il Varese, dal pari di Trapani e dal successo di misura sul Latina.

Quel Catania con 13 punti conquistati in 6 gare, si era portato a soli 3 punti dal terzo posto. È inutile ritornare sul come e il perché la squadra si è ritrovata poi al penultimo posto con un sol punto di vantaggio sul Cittadella che era l’ultimo.

Totalmente rivoluzionato dal mercato di gennaio il Catania di Marcolin, dopo la batosta di Lanciano, ha “sparato un’altra “doppietta” casalinga contro l’arrendevole Pro Vercelli e il coriaceo ma malandato Perugia, segnando 6 reti e mantenendo, per la prima volta in assoluto in questo campionato, la porta inviolata per due gare consecutive.

In quale posizione chiuderà il campionato il Catania non è facile dirlo.      Alla fine del torneo mancano 18 gare e i rossazzurri ne dovranno disputare 8 in casa e 10 fuori. Anche vincendo tutte le gare casalinghe, cosa difficilissima, col bottino pieno dei 24 punti, non si potrebbero raggiungere traguardi differenti della semplice salvezza.

Morto e sepolto  da lungo tempo il discorso promozione diretta, visto che il Carpi ha 22 punti in più e, per assurdo potrebbe anche perdere 7 gare consecutive e rimanere sempre sopra il Catania e la “corazzata” Bologna precede la squadra etnea di 14 punti, per continuare a sperare (o illudersi) in un inserimento nella griglia play off promozione, il Catania dovrebbe ottenere nelle 10 gare esterne almeno 15-16 punti.

Per una squadra che fuori casa ha totalizzato solo due pareggi subendo 9 sconfitte appare un’impresa “ai confini della realtà”, ma questo è un altro Catania e ciò che oggi appare proibitivo domani potrebbe anche concretizzarsi. Ma attenzione si tratta di un domani che non tarderà a venire perché più passano i turni di campionato minori sono le possibilità di raddrizzare la stagione.

Sabato gli etnei giocheranno allo stadio Alberto Braglia e saranno ospiti del Modena, una squadra assai mediocre, come ha ampiamente dimostrato all’andata al Massimino, tenuta a galla dalla sapiente guida di Walter Novellino che, consapevole dei limiti dell’organico che ha a disposizione, all’insegna del “prima cosa non prenderle”, è riuscita a mettere insieme 30 punti.

Si tratta di un delicato scontro per la salvezza perché se è pur vero che il Modena è a soli 4 punti dal settimo posto, occupato dalla coppia Lanciano-Vicenza, è altrettanto vero che ha soli 4 punti di vantaggio sulla coppia Varese – Cittadella che in questo momento si giocherebbero la salvezza in uno spareggio.

Insomma una sconfitta inguaierebbe il Modena che verrebbe nuovamente risucchiato nella lotta per non retrocedere (dopo la 14^ giornata era diciassettesimo) dalla quale pensava di essere uscito definitivamente.

Davvero poca cosa il Modena. I gialloblù canarini con appena 19 reti subite detengono la migliore difesa del torneo, peccato che il loro attacco, con sole 22 reti realizzate sia il terz’ultimo. Si può dire che l’attacco del Modena si chiami solo Granoche, visto che la punta ha realizzato 13 reti, di cui 4 su rigore.

Squadra per nulla spettacolare il Modena ha fatto registrare 20 under (meno di 3 reti) in 24 partite disputate, pareggiando 5 volte per 0-0, i e 7 volte per 1-1.

Da parte sua il Catania cerca punti, per prima cosa per allontanarsi ulteriormente dalla zona salvezza… aspettando che arrivi quel “domani non si sa mai”.

Il Catania per tutto il campionato fuori casa è stato disastroso, avendo ottenuto due soli pareggi e nove sconfitte, ma prima o poi una partita fuori casa il Catania la dovrebbe pur vincere e, considerando che quella rossazzurra è una squadra totalmente differente, la gara di Modena potrebbe anche essere quella buona.

Dovendo dare un pronostico secco io direi 0-0 e potrebbe anche essere accettato sia come primo punto esterno dei 15-16 che necessitano nelle 10 gare, sia come terza gara utile consecutiva che, fin adesso, è il massimo che il Catania è riuscito a mettere insieme.

Facendo i debiti scongiuri se, nonostante la “squadra nuova” anche dall’ Alberto Braglia di  Modena dovesse arrivare un risultato “vecchio” saremmo costretti malinconicamente a guardare ancora una volta ai risultati di Crotone, Latina. Entella, Cittadella e Varese, le uniche cinque squadre che in questo hanno meno punti dei rossazzurri e  considerare, con tristezza, che stanno tutte lottando per lo stesso obiettivo: la salvezza.

Catania, 6 febbraio 2015

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini corriere.it )