Slitta di una settimana la chiusura della mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”
COMUNICATO STAMPA
Il grande successo di pubblico e le richieste provenienti da tutt’Italia hanno “costretto” gli organizzatori a far slittare di una settimana la chiusura della mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”. I trecento capolavori del Novecento siciliano saranno esposti al Castello Ursino di Catania fino a domenica 22 marzo.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”, a cura di Vittorio Sgarbi, è la grande collettiva realizzata da Exa – Mondi Nuovi, promossa dal Comune di Catania, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Expo Milano 2015.
“Artisti di Sicilia”, ideata e prodotta da Gianni Filippini con la direzione artistica di Giovanni Lettini e la direzione creativa di Sara Pallavicini, riunisce per la prima volta in un unico luogo, la più importante produzione artistica isolana. Un’impresa colossale che si candida a bandiera dell’arte e della cultura italiana nel mondo: sarà ad aprile a Bruxelles, dove rimarrà fino alla partenza per Londra e poi, a ottobre prossimo, New York.
Si va dai maestri più antichi come Francesco Trombadori e Fausto Pirandello e dai futuristi, Pippo Rizzo e Giulio D’Anna, fino al mondo contemporaneo dei più giovani, padroni di un’esuberante creatività. Dalla grandezza solitaria di Renato Guttuso, alla purezza di Piero Guccione, trasmessa al Gruppo di Scicli; dal mondo realistico-sognante di Bruno Caruso, all’esoterismo di Casimiro Piccolo, al magico espressionismo di Lia Pasqualino Noto, alle sculture di Emilio Greco, Ugo Attardi e Cesare Inzerillo; fino ai giovani, dalla frenesia jazzistica di Alessandro Bazan alla natura selvaggia di Fulvio Di Piazza, all’esistenzialismo sensuale di Francesco De Grandi, ai relitti di civiltà industriale esibiti da Andrea Di Marco, alle combustioni di Paolo Madonia. Il film sul tema delle avanguardie di Elisabetta Sgarbi, la Scuola di Palermo, le solitudini di Renato Tosini, Croce Taravella, Piero Roccasalvo Rub, persino di Franco Battiato, le illuminazioni scenografiche di Pietro Carriglio. E i fotografi, Giovanni Chiaramonte, Luigi Nifosì, Giuseppe Leone, Angelo Pitrone.
Anche il Premio Oscar Giuseppe Tornatore ha aderito al manifesto culturale di “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice” mettendo a disposizione del pubblico una propria opera fotografica. Lo scatto del regista siciliano è stato inserito nella sezione al terzo piano del Castello Ursino e può essere ammirato, fino al 22 marzo, insieme agli altri trecento capolavori del Novecento siciliano.
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