Ancora non è calato il sipario sull’orribile campionato del Catania.    L’ultima gara della stagione, quella esterna contro il promosso Carpi diventa fondamentale per evitare gli spareggi salvezza, ma se per disgrazia il Catania dovesse ancora fallire sarebbe lo stesso salvo nel caso di pareggio fra Crotone ed Entella o nel caso che il Modena non dovesse vincere a Latina.

Il Cittadella da parte sua, nonostante la vittoria al Massimino, per evitare la retrocessione diretta in Lega Prof, deve obbligatoriamente battere il Perugia e sperare o che Crotone – Entella non finisca in parità o che il Modena perda a Latina. Per intanto, meritatamente, si è guadagnato il diritto di continuare a sperare.

Come molti pronosticavano all’inizio del campionato, subito dopo la stesura dei calendari, dopo la gara Carpi – Catania si festeggerà la promozione di una squadra… ma non è il Catania.

Ad andare meritatamente in serie A sono stati gli emiliani, ai rossazzurri, bene che vada, resterà una salvezza stentata, conquistata nell’ultima gara di campionato (e forse più che per meriti propri per demeriti altrui), dal momento che l’ultima gara casalinga davanti al pubblico amico, quella che poteva e doveva dare il misero punticino della salvezza, i rossazzurri, guidati dallo «stratega» Marcolin, l’hanno clamorosamente fallita.

Il Catania di quest’anno è come una medicina balsamica per le cosiddette “squadre morte” dal momento che riesce a farle resuscitare. Al termine della pesante sconfitta di Brescia il tecnico Marcolin ha accusato i propri giocatori accusandoli di scarso impegno. Un’accusa che si ritorce come un boomerang sullo stesso Marcolin e ne risalta i vistosi limiti: chi è che deve motivare la squadra se non l’allenatore?

Dopo la brutta batosta di Brescia la decisione della società e dello staff tecnico è stata quella di mandare di mandare la squadra in ritiro, ma questo non ha per nulla destato dall’incosciente torpore i calciatori rossazzurri che rischiano seriamente di essere coinvolti negli spareggi per evitare la retrocessione e ancora non se ne rendono conto.

Commentare questa ennesima brutta figura della squadra rossazzurra è davvero imbarazzante. Personalmente alla vigilia avrei scommesso che la partita sarebbe finita in parità, ma quando mi è arrivata la notizia del doppio vantaggio dell’ Entella sul Latina ho cominciato a temere il peggio e i miei timori sono aumentati quando ho visto Marcolin compiere gli stessi errori tattici e sbagliare ancora una volta le sostituzioni.

Ma è mai possibile che un tecnico di serie B, fra le altre cose ben quotato da tanti addetti ai lavori sbagli clamorosamente 11 partite su 20?

Lasciamo perdere la formazione iniziale con Gillet in porta e una linea difensiva a quattro composta da Del Prete e Mazzotta sugli esterni, Schiavi e Ceccarelli come coppia di centrali. E un centrocampo composto da Rinaudo con Sciaudone e Coppola, con Rosina trequartista e con la coppia Calaiò e Castro in avanti che ci può anche stare.

Dicevo lasciamo perdere la formazione iniziale, è tutto l’atteggiamento mentale, tutto l’approccio alla gara che è stato sbagliato.

Marcolin, ben sapendo che il Cittadella avrebbe giocato per vincere, ha giocato per il pareggio!

Si parte con ritmi molto bassi, quasi da amichevole, ma non è una gara amichevole, l’importanza della posta in palio è alta e l’allenatore del Cittadella, il bravo Foscarini, lo sa bene.

Dopo dieci minuti il Cittadella perde Paolucci per infortunio. Entra Kupisz, autore dell’ultima rete del Cittadella fuori casa, Cittadella che nelle ultime 8 gare ha fatto registrare 3 pareggi e 5 sconfitte, ma non aveva ancora incontrato il Catania! La prima azione degna di rilievo arriva  al 19’: cross di Del Prete per Calaiò, ma  il colpo di testa dell’attaccante si perde sul fondo.

La partita, di per sé brutta, diventa inguardabile ma al 39’ si ravviva: bel cross di Minesso dalla sinistra sul quale Gerardi anticipa un colpevole Schiavi e mette in rete con Gillet non impeccabile. La reazione del Catania è fulminea: punizione di Rosina sulla quale si avventa Schiavi di testa che batte l’incolpevole quarantaseienne Pierobon e si fa perdonare.

Nella ripresa Marcolin rimane impassibile davanti al pericolo e al 52’ arriva, in fotocopia, il nuovo vantaggio dei veneti: altro pregevole cross di Minesso dalla sinistra, Kupisz si libera della marcatura blanda di Mazzotta e di sinistro batte Gillet.

Il Catania capisce (forse) che può cacciarsi dai guai e il Cittadella scompare dal campo, ma il pari arriva solo su un dubbio rigore concesso dal discreto Gavillucci per un fallo di Pellizzer. Calaiò dal dischetto non sbaglia.                   Ma Marcolin, che ha già tolto Rosina, anziché invitare i suoi ad andare avanti, non solo non riesce a trovare rimedi sul neo entrato Coralli, si limita a farli chiudere in difesa e prima del recupero arriva il meritatissimo e definitivo vantaggio degli ospiti con Stanco che gira di testa in rete un pallone crossato da Coralli. Finisce con il pubblico, giustamente, inviperito.

Il Catania visto oggi ha pochissime possibilità di tornare imbattuto da Carpi, ma il Latina non può rischiare la sconfitta interna col Modena che potrebbe per i laziali anche significare play out. Per gli emiliani i play out sono dietro l’angolo. L’altra squadra che andrà agli spareggi uscirà dal confronto diretto fra Crotone, attualmente a 47 punti ed Entella, adesso a 46 punti. E il Cittadella? Se batterà il Perugia potrebbe anche evitare la retrocessione diretta a danno dell’Entella (se perderà a Crotone) o del Modena se perderà a Latina.

CATANIA-CITTADELLA 2-3

MARCATORI: 39′ Gerardi, 41′ Schiavi, 53′ Kupisz, 85′ Calaiò (rigore), 89′ Stanco

CATANIA (4-3-1-2) 1 Gillet; 18 Del Prete, 5 Schiavi (dal 61′ Sauro), 45 Ceccarelli, 43 Mazzotta; 44 Sciaudone, 21 Rinaudo, 42 Coppola (dal 76′ Chrapek), 10 Rosina (dal 61′ Maniero), 9 Calaiò, 19 Castro. A disposizione: 12 Terracciano, 24 Capuano, 8 Escalante, 39 Odjer, 14 Barisic, 34 Rossetti. All. Dario Marcolin

CITTADELLA (4-4-2): 1 Pierobon; 25 Cappelletti, 5 De Leidi, 4 Pellizzer, 18 Donazzan; 16 Benedetti, 8 Rigoni, 23 Paolucci (dal 10′ Kupisz), 11 Minesso (dal 76′ Barreca); 9 Gerardi (dall’84’ Coralli) 31 Stanco. A disposizione: 22 Valentini, 2 Pecorini, 32 Camigliano, 21 Lora, 6 Signorini, 24 Bizzotto All. Foscarini

ARBITRO: Gavillucci della sezione A.I.A. di Latina

Catania, 16 maggio 2015

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini alla voce it.wikipedia.org )