“Vino e Gente dell’Etna”: il nuovo libro del fotogiornalista messinese Armando Rotoletti
Caterina Rita Andò
responsabile ufficio stampa
Teatro Stabile Catania
cell. 360212922
Comunicato stampa
Il Teatro Stabile di Catania ospita la presentazione del volume il 4 giugno alle ore 18,30 alla sala Musco
“Vino e Gente dell’Etna”: il nuovo libro del fotogiornalista messinese Armando Rotoletti
Insieme all’autore interverranno Marisa Fumagalli del “Corriere della Sera”, il giornalista Nino Milazzo, presidente dello Stabile,
e i produttori vinicoli siciliani Alberto Aiello e Salvo Foti. Degustazione finale. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
CATANIA – Il Vulcano e la vite: simbiosi perfetta per raccontare il terroir etneo. È questo il paradigma su cui si fonda “Vino e Gente dell’Etna”, il nuovo libro del rinomato fotogiornalista messinese Armando Rotoletti. Il Teatro Stabile di Catania ne ospita la presentazione, fissata per giovedì 4 giugno alle ore 18,30, alla sala Musco di via Umberto. Coordina Marisa Fumagalli, inviato del Corriere della Sera, intervengono – insieme all’autore – il giornalista Nino Milazzo, presidente del Teatro Stabile di Catania, e i produttori Alberto Aiello e Salvo Foti, produttori. A fine incontro è prevista una degustazione. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.
Esprimere in immagini la bellezza di un paesaggio così spettacolare come quello plasmato dall’Etna non è difficile perché ogni suo scorcio si presta quasi spontaneamente a essere immortalato. Meno immediato è trovare un filo conduttore che racconti il legame fra questa terra così aspra e i suoi abitanti. Che cosa tiene avvinghiata, ancor oggi, una comunità alle falde di un vulcano, alla sua terra nera punteggiata di pietre, al suo clima quasi ostile, con la caparbia convinzione di poterne addolcire lo sguardo?
E allora ecco l’idea di prendere la vite a simbolo di questo territorio, per catturarne la faticosa e tenace ascesa lungo i pendii della grande montagna, le geometrie delle coltivazioni a terrazze, le mirabili costruzioni di pietra che la circondano, le sapienti mani che la curano amorevolmente e i volti allegri durante la vendemmia.
Immagine dopo immagine si tesse il racconto di una terra che merita di essere tutelata e valorizzata, come hanno saputo fare le 32 aziende vitivinicole qui presentate, che sono le vere protagoniste di questo libro.
I testi che arricchiscono il libro vantano nomi illustri, primo fra tutti quello di Leonardo Sciascia. Salvo Foti, enologo e viticoltore, ci guida nel mondo del vino dell’Etna con lo sguardo incantato di un bambino ricostruendo attraverso i suoi ricordi tutte le fasi della vendemmia, vissute come un rito collettivo. Andrea Franchetti, che dalla Toscana è venuto in Sicilia a sfidare il vulcano, è stato uno dei primi produttori a credere nel vino dell’Etna e a sostenere la rinascita del suo vitigno “principe”, il Nerello Mascalese. Per Marco de Grazia il fascino della Sicilia orientale è “una specie di destino al quale non è dato resistere”. Carlo Nicolosi Asmundo racconta come si è passati da una produzione vinicola dedicata all’esportazione al riconoscimento della Doc Etna nel 1968. Mario Tozzi ci fa capire come sia fondamentale la geologia per la riuscita di un vino. L’omaggio all’Etna del musicista Roy Paci si apre con alcuni versi di Rosa Balistreri che vanno dritti al cuore. E infine la giornalista Marisa Fumagalli segnala alcuni luoghi dell’ospitalità e della ristorazione da non perdere.
Il libro, edizione bilingue ita/inglese, conta 160 pagine, 100 fotografie, presto sarà disponibile anche nelle librerie specializzate, enoteche, etc. Info: www.armandorotoletti.com
Biografia
Armando Rotoletti (Messina, 1958) ha studiato fotografia presso il St. Mary College e il London Polytechnic (ora University of Westimnster) a Londra, città dove ha iniziato la sua attività professionale. Trasferitosi a Milano negli anni ’80, si è quindi dedicato al fotogiornalismo. Tra il 1985 e il 1995 ha prodotto diversi reportage presentati in mostre personali e collettive. Nel 1990, su invito di Grazia Neri, è entrato a far parte della sua storica agenzia, dando avvio all’attività di fotografo-ritrattista di personaggi della cultura, dello spettacolo e dell’economia. I suoi reportage sono stati pubblicati da molte importanti riviste tra cui i settimanali “Sette” e “Io donna” del “Corriere della Sera”, “Vanity Fair”, “The Sunday Times”, etc.
Contestualmente ai suoi impegni editoriali, da una decina d’anni si dedica anche a lavori di ampio respiro e di approfondimento sociale; tra questi “Le facce della saggezza” (ritratti di filosofi italiani); “Casa della Carità. I volti le storie”, dedicato agli ospiti della Casa della Carità di Don Colmegna; “Barbieri di Sicilia”, un reportage sulle ultime botteghe di barbiere nell’isola.
Attualmente, in parallelo alla ritrattistica, documenta paesaggi e volti dei distretti agroalimentari (Langhe, Food Valley, ecc.) pubblicando i relativi volumi: “Gente di Barbaresco” è il primo risultato di questo nuovo impegno. Con “Circoli di conversazione a Biancavilla”, Rotoletti esplora la realtà antropologica di un paese siciliano alle pendici dell’Etna, dal destino incerto e in lotta perenne con la modernità. Un altro suo volume, “Valelapena”, racconta storie di riscatto dal carcere di Alba, dove ai detenuti è consentito il lavoro nel vigneto dello stesso carcere. Il suo libro “Scicli, città felice” è il racconto fotografico di una delle più affascinanti città barocche del Sud Est della Sicilia. E infine “Vino e Gente dell’Etna”.Le sue immagini d’archivio sono attualmente distribuite dall’agenzia Luzphoto. Tra gli altri suoi volumi monografici ricordiamo ancora Lorenzo, cerbiatto di città” e “Milano, bianco e nero”.
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