Pancaro sarà il futuro allenatore del Catania. Ma con quale futuro?

Il Catania ha scelto l’allenatore del futuro, anche se non conosce ancora quale sarà il suo futuro. La scelta dell’amministratore unico Carmelo Milazzo e del direttore sportivo Giuseppe Bonanno è caduta su Giuseppe Pancaro, meglio conosciuto come Pippo.

Gran bel ex calciatore, non c’è che dire. Ottimo terzino, a parte qualche clamorosa autorete da antologia, ha vestito con brillanti risultati, fra le altre, la maglia del Cagliari, della Lazio e del Milan. Ha vinto scudetti, coppe ed è arrivato persino in Nazionale, collezionando 19 presenze.

Ma a Catania non dovrà giocare, dovrà fare l’allenatore.

Allora bisogna vedere quali sono state le sue esperienze come allenatore e il suo biglietto da visita non è proprio confortante.

Pancaro, che si è ritirato dal calcio giocato nel 2007, ha iniziato la sua prima esperienza da allenatore nel giugno del 2012, proprio come vice di Dario Marcolin a Modena. E, visti i risultati che Marcolin ha ottenuto come allenatore del Catania, verrebbe da dire che da lui non avrà imparato molto. Esonerato Marcolin il Modena ha licenziato pure Pancaro che, appunto, era il suo vice.

Lo scorso anno per il giovane tecnico di Cosenza (almeno come allenatore dal momento che non ha ancora compiuto 44 anni) si è presentata un’altra grande occasione con la chiamata in Lega Prof. alla guida della Juve Stabia.

Le vespe, con dichiarati propositi di promozione diretta, erano partiti male perdendo nettamente per 2-0 a Catanzaro nella gara d’esordio e facendosi bloccare sull’1-1 dal Matera nella prima davanti al pubblico amico.

Pancaro ha subito la prima contestazione, ma la squadra si è subito ripresa vincendo la successiva trasferta di Caserta per 1-0 e battendo per 3-1 il Barletta nella seconda casalinga.

Come succede spesso nel calcio, Pancaro, in sole due partite, è passato da incognita a stratega. La squadra ha continuato a filare alla grande ottenendo ben 25 punti nelle successive 11 partite portandosi al secondo posto con 32 punti a due soli punti dalla capolista, la Salernitana di Lotito.

Ovvero, dopo le prime due gare iniziali la Juve Stabia aveva ottenuto 31 punti in 13 gare, non solo nessuno in Lega Prof era riuscito a far meglio, ma con i 32 punti che si ritrovavano le vespe sarebbero stati in testa negli altri due gironi di Lega Prof.

Alla sedicesima di campionato il confronto diretto: la Juve Stabia lotta ma esce sconfitta per 3-2 da Salerno. La squadra si riscatta subito battendo il Melfi e pareggiando a Lamezia, ma chiude l’andata perdendo in casa per 2-1 l’altro confronto diretto col Benevento. La squadra non riesce più a tenere il ritmo delle due capolista e Pancaro passa da stratega a bidone.

Il 15 marzo del 2015, dopo il pareggio casalingo contro il Cosenza, Pancaro viene esonerato a furor di popolo. Lascia la squadra al quarto posto, con 52 punti ma a ben 12 lunghezze dalla capolista Salernitana.             Il nuovo tecnico ottiene una media punti migliore, la Juve Stabia nelle restanti  nove partite fa 18 punti, centra i Play off promozione ma verrà eliminata ai rigori dal Bassano.

Pancaro conosce poco la serie B, ma ha già fatto esperienza in Lega Prof e al Catania, purtroppo, non servirà un allenatore per la serie B.

È vero che non ci può essere assassino senza la presenza della vittima e da quanto emerge dall’inchiesta della Procura di Catania non c’è nessuna conferma che i soldi siano effettivamente arrivati ai presunti calciatori corrotti. Non esiste assassino senza vittima, ma la legge punisce anche il tentato omicidio, pertanto al Catania non rimane altro di restare fermo e immobile in attesa degli sviluppi.

Verosimilmente il Catania finirà in Lega Prof, dove Pancaro, ex brillante calciatore, potrebbe far bene anche da allenatore.

Catania, 17 luglio 2015

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagine ilcalciocheconta.com )