Catania quando lo zero vale qualcosa


Ad eccezione dei francesi,  che unendo pollice e indice a forma di zero, con volto inequivocabilmente triste, fanno capire che è andata male, in quasi tutto il resto del mondo lo stesso gesto significa O.K. cioè che è andato tutto bene.

Due modi differenti di interpretare lo zero.

Dopo tre turni di campionato il Catania si ritrova in classifica con zero punti ma in questo caso lo zero vale davvero molto.

Nove punti di penalizzazione non erano uno scherzo, ma il nuovo Catania targato Pippo Pancaro è stato capace di vincere tre partite su tre e la penalizzazione è svanita, con tanti saluti a chi pensava di aver assestato ai colori rossazzurri la mazzata definitiva.

Così come è avvenuto a Matera e a Monopoli anche oggi il Catania ha dimostrato di aver qualcosa in più degli avversari incontrati.

Pancaro nel dopopartita ha affermato che la classifica si guarderà solo a marzo, ma se le premesse sono queste almeno un’occhiata a fine anno credo sia doverosa.

Per l’esordio davanti ai propri tifosi (nessuna squadra di Lega Prof fa registrare oltre undicimila spettatori) al Catania è toccata l’Ischia Isolaverde, formazione che aveva vinto entrambe le gare disputate.

Buona squadra quella campana, soprattutto nel reparto avanzato, ma il Catania, anche quando era sotto di una rete, ha dato sempre l’impressione di vincere la partita.

Bitetto (ex mediano del Matera) ha dichiarato negli spogliatoi che i suoi si sono fatti quattro reti da soli, davvero esagerata la sua affermazione, l’inguardabile difesa dell’Ischia ci ha messo del suo è vero, ma il Catania ha anche colpito una traversa sul 2-2 e la vittoria finale, oltre che strameritata, è limpida e cristallina.

È successo quasi tutto nel primo tempo, anzi in appena 10 frenetici ed emozionanti minuti.

Rispetto alla gara precedente Pancaro opera diversi cambiamenti, tenendo in panchina Russo, Musacci, Calil, Di Grazia, Garufo, Lulli e Ferrario, ma la manovra dei rossazzurri appare convincente.

Ad aprire le ostilità sono gli ospiti dopo appena due minuti con un tiro da fuori area di Kanoute che esce di poco a lato alla sinistra di Liverani. Replica subito dopo il Catania con un pericoloso tiro di Parisi sugli sviluppi di un calcio piazzato. All’8’ il Catania passa in vantaggio con Calderini, abile a sfruttare al meglio una colossale indecisione della difesa ospite.

La gara sembra in discesa per i rossazzurri, ma in soli due minuti avviene l’incredibile: rabbiosa reazione dell’Ischia che manovra bene e libera al tiro Izzillo che, dal limite dell’area sorprende Liverani.

Mentre ci si chiude ancora perché la difesa non ha chiuso consentendo il tiro dalla distanza del pareggio, l’Ischia passa in vantaggio: grave incertezza sul fronte sinistro della difesa rossazzurra e un pallone che si stava spegnendo sul fondo viene rimesso sulla linea al centro dell’area dove si avventa come un rapace Kanoute sul quale, secondo Dionisi di L’Aquila, commette fallo in uscita Liverani. Rigore e ammonizione dell’estremo etneo. Dal dischetto Mancino si esibisce in un pregevole cucchiaio per il vantaggio degli ospiti.

L’Ischia dimostra di essere una squadra molto forte in avanti e debole in difesa, il Catania riparte e pareggia con splendida punizione di Russotto, abile ad aggirare la mal piazzata barriera ospite.

Sono trascorsi appena 18 minuti e si è sul 2-2 con ben 4 reti in appena 10 minuti..

Il Catania vuole vincere e dimostra di avere delle qualità tecniche superiori: Al 27’ Nunzella rimette al centro un bel cross al termine di una bella azione manovrata, sulla palla si avventa di testa Fabio Scarsella, sembra dentro, ma la traversa gli nega la quarta rete.

La partita rimane bella e vivace, i ragazzi di Pancaro sanno ciò che vogliono e prima della chiusura del tempo vanno in vantaggio: corre il 41’ quando l’incerto portiere ospite dispone ancora male i suoi uomini su una punizione per il Catania. Calcia di nuovo Russotto, Mirarco ci arriva ma respinge male e nulla può sul colpo di testa di Pelegatti che ribadisce in rete.

Nella ripresa la gara quasi si spegne con il Catania che mira a mantenere il vantaggio senza scoprirsi molto e l’Ischia che cerca di arrivare al pari cercando di non subire la quarta rete.

Gli ospiti sono sempre pericolosi, soprattutto con il trio Fall, Mancino, Kanoute e vanno vicini al pari al 73’. Pancaro legge bene la gara ed opera alcuni opportuni cambi inserendo al 52’ Calil per l’acciaccato Russotto e al 65’ Musacci per Castiglia, ma è l’ultimo cambio a chiudere la gara: all’80’ entra Di Grazia ed esce il lodevole Calderini. La velocità dell’esterno mette in difficoltà l’Ischia ormai stanca. A due minuti dalla fine del tempo regolamentare Di Grazia ‘invola sulla destra e mette al centro un invitante pallone che Calil capitalizza al massimo.

Si chiude fra gli applausi convinti del pubblico rossazzurro e con la squadra che saluta sotto la curva.

Nessun calciatore rossazzurro sotto la sufficienza e gara che fa ben sperare: a partire da Lecce adesso bisogna cominciare… a far punti, visto che la classifica dice ancora punti 0, ma si tratta di uno 0 un po’ particolare.

CATANIA-ISCHIA 4-2

MARCATORI: 8’Calderini, 10’ Izzillo, 12’ Mancino su rigore, 18’ Russotto, 41’ Pelagatti, 88’ Calil

CATANIA (4-3-3) 1 Liverani; 2 Parisi, 3 Nunzella, 4 Agazzi, 5 Pelagatti, 6 Bergamelli, 7 Falcone, 8 Scarsella, 9 Calderini (dall’ 80’ Di Grazia), 10 Castiglia (dal 65’ Musacci), 11 Russotto (dal 52’ Calil). A disposizione:  Ficara, Bacchetti, Bastrini, Garufo, Ferrario, Barisic, Plasmati. Allenatore Pancaro.

ISCHIA (4-3-1-2) 1 Micarco, 2 Florio, 3 Bruno, 4 Filosa, 5 Moracci, 6 Izzillo (dal 77’ Porcino), 7 Armeno, 8 Calamai (dal 72’ Meduri), 9 Fall (dall’ 89’ Palma), 10 Mancino, 11 Kanoute. A disposizione :Iuliano, Patti, Guarino, Savi, Bargiggia, Manna. Allenatore Bitetto.

ARBITRO Dionisi di L’Aquila.

AMMONITI: Liverani, e Calil (Catania) Izzillo, Florio, Armeno e Filosa (Ischia)

Catania, 28 settembre 2015

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini passionemaglie.it )