Il Catania poker di risultati utili, avanti con la scala(ta) reale……. di Tino La Vecchia
Il Catania poker di risultati utili, avanti con la scala(ta) reale.
Sempre e solo Catania.
Più forte delle avversità, tenace e determinato, il Catania esce imbattuto da Lecce, la terza in trasferta su quattro gare disputate, e “scopre le sue carte”.
Parola d’ordine: «Obiettivo salvezza», lo impone la classifica, frutto della la spietata penalizzazione.
Qualsiasi squadra di fronte a una punizione così pesante si sarebbe smarrita, ma il Catania di Pippo Pancaro somiglia tanto a una vecchia pubblicità di un antifurto, diciamo che ha “gli attributi”
Il Lecce si presentava in campo orfano in attacco di due “pezzi da novanta” come l’infortunato Moscardelli e lo squalificato Papini, ma l’assenza del barbuto attaccante e del capitano non bastano a giustificare la prova incolore fornita dai padroni di casa.
Il Catania, pur soffrendo, ha portato a casa un prezioso punto che gli consente, molto prima rispetto a quanto si prevedeva alla vigilia del campionato, di toccare in classifica il segno positivo.
Nel recupero di mercoledì i rossazzurri, davanti al caloroso pubblico del Massimino, avranno la possibilità di continuare la loro “scalata reale”.
Due “nobili decadute” accomunate dalla doppia retrocessione, legata a presunti illeciti sportivi, dalla massima serie alla Lega Prof.
Il Catania solo “per aver tentato” (questo dice la sentenza che punisce in maniera pesante e ingiustificata, visto che “nessuno ha venduto” e quindi il Catania non ha comprato, la società etnea) il Lecce, nel 2012, per prove più concrete.
Nel declassamento il Lecce ha anticipato il Catania.
Entrambe le squadre col vivo desiderio di ritornare a calcare palcoscenici più adeguati al loro blasone, come confermano i quasi novemila presenti allo stadio di Via Del Mare. Per il Lecce sarà difficile vincere il campionato (francamente alcune squadre, come ad esempio la Casertana, appaiono più attrezzate) per il Catania vale lo stesso discorso, troppo pesante la penalizzazione, (con la speranza che qualche sconto sarà ottenuto perché appare probabile l’arrivo di qualche altro punto da scontare, grazie alle “bravate” di Cosentino) ma la squadra di Pancaro, nonostante il pesante fardello, è molto più completa dei pugliesi guidati dall’ex giocatore del Torino Asta.
Si parte con le due formazioni molto guardinghe, il Lecce, visto che gioca in casa, come si dice nel linguaggio calcistico, cerca di fare la partita, il Catania agisce di rimessa.
I salentini non vanno al di là di qualche calcio d’angolo consecutivo conquistato, col Catania che controlla bene e cerca di pungere con Calil che costringe De Feudis al fallo, nella circostanza, siamo al 18’, il giocatore di casa viene ammonito.
Il Lecce si rende pericoloso al 26’ con Doumbia che con un tiro cross accarezza la parte esterna della traversa. Al 32’ anche il rossazzurro Musacci finisce sul taccuino dell’arbitro. La prima frazione di gara si chiude senza sussulti.
Nella ripresa Pancaro sostituisce quasi subito Musacci con Agazzi. Il copione non cambia con il Lecce che cerca di portarsi in avanti senza rischiare e con il Catania che pare accontentarsi del risultato di parità.
I rossazzurri, però, cominciano ad andare in sofferenza e al 55’ viene ammonito Scarsella per un fallo su Surraco. Pancaro manda in campo Falcone al posto di Di Grazia, mentre il Lecce sostituisce Doumbia con l’esperto Carrozza.
Di pericoli veri e propri Liverani non ne corre e a dieci minuti dalla fine Pancaro manda in campo Plasmati al posto di Calil, col chiaro interno di sfruttare il gioco aereo del buon Gianvito.
Finisce con un logico risultato di parità, che al Catania sta benone perché gli consente di continuare la striscia di risultati utili.
Adesso nel recupero bisogna battere il Cosenza e abbandonare la zona retrocessione, fiduciosi del fatto che vincendo il recupero, senza la penalizzazione, il Catania sarebbe in testa.
LECCE (4-2-3-1) 1 Perucchini; 2 Beduschi (dal 78′ Vecsei), 4 Freddi, 6 Camisa, 3 Liviero; 8 Suciu (dal 82′ Salvi), 5 De Feudis; 7 Lepore, 10 Surraco, 11 Doumbia (dal 65′ Carrozza); 9 Diop. Allenatore Antonino Asta. A disposizione 12 Benassi, 14 Pessina, 15 Legittimo, 16 Cicerello, 18 Cosenza.
CATANIA (4-3-3) 1 Liverani; 2 Parisi, 5 Pelagatti, 6 Bergamelli, 3 Nunzella; 8 Scarsella, 4 Musacci (dal 51’ Agazzi), 10 Castiglia; 7 Di Grazia (dal 59’ Falcone), 9 Calil (dall’ 80′ Plasmati), 11 Calderini. Allenatore Giuseppe Pancaro. A disposizione :12 Ficara, 14 Bacchetti, 15 Garufo, 16 Ferrario, 18 Lulli, 19 Russo; 20 Bastrini, 21 Barisic, 23 Russotto.
ARBITRO: Piccinini della sezione di Forlì
AMMONITI: De Feudis e Camisa (Lecce) Musacci, Scarsella, Plasmati e Agazzi (Catania)
Catania, 4 ottobre 2015
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini sportal.it )
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