Per il Catania arriva la prima sconfitta in campionato…….. di Tino La Vecchia
Prima o poi doveva pur succedere, difficile pensare di poter chiudere il campionato imbattuti.
Il settimo avversario affrontato dal Catania, almeno sulla carta, era senz’altro il più forte di tutti gli avversari precedenti e sul campo si è rivelato tale.
Una forza, quella della Casertana, che non è tecnica ma fisica, come si conviene alle grandi formazioni di Lega Prof. Qualora vincesse il campionato, con questa squadra, la Casertana stenterebbe in serie B a fare più di 20 punti, ma in Lega Prof, corre, picchia e lotta su ogni pallone.
Il Catania ha perso la sua imbattibilità stagionale (solo Il Messina è rimasto senza sconfitte) ma ci sono diverse attenuanti.
Per prima cosa il terreno di gioco scivoloso, al limite della praticabilità che ha penalizzato la squadra più tecnica, ovvero il Catania, ma anche se non lo fosse stato, con quello schifo di terreno e con i giocatori che non si reggevano in piedi è molto più facile difendersi che costruire gioco.
Fra le attenuanti non c’è l’arbitraggio, anche se è apparso troppo casalingo, a senso unico in favore dei padroni di casa. Niente di eclatante, ma alcune punizioni rovesciate, qualche fuorigioco inesistente fischiato ai danni del Catania e Alfageme, già ammonito, che commette un altro paio di falli e non viene espulso.
Le due squadre hanno iniziato la prima frazione di gioco in maniera molto aggressiva, operando un asfissiante pressing a tutto campo.
I primi minuti sono scivolati via senza grosse occasioni da rete per entrambe le squadre, la Casertana, spinta dal pubblico si è affidata a delle veloci ripartenze, il Catania ha dato l’impressione di essere squadra più tecnica in fase di palleggio, e ha sfiorato per primo, al 15’ la rete con Calderini che, da ottima posizione, anziché tirare, ha preferito servire Calil che non ci è arrivato, poi la Casertana è stata più brava e fortunata dei rossazzurri e l’equilibrio si è rotto.
Minuto ventitré: Mangiacasale, vera spina al fianco per Nunzella, si è involato sulla destra e ha crossato basso, Mancosu ha prolungato, la difesa del Catania ha controllato male e la palla è pervenuta sulla sinistra ad Alfageme che, quasi sulla linea di porta, ha anticipato tutti e in scivolata a messo in rete.
Rabbiosa reazione dei rossazzurri con la Casertana costretta solo al gioco di rimessa. Calil sfiora il pari che, al 40’, sembrava cosa fatta ma Scarsella, imbeccato da uno splendido lancio di Russotto, tutto solo, con la porta libera e sguarnita, ha messo clamorosamente a lato.
Poco dopo ci ha provato Calil con una splendida azione, ma il pallone si è perso poco distante l’incrocio dei pali.
Quando il pareggio (meritato) del Catania era nell’aria, a sorpresa, ha raddoppiato la Casertana: cross di Agyei dalla destra al centro Bastianoni con prontezza anticipa Mancosu, ma il terreno scivoloso fa impantanare il pallone è fortunato a vincere il rimpallo ed è più svelto dell’incerta difesa rossazzurra.
Le due squadre vanno al riposo con il Catania sotto di due reti, un punteggio illogico per quel che si è visto sul campo.
Nella ripresa Pancaro manda in campo Falcone al posto del deludente Calderini, in grosse difficoltà su quel tipo di terreno, ma il copione non cambia: il Catania mantiene il predominio territoriale e la Casertana agisce di rimessa. I padroni di casa sfiorano la terza rete con Murolo che colpisce la traversa e legittimano così la vittoria.
Per i rossazzurri diverse occasioni da rete, ma il pallone che avrebbe riaperto la gara non è entrato. A nulla servono gli ingressi in campo di Di Grazia al posto di Russotto e di Barisic.
Non è arrivata nemmeno la meritata rete della bandiera e nei minuti di recupero prima Barisic ha sciupato un’ottima occasione e poi, proprio nei secondi finali, Calil si è liberato in maniera stupenda del suo diretto avversario, ma con la porta sguarnita ha calciato malamente a lato.
Non è successo nulla di grave, visto l’iniquo fardello che il Catania è costretto a portare addosso, l’obiettivo primario resta la salvezza e la squadra è a buon punto. Per il resto c’è ancora tempo per pensarci.
La prossima gara arriverà al Massimino il Martinafranca che, con Catanzaro e Lupa Roma, è la squadra più debole dell’intero girone.
Il Martinafranca, in tutto il campionato, avrà tirato nemmeno una decina di volte in porta, il Catania non dovrebbe avere grosse difficoltà a ritornare alla vittoria.
CASERTANA-CATANIA 2-0
MARCATORI: 23′ Alfageme, 41′ Mancosu
CASERTANA (3-5-2) Gragnaniello, Rainone, Idda, Murolo, Mangiacasale (dal 38’ Finizio), Agyei, Capodaglio, Mancosu, Tito, Negro (dal 77’ Pezzella), Alfageme (dal 63’ De Angelis). A disposizione: Maiellaro, Guglielmo, D’Alterio, Kuseta, Rajcic, Ciotola, Cesarano, De Filippo, Ginestra. All. Romaniello.
CATANIA (4-3-3) Bastianoni, Garufo, Pelagatti, Bergamelli, Nunzella, Scarsella (dal 74’ Barisic), Agazzi, Castiglia, Russotto (dal 63’ Di Grazia), Calil, Calderini (dal 46’ Falcone). A disp0sizione.: Ficara, Parisi, Bacchetti, Russo, Bastrini, Lulli, Rossetti. Allenatore Pancaro
ARBITRO Giovani della sezione A.I.A. di Grosseto
AMMONITI: Scarsella e Pelagatti (Catania) Alfageme e Gragnaniello (Casertana)
Catania, 19 ottobre 2015
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini cataniatoday.it )
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