Campania ancora amara, il Catania beffato a un secondo dalla fine


Per il Catania è giunta inattesa ed immeritata la seconda sconfitta stagionale che taglia le ali alle immediate ambizioni.

Archiviata senza particolari rimpianti la sconfitta di Agrigento e la conseguente eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Akragas, (più un fastidio che un vero e proprio obiettivo) il Catania si è rituffato in campionato col chiaro obiettivo di ritornare alla la vittoria esterna e di continuare a scalare con estrema velocità la classifica.

La Juve Stabia da parte sua si è presentata alla gara col Catania ringalluzzita, totalmente trasformata dopo il cambio della guida tecnica. Con l’allenatore Nunzio Zavettieri in panchina, al posto dell’esonerato Salvatore Ciullo, i giocatori campani, dette “le vespe” hanno conseguito un pari interno per 1-1 col Cosenza e poi sono andati a vincere col minimo scarto ad Agrigento, ma nessuno pensava che sarebbero stati capaci di battere anche il Catania.

Si parte con gli etnei subito pericolosi al primo minuto con una punizione di Falcone che sfiora la traversa.

La gara all’improvviso si addormenta e non si verifica nulla fino al 26’. Poi, du lampi: la Juve Stabia va in vantaggio con un bel diagonale di Contessa che calcia dal vertice sinistro dell’area etnea e coglie l’angolo opposto.

Due minuti dopo immediato il pareggio del Catania: Calil riceve la palla da Falcone e scaglia un preciso diagonale dalla destra che non lascia scampo all’ex portiere rossazzurro Ciro Polito.

Dopo il pari del Catania la partita rimane vivace con i rossazzurri che insistono alla ricerca della rete del sorpasso. Ci tenta da buona posizione Calderini al 40’, ma la sfera sorvola la traversa e  ci arriva molto vicino Falcone al 43’ che, a due passi da Polito, non riesce ad imprimere la forza necessaria al pallone.  Le due squadre vanno al riposo sul risultato di parità.

Nella ripresa il Catania ha il grosso torto di non insistere con decisione e di accontentarsi del risultato di parità senza rischiare più di tanto.

Si riparte con le due squadre che si ripresentano in campo con gli stessi schieramenti del primo tempo.a

Al minuto 57 due cambi: la Juve Stabia sostituisce Gatto al posto con Carrotta, il Catania manda in campo Russotto al posto dell’ammonito Calderini.

Al 71’ nel tentativo di vincere la gara Pancaro mette in campo Barisic al posto di Lulli e il risultato finale gli darà, purtroppo, torto.

Il Catania tenta di far sua l’intera posto e la Juve Stabia si chiude.

A due minuti dalla fine Zavettieri manda in campo il bomber Bombagi.

La partita scivola via e il risultato di parità, tutto sommato, sembra giusto ma l’arbitro concede quattro esagerati minuti di recupero, tre sarebbero stati più che sufficienti. Il Catania non ha fortuna con gli arbitri di Tivoli perché questa cervellotica decisione gli sarà fatale.

All’ultimo secondo Garufo (brutta gara la sua) controlla male un pallone, la sfera perviene a Bombagi che con un tiro al volo beffa il Catania e lo ricaccia in zona play out. Ai punti il Catania avrebbe meritato la vittoria, invece è costretto ad incassare una sconfitta molto dura da digerire.

JUVE STABIA-CATANIA 2-1

MARCATORI: 26’ Contessa, 29’Calil, 94’ Bombagi

JUVE STABIA (4-4-2) Polito; Romeo, Migliorini, Polak, Liotti; (dall’80’ Di Risio) Carrotta, (dal 56’ Gatto) Obodo, Favasuli, Contessa; Gomez, Nicastro. (dall’88’ Bombagi) A disposizione Modesti, Carillo, Mileto, Buondonno, Gatto, Bombagi, De Risio, Mascolo. Allenatore Zavettieri.

CATANIA (4-3-3) Bastianoni; Garufo, Pelagatti, Bergamelli, Nunzella; Russo, Agazzi, Lulli;( dal 71’ Barisic)  Calderini, (dal 57’ Russotto) Calil, Falcone. (dall’81’ Di Grazia A disposizione Liverani, Parisi, Bacchetti, Ferrario, Sessa, Russotto, Rossetti, Barisic, Di Grazia. Allenatore Pancaro.

ARBITRO: Ranaldi di Tivoli

AMMONITI: Contessa e Favasuli (Juve Stabia) Calderini (Catania)

Catania, 1 novembre 2015

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini stabiachannel.it )