Il Catania ritorna alla vittoria, ma è inutile costruire castelli in aria.


Non tutti i tifosi del Catania sanno contro chi la squadra del cuore è ritornata alla vittoria, eppure il Catania in passato, in un certo senso, ci aveva già giocato contro.

La Lupa Castelli Romani, infatti, è una società calcistica nata appena due anni fa  dalle ceneri del Cynthia di Genzano, squadra che il Catania ha incontrato durante la sua militanza nell’ex serie C.

Con la denominazione di Castelli Romani ci si riferisce a un insieme di piccoli paesi situati sui Colli Albani, posti a poca distanza da Roma.

Con le palesi difficoltà economiche in cui versano molte società minori, la Lupa Castelli Romani si è trovata a disputare il campionato di Lega Prof, un campionato che assolutamente non le si addice, visti i modestissimi mezzi tecnici della simpatica squadra laziale, nonostante conti in organico qualche elemento dal passato illustre, come l’ex Milan Strasser, a cui si dovrebbe aggregare nelle prossime ore l’ex portiere del Milan Marco Amelia.

Così il Catania, anche con una squadra priva di alcuni titolari, Russotto e Falcone su tutti, bloccata psicologicamente dall’esagerato fardello della penalizzazione e in un momento di forma atletica non proprio ottimale, vista l’enorme superiorità tecnica, non poteva far altro che vincere.

Vittoria doveva essere e vittoria è stata e i tre punti servivano, come si dice, come il pane, dal momento che la classifica stava cominciando a diventare preoccupante.

Ma la vittoria, contro i Castelli Romani, una squadra che non a caso è l’ultima in classifica, non autorizza nella maniera più assoluta… a costruire castelli in area.

Pertanto, prendiamoci il benefico balsamo dei tre punti con la speranza che fra setti giorni ne arrivino altri tre nel confronto interno col Benevento, consapevoli che i sanniti costituiscono ostacolo ben più arduo della simpatica squadretta laziale.

Il Catania, consapevole che non poteva e non doveva esserci nessun altro risultato accettabile fuorché la vittoria, parte subito forte e s’impadronisce della metà campo avversaria. La rete, però, non vuol proprio arrivare.

I rossazzurri, oggi in casacca bianca, vanno vicinissimi al vantaggio al 20’ con Musacci il cui tiro esce di un soffio sfiorando il palo.

Al 28’ solo la dea bendata nega la gioia della rete a Fabio Scarsella che con un bel tiro al volo centra in pieno la traversa.

Sul finale di tempo il portiere laziale si salva su Agazzi e compie una prodezza su un tiro da distanza ravvicinata scagliato da Pelegatti, ma nulla può proprio in chiusura della prima frazione di gioco, anzi è proprio lui che combina la “frittata” non trattenendo un tiro di Nunzella. Sulla respinta dell’estremo difensore laziale si avventa Calderini che viene steso in area di rigore, strano a dirsi, visto l’esito delle gare precedenti, ma stavolta l’arbitro concede la sacrosanta massima punizione.

Sul dischetto va Calil che non sbaglia e il Catania al riposo, meritatamente, in vantaggio.

Ad inizio ripresa il Catania cerca di chiudere la gara, ma Calil al 59’ sciupa il facile raddoppio. Scatta inesorabile una legge non scritta, della quale, in verità, ci ricordiamo solo quando si verifica: rete sciupata rete subita.

Al 61’, a sorpresa, vista la pochezza tecnica dei laziali, pareggia Giuseppe Siclari, catanese purosangue, bomber di razza, ma con una vita calcistica spesa nelle categorie inferiori, con qualche decina di gare giocate in Lega Prof. Il pareggio arriva con la complicità della difesa etnea che lascia troppo spazio al giocatore di casa.

La Lupa Castelli Romani prende coraggio e si illude di poter conquistare almeno un punticino, ma il Catania non si può permettere il lusso di sciupare la vittoria.

Pancaro manda in campo il possente Plasmati al posto di Rossetti e l’attaccante di Matera si mette in mostra al 74’ quando con un pregevole colpo di tacco serve in area Calderini che, da ottima posizione, calcia alto, confermando di non attraversare un ottimo momento in fase di realizzazione.

Per fortuna ci pensa Il nuovo capocannoniere del campionato, Calil, che al 75’, dopo aver sciupato in precedenza la rete facile sigla quella difficile, districandosi con grande abilità, sfruttando al meglio il lavoro di Nunzella… facendo il portiere di casa più secco che gobbo.

Stavolta il Catania controlla bene la reazione dei padroni di casa e non corre rischi fino alla fine portando a casa i meritati tre punti.

LUPA CASTELLI ROMANI – CATANIA 1-2

MARCATORI: 46’ Calil su rigore, 61’ Siclari, 75’ Calil

LUPA CASTELLI (4-3-3) Gobbo  Secco; Rosato, Petta, De Gol, Ferrari (dal 82’Mancini); Strasser, Aquaro, Morbidelli, Mastropietro (dal 54’ Volpe), Scardina (dal 66’ Roberti), Siclari. A disposizione Tassi, Lucarini, Carta, Mazzei, Proietti, Kosovan, Ricamato. Allenatore Cioci.

CATANIA (4-3-3) Bastianoni; Garufo (dal 82’ Ferrario), Bergamelli, Pelagatti, Nunzella; Agazzi, Musacci (dal 74’ Lulli), Scarsella; Rossetti (dal 62’ Plasmati), Calil, Calderini. A disposizione Ficara,  Bacchetti, Russo, Di Grazia, Barisic. Allenatore Pancaro.

ARBITRO Mei di Pesaro

AMMONITI: Siclari della Lupa Castelli, Agazzi e Lulli del Catania