Il campionato del Città di San Pietro Clarenza rischia di diventare un calvario, o meglio lo è stato nelle ultime 5 domeniche , in quanto la squadra, raccolti i suoi primi 7 punti nelle iniziali 3 gare con una media promozione o quanto meno play-off, è progressivamente scivolata in basso nella classifica non riuscendo a portare a casa un misero punticino. La nostra analisi ci ha dato purtroppo ragione e la squadra, pur combattiva e in gara sempre, si è smarrita progressivamente anche al cospetto di squadre che sono sembrate inferiori tecnicamente ma che sono riuscite a mettere dentro quei palloni che la squadra di Mister Messina non ha ottimizzato, e se la partita viene messa sui binari della bagarre, del non gioco e della non disposizione logica, ecco che la formazione verde-rosso paga e pagherà dazio.  In quel di Zafferana è successo proprio questo : zero assoluto il Città di San Pietro Clarenza, che ha visto la porta solo su conclusioni da fuori e senza particolari pretese di Salvo Puglisi , tanto era lontana la squadra dalla porta avversaria;  zero assoluto la squadra locale che sembrava senza attaccanti tanto che buttava alle ortiche l’unica occasione che le capitava allorché il portiere Agatino Bara effettuava un errore di valutazione in uscita mancando il pallone per lasciarlo all’avanti avversario che tutto solo con lo specchio spalancato della porta riusciva nella difficile impresa di sbagliare. Tutto qua il primo tempo. Il secondo tempo esattamente uguale al primo con la differenza che il tanto correre a vuoto per entrambe le squadre denunciava tutta la stanchezza con il risultato che le due formazioni si allungavano moltissimo  offrendo il fianco a contropiedi e relative occasioni da gol. A recriminare , e più giustamente, sono i padroni di casa che comunque con un attacco spuntato riuscivano a tirare dapprima fuori da ottima posizione, poi due volte davanti alla porta concludevano talmente malamente ma comunque nello specchio della porta a portiere battuto e quindi toccava a Galati operare due miracolosi interventi a salvaguardia della propria porta. Esaurita questa fase, toccava al Città di San Pietro Clarenza “spararsi” le proprie cartucce ed allora ecco che entrava Andrea Ravalli, serenamente nervoso al punto di farsi ammonire inutilmente per proteste ma pur sempre capace palla al piede di quelle giocate che spostavano il baricentro della sua squadra decisamente in avanti ed ecco che alle conclusioni andava lo stesso Ravalli sfiorando il palo su un tiraccio da fuori, Ingo con una punizione smanacciata dal portiere avversario in calcio d’angolo e poi il solito Salvo Puglisi che si vedeva negare il gol sempre dall’estremo difensore locale che riusciva con un balzo a levare la palla dall’angolino basso. Ultima opportunità : fa tutto da solo Marco Bruno che soffia la palla agli avversarie e li supera in mezzo, si presenta a tu per tu con il portiere giallorosso e  la sua conclusione, proprio per eludere l’intervento disperato del portiere, si infrange contro la traversa avendo alzato quel poco la mira. Con le squadre spaccate a centrocampo toccava ai locali l’ultima pallottola che purtroppo per il Città di San Pietro Clarenza va a segno e quindi a capo chino e mestamente capitan Galati & company tornano negli spogliatoi.

La squadra del Presidente Riccardo Lo Castro sorride almeno per la bella prova del proprio under Emanuel Testai

Quando questa squadra giocherà a calcio , a nostra avviso, uscirà dal tunnel. La tattica utilizzata a tutt’oggi “palla o funnu e pedalare” non paga. Noi consigliamo di puntare su manovra e precisi schemi e sfruttare al meglio le proprie armi. Nel non gioco il Città di San Pietro Clarenza affonda.

Catania, 30 novembre 2015

Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )