Un pareggio che dà due punti. Più luci che ombre dopo mezzo campionato.
Il Catania è tornato dalla difficile trasferta di Andria con un pareggio, uno zero a zero largamente ipotizzabile, considerata la tenuta difensiva dell’Andria che con appena 10 reti subite in 17 gare (soltanto 4 in casa) vanta assieme a Spal e Cosenza la seconda miglior difesa dell’intera Lega Prof (la prima è del Foggia con 9 reti subite).
Un pareggio che, come riportano diverse cronache, sta molto stretto alla squadra di Pancaro che ha colpito con un gran colpo di testa di Plasmati un palo a portiere battuto e si è vista annullare in chiusura una rete di Calil per un fuorigioco che, con molta probabilità, non c’era.
Dopo il pari, però, la classifica recita quota 18, grazie al punto che la società etnea si è vista restituire dalla Corte Federale.
Si è conclusa così la prima metà del campionato con i rossazzurri che hanno centrato il primo fondamentale obiettivo: essere fuori dai play out alla fine del girone d’andata.
Se il campionato finisse in questo momento a retrocedere in maniera diretta sarebbe la Lupa Castelli Romani, che oltre a languire distanziata all’ultimo posto con appena 6 punti, nonostante il pareggio interno con il Lecce che ha spezzato la serie negativa di 7 sconfitte consecutive, per tutto il girone d’andata non ha mai dato l’impressione di poter evitare l’ultima posizione.
Molto difficile che eviti i play out anche il Martinafranca, mentre qualche speranza di evitarli potrebbero ancora avere l’Ischia e l’Akragas e il Melfi. Le prime due squadre, però, sono in caduta libera, 4 punti in 7 gare per gli isolani e addirittura 3 soli pareggi e 7 sconfitte per l’Akragas nelle ultime 10 gare. Diverso il discorso per il Melfi che ha perso solo una gara delle ultime 5 totalizzando 8 punti, frutto di 2 pareggi e delle ultime 2 vittorie consecutive.
In ogni caso il Melfi potrebbe far corsa sul Monopoli o sulla Paganese, non certo sul Catania che sul campo ha conquistato 28 punti.
Quindi rossazzurri dodicesimi in classifica con 18 punti che, a meno di clamorosi rovesci, sembrano già aver conquistato l’obiettivo minimo stagionale. Adesso occorre scalare posizioni in classifica, nella speranza che si possa aprire almeno uno spiraglio per poter agguantare l’ultimo posto utile per gli spareggi play off, impresa, attualmente, al limite dell’impossibile, in considerazione che anche senza la penalizzazione il Catania sarebbe al sesto posto dietro Casertana, Foggia, Cosenza, Lecce, e Benevento. Realisticamente più facile scavalcare in classifica altre quattro cinque formazioni fra Monopoli, Juve Stabia, Catanzaro, Messina, Andria e Matera.
Quindi, luci e ombre dopo il girone d’andata. Le luci della prima parte del torneo (dopo la sesta di campionato il Catania con quattro vittorie e due pareggi s’era portato ad appena 4 punti dal quarto posto) e le ombre fra la 9^ e la 14^ con una sola vittoria, tre pareggi e due sconfitte.
Le luci di una squadra che non molla mai, le ombre di una formazione che ancora commette più errori del dovuto e che non è per nulla fortunata.
È una mia opinione, condivisibile o meno, ma ritengo che senza l’assillo psicologico della penalizzazione il Catania avrebbe conquistato sul campo almeno 4 punti in più. E con un pizzico di fortuna e senza qualche errore arbitrale di troppo gli attuali punti in classifica potevano essere 23-24, con altre prospettive. Senza dilungarci troppo, basta pensare proprio ai 2 punti di Andria, ai 2 punti letteralmente buttati a Melfi e all’incredibile sconfitta di Castellamare di Stabia.
Senza considerare che il Catania ha incontrato 12 squadre su 17 nel loro momento migliore o in netta ripresa.
Un esempio su tutte la Juve Stabia che, dopo un inizio disastroso, ha cambiato allenatore, ha pareggiato col Cosenza, vinto fuori casa con l’Akragas, battuto il Catania e non ha più perso, nemmeno a Foggia, riuscendo a conseguire 11 risultati utili consecutivi.
Il momento peggiore per il Catania sembra passato, auguriamoci che l’attuale serie utile, fatta di due pareggi che potevano essere due vittorie e d’una convincente affermazione, possa durare fino alla fine del campionato, in modo da spazzare via le ultime ombre.
Catania, 12 gennaio 2016
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini notiziariocalcio.com )
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