Trovarsi a Patti ( Me ) in occasione del Gran Carnevale Pattese offre l’opportunità di fare qualche gita, data l’immensa ricchezza di bellezze paesaggistiche e storiche del territorio,  e non si può non inerpicarsi su un promontorio dei Nebrodi e ad un’altezza di 268 m , a picco sul Mar Tirreno e sulla Riserva Naturale dei laghetti di Marinello , per ritrovarsi difronte la bellezza dell’antica città di Tindari, con le sue mura di cinta, i suoi scavi archeologici, il suo teatro greco, il suo isolato romano ma principalmente la sua Basilica, Santuario della Madonna Nera con la sua leggenda relativa appunto alle origini della statua della stessa Madonna Nera, secondo cui la statua è stata trasportata per mare con una nave che, per sfuggire ad una tempesta, si era rifugiata nella baia di Tindari. Per riprendere il viaggio , i marinai furono costretti a lasciare tutto il carico sulla spiaggia, pensando che ciò fosse di impedimento. La statua venne in seguito portata sul promontorio dove ora sorge la Basilica, ora diventata meta di tantissimi fedeli. La statua della Madonna Nera è scolpita su legno di cedro e rappresenta la Madonna che regge il Bambin Gesù . Alla base della statua una scritta “Nigra sum sed formosa”. La festa del santuario si svolge ogni anno tra il 7 e l’8 settembre, in occasione della festa liturgica della Natività della Madonna.

Affacciandosi dall’alto è possibile vedere una zona sabbiosa con una serie di piccoli specchi d’acqua, in continua mutazione in seguito ai movimenti della sabbia sospinta dalle mareggiate. Questa è la spiaggia di Marinello e dei suoi famosi laghetti e anche per questo specchio di mare e sabbia esiste una leggenda secondo cui in seguito alla caduta di una bimba dalla terrazza del santuario, la stessa è stata poi ritrovata  sana e salva sulla spiaggia appena creatasi per il ritiro del maree e la madre della bimba che dubitava sulla natura miracolosa della Madonna Nera, solo per il colore nero della stessa, a seguito di questo salvataggio, vero e proprio miracolo, ebbe a ricredersi.

Catania, 12 febbraio 2016

Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Mario Cacciola per Sport Enjoy Project Magazine )