Pareggio fra Catanzaro e Catania: meglio due feriti che un morto
Lega Prof sempre più imprevedibile.
Dopo la diciannovesima di campionato, seconda di ritorno, la Casertana sembrava aver messo una seria ipoteca sulla vittoria finale, soprattutto in considerazione che l’aspettavano tre gare casalinghe nei prossimi quattro turni.
Ebbene, la Casertana ha pareggiato in casa con il Lecce, ha perso a Matera, ha pareggiato in casa il derby contro la Juve Stabia ed è stata battuta in casa nel confronto, diventato nel contempo diretto, contro il Cosenza.
Due soli punti in quattro gare con tre gare interne e la Casertana da capolista solitaria si trova, clamorosamente, fuori dai play off.
Comunque vada, la squadra che vincerà il campionato (attualmente è favorito il Benevento) uscirà dalle attuali che occupano i primi cinque posti in classifica. Fra queste non c’è il Catania, e non ci sarebbe stato nemmeno senza i dieci punti di penalizzazione. Ma sappiamo bene che sarebbe stato un altro discorso.
Catania costretto a fare punti per centrare la salvezza diretta e impelagato ancora in zona Play out, zona dalla quale è, in maniera clamorosa, uscito in breve tempo l’Akragas. Dopo aver provocato le dimissioni di Legrottaglie, ottenendo un solo punto in otto partite, i giocatori agrigentini si sono messi a giocare sul serio e hanno ottenuto la quinta vittoria consecutiva.
Quindici punti in cinque giornate, con tre successi esterni per Zimbert e compagni, mettendo in mostra quella difesa che sembrava “la banda del buco”, miracolosamente diventata imperforabile con una sola rete subita!
Per il Catania, invece, nelle ultime cinque gare disputate, soltanto 6 punti con una sola vittoria, quella casalinga contro il Matera, 3 pareggi e la brutta sconfitta di Ischia.
Si tratta di un ruolino di marcia che non lascia per nulla tranquilli.
In zona retrocessione ormai spacciata e fuori dai giochi la Lupa Castelli Romani, fanalino di coda con miseri 8 punti, al penultimo posto quasi sicuro finirà il Martinafranca che ha appena 13 punti ed è stato capace di perdere tutte le 12 gare esterne disputate. Oltre al Martinafranca le altre due a disputare i Play out, verosimilmente, saranno Ischia isola verde, bastonata nello scontro diretto di Melfi, e lo stesso Melfi.
Resta da stabilire quale sarà la quarta squadra a giocarsi la salvezza attraverso gli spareggi. In questo momento il Catania, che è in vantaggio nei confronti diretti col Monopoli, la farebbe franca, come la farebbe franca anche il Catanzaro che in classifica ha un punto in più rispetto al Catania.
Fatte queste lunghe premesse ci si chiede quale risultato diverso dallo zero a zero sarebbe potuto venire fuori da Catanzaro- Catania?
Risposta: nessuno. E, infatti, è finita zero a zero.
Della serie meglio due feriti che un morto. Tutto sommato il punticino per il Catania va bene, visto che i rossazzurri sono avanti nei confronti diretti con i calabresi, travolti al Massimino per 4-1.
Poche, pochissime emozioni al Ceravolo con le due squadre frenate più dalla paura che dal fortissimo vento.
Alla fine non ha vinto nessuno perché nessuna delle due squadre ha osato fare del male all’altra ed è scaturito fuori un prevedibile pareggio che pochi (forse solo coloro che ritengono il calcio uno sport diverso da quel che è) non hanno pronosticato.
Per l’occasione il tecnico degli etnei Pancaro ha lasciato in panchina Nunzella e l’acciaccato Calil, due «titolarissimi», per usare un termine tanto caro all’allenatore del Napoli Sarri, ma la prestazione complessiva del Catania non ne ha risentito più di quel tanto. Forse perché, a prescindere dagli uomini schierati in campo, oltre al vento, “soffiava forte” l’aria di un pareggio ampiamente previsto.
Per le due squadre due buone occasioni per parte: al 12’ del primo tempo il portiere Grandi ha deviato in angolo con qualche difficoltà una punizione a giro dell’etneo Russotto. Al 37’, sempre della prima frazione di gioco, una conclusione ravvicinata del calciatore di casa Firenze deviata con i piedi da Liverani.
Nella ripresa al 4’ lo stesso Firenze ha sfiorato la rete direttamente da calcio d’angolo e, proprio in chiusura di gara occasione per il Catania con Calderini che di testa impegna Grandi.
Nulla più e giusto pareggio. Va bene così, ma il Catania se vuole evitare di soffrire fino alla fine deve in fretta tornare alla vittoria, a partire dalla prossima gara interna contro la Casertana.
I campani non fanno paura: arrivano da due pareggi interni su tre gare casalinghe e una sconfitta esterna.
Due soli punti in quattro gare e non fanno paura, mica sono l’Akragas!
Catania, 21 febbraio 2016
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini newscatania.com )
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